Il fuoco di fila delle edizioni di William Steig non si ferma e così arriva sui nostri scaffali Il dottor De Soto, storia forse non così famosa, ma spassosa e utilissima, in questo periodo in cui abbiamo bisogno di sdrammatizzare e ridere un po’.
Ieri, in piena zona rossa, ho potuto uscire di casa per andare con mio figlio dal dentista, spauracchio di ogni bambino (e anche di molti adulti, me compresa!): ma se fosse il dentista ad avere paura dei propri pazienti!?!?
La solita arguzia, che caratterizza i testi di Steig, ci porta nell’ambulatorio del dottor De Soto topolino dalle grandi capacità, che si occupa di curare animali piccoli e grandi da carie, tartaro, denti marci e quant’altro. Mucche, asini, maiali, topi… sono tutti fedeli clienti del piccolo dentista, l’eccezione riguarda solo una categoria di animali: «non si curano gatti o altri animali pericolosi». Eppure un giorno una dolorante volpe viene implorare aiuto: sta malissimo, ha bisogno che qualcuno gli cavi un dente con urgenza.
Incomincia in quel momento una tenzone avvincente che vede da una parte il dottore che, uomo d’onore, decide di tener fede al suo dovere di medico e curare il malato e dall’altra la volpe che grata, ma assolutamente guidata dal suo istinto, vorrebbe farsi curare sì, ma anche papparsi il dottore e sua moglie, l’assistente.
Il confronto si giocherà proprio sull’intelligenza e la furbizia. Riuscirà il dottor De Soto a farla franca?
Se conoscete le storie di Steig sapete bene che i piccoli mostrano di avere sempre delle risorse sottovalutate, ma cruciali: non c’è situazione in cui la piccola dimensione sia un effettivo svantaggio: il cuore, l’intelligenza, lo slancio… giocano sempre a loro vantaggio.
Sarà così anche questa volta.
La storia è divertente e inaspettata, l’autore riesce a creare un clima di attesa e di mistero intorno alla soluzione del confronto, le risate nascono spontanee, eppure non mancano neanche pensieri provocanti: può il pregiudizio impedirci di fare il nostro dovere? I furbetti hanno sempre vita facile?
L’impaginazione chiara con il testo evidente sotto le belle tavole illustrate rende questo l’ennesimo libro perfetto per prime letture che non vogliano rinunciare alle immagini. Le illustrazioni di Steig hanno la bellezza letteraria di chi non rinuncia al superfluo: le tavole sono piene di personaggi e dettagli non necessari alla narrazione, ma perfetti per attribuire a questa storia un colore, un sapore, una vita propria (le scritte sul marciapiede, i topolini in bicicletta, la coppia di coniugi asino, i tappeti e le sedie imbottite di casa De Soto…).
L’ennesima bella storia di Steig che - speriamo - renderà ai vostri occhi i dentisti un po’ più simpatici!