Chi non ha mai desiderato diventare per un giorno l’aiutante di Babbo Natale? I bambini che credono all’esistenza di Babbo Natale immaginano e costruiscono mondi infinitamente dettagliati su questo personaggio, sul luogo in cui vive e soprattutto sulla notte magica in cui il miracolo della consegna dei regali avviene.
I due libri che vi propongo oggi realizzano esattamente questo desiderio di due personaggi che, per un giorno, diverranno veramente aiutanti di Babbo Natale.
Il primo è un libro storico, nato dall’inventiva di Richard Scarry vulcanico autore e illustratore delle storie ambientate a Felicittà: La notte prima della notte prima di Natale. Nel mare delle storie da lui ideate questa è dedicata a Donato Sbadato, personaggio storico di Felicittà che tutti conoscono per la confusione perenne che riesce a generare, anche inconsapevolmente, alla rincorsa del suo cappello che sfugge in ogni occasione! Nella perfetta Felicittà è il personaggio che spesso crea l’innesco delle avventure, come in questo caso.
«Donato adora il Natale, perché può aiutare gli altri»
Il suo gran cuore, tuttavia, non impedisce a Donato di combinarne una dietro l’altra! Scoraggiato, ma neanche troppo, Donato decide di andare al Polo Nord dove Babbo Natale certamente avrà bisogno del suo aiuto! L’arrivo al Polo Nord porta con sé inevitabili guai, perché addirittura Donato riuscirà a far credere a Babbo Natale di essere in ritardo per la consegna dei regali, il che lo spingerà a partire subito, nonostante qualcosa non torni… infatti è la notte prima della notte prima di Natale (attenti al gioco di parole)! Donato si accorgerà di questo ennesimo guaio combinato inconsapevolmente e insieme alla banda dei topini-elfi cercherà un modo per rimediare e salvare il Natale.
Nessun incidente, ma un vero e proprio piano progettato abilmente invece è quello dietro il libro di Yukiko Tanemura: L’aiutante di Babbo Natale. Mio, infatti, il piccolo protagonista della storia, è determinatissimo ad aiutare Babbo Natale: per giorni si è allenato, mimando consegne furtive e partenze sulla slitta…
«Finalmente arrivò la sera della vigilia. Mio aspettava Babbo Natale con il batticuore»
Sappiamo tutti che, per qualche misteriosa magia, è praticamente impossibile riuscire a rimanere svegli fino al suo arrivo, ma Mio ci riesce e coglie Babbo Natale sul fatto!
«“Babbo Natale, lascia che ti aiuti! Mi sono esercitato tantissimo per diventare come te! - lo pregò e ripregò Mio. […]
“Ma solo per questa volta. In via eccezionale!” disse»
L’inusuale avventura ha inizio:
«“Qui abitano Sora, Haru e Momo. Mio, riuscirai a consegnare i regali da solo? chiese Babbo Natale?»
L’entusiasmo contagioso di Mio ci guida su per le scale, nel buio pesto, attraverso il caos delle camerette e non senza imprevisti la prima consegna avviene… alla seconda cameretta, però, sorpresa, Haru ha deciso di rimanere sveglia per vedere Babbo Natale!
I bambini, dopo un primo spaesamento, giocano, cantano, danzano… ma, ops, un imprevisto guasta la festa perché Mio finisce sul sacco dei regali ammaccando irreparabilmente un pacchetto. Niente paura, perché anche Haru sa improvvisarsi aiutante di Babbo Natale!
L’emozione è tanta e, quando Mio ritorna da Babbo Natale, non può far altro che addormentarsi nella slitta… o nel letto?!?
Il dubbio rimane!
Le immagini di Yukiko Tanemura sono espressive e coinvolgenti, grazie ad un uso dosato di pastelli stesi “porosamente” e linee decise che raccontano con limpidezza: è palpabile l’eccitazione di Mio, così come la calma pazienza del peluche cane-renna e il bonario affetto di Babbo Natale. Il ritmo è ben costruito tra sequenze incalzanti e tavole buie, ferme e silenziose. Le emozioni dei bambini, la gioia, il gioco, l’espressioni quasi un po’ sguaiate sono, in realtà, molto reali. Un bel sogno natalizio, immerso nella gioia eccitata dell’attesa.
