Cambia l’età e cambiano le domande e la profondità degli interrogativi con cui si guarda il mondo. La grande domanda di Wolf Erlbruch è un libro disarmante e diretto sulla grande capacità dei bambini di interrogarsi, non solo sul funzionamento delle cose che li circondano, ma anche sulla vita e sulla morte, in quella che potremmo definire una dimensione teleologica.

Il titolo mette a tema la domanda che, in realtà, non è mai esplicitata nel libro, perché quello che segue nelle pagine di quest’albo dalla forma verticale è, invece, una serie di risposte che ci fanno intuire quale sia questa grande domanda, senza che sia stata mai posta:

«“È per festeggiare il tuo compleanno che sei sulla terra” risponde il fratello. E il gatto dice: “Sei venuto al mondo per fare le fusa. E anche un po’ per via dei topi”. Il pilota: “Sei qui per baciare le nuvole”».

Ogni personaggio che interviene offre il proprio punto di vista, ribadendo che la domanda inespressa riguarda l’esistenza stessa. A dare la propria risposta sono per lo più persone, ma ci sono anche animali, un sasso e addirittura la morte!

La parzialità di ogni risposta è evidente dalla correlazione che c’è con l’esperienza di ciascun interlocutore (ma è davvero parzialità?) e si trasforma sinteticamente in una proposizione finale introdotta dal “per”: per festeggiare, per fare le fusa, per baciare le nuvole, per mangiare bene, per obbedire, per amare la vita, per avere fiducia, per imparare la pazienza, perché io possa coccolarti, per combattere…

Solo tre tavole scardinano lo schema finalistico. «“Perché tua mamma e io ci amiamo”» dirà il padre, «“Perché ti voglio bene”» dirà la madre, spostando entrambi la risposta sulle cause che hanno portato ad esserci, «“Non ne ho la più pallida idea”» dirà invece in modo schietto e fuori dagli schemi l’anatra, che sarà poi protagonista del libro più celebre di Erlbruch dedicato alla morte (L’anatra e la morte).

Erlbruch sa essere filosofico nei suoi testi quanto realistico nelle sue immagini. I materiali con cui compone i suoi collage sono spesso poveri, come i fogli quadrettati, e i soggetti ritratti dal suo tratto morbido e deciso sono tutt’altro che idealizzati: c’è la nonna sovrappeso con gli occhiali, il cane mezzo stravaccato sul pavimento, il panettiere con le mani arrossate e lo sguardo deciso. I protagonisti sembrano non riuscire ad essere contenuti nelle pagine e sconfinano con naturalezza da tutti i lati.

Di fronte al mistero, la certezza di poter esaurire le ipotesi e poter dare una risposta non è possibile. Erlbruch ne è consapevole e infatti, alla risposta della mamma, seguono due pagine bianche e poi un invito esplicito «Crescendo, troverai altre risposte alla Grande Domanda» che dialoga con una pagina quadrettata pronta ad accogliere gli appunti di ciascuno.

Un libro che prende sul serio le domande e le risposte sul senso della vita.

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
La grande domanda Wolf Erlbruch - Giovanni Nucci (traduzione) 48 pagine Anno 2004 Prezzo 13,00€ ISBN 9788876416156 Editore E/O
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *