La recensione di oggi è molto personale, quasi familiare, come il piccolo libro che vi presento, Il viola delle violette, che potete trovare solo in una libreria indipendente di Cantù, Spazio libri La cornice (sono disponibili solo 43 copie, che potete farvi comodamente spedire).
La recensione è personale perché dell’autrice Valentina Pellizzoni - anche libraia di Spazio libri La cornice - quello che mi hai sempre colpito è la sua capacità di sintetizzare in poche parole, un’impressione, un’osservazione, un pensiero nati nella vita quotidiana, racconti intimi che lei condivide sui social e che io leggo avidamente.
Episodi spesso considerati insignificanti, in cui ci si imbatte o si inciampa tutti giorni, vengono visti da Valentina che riesce a mostrarli agli occhi di chi la legge.
Il viola delle violette sembra nascere proprio da un accorgersi improvviso, quasi di un attimo sfuggente, come un attimo basta per accorgersi che anche nel mio giardino in Brianza, le violette hanno fatto da apripista alla primavera.
Ma l’occhio di Valentina travalica la semplice osservazione - che comunque già di per sé è un valore -, ma riesce a trasfigurare questo evento insignificante (?), intrecciandone alle spalle una piccola storia.
Una storia brevissima che si conclude in poche pagine, ma che riesce a lasciare uno stupore permanente in chi l’ascolti. Niente di inventato, ma una lettura incantata di alcuni dati di fatto che sono osservabili in natura: ad esempio non avete l’impressione che le violette si ritrovino spesso in un gruppo folto, lasciandone qualcuna un po’ distante? È perché «le violette amano molto giocare a soglioletta. Soglioletta è nascondino al contrario».
E non avete mai notato come il viola delle violette sia proprio molto viola? «Le violette le vedi subito perché abitano generalmente posti molto verdi e loro sono generalmente molto viola».
Silvia Molteni, illustratrice che apprezzo molto, trova in questa dimensione piccola e magica, spazio per le sue qualità: piccoli personaggi fatati che in parte ricordano gli spiriti radice di Hayao Miyazaki , si fondono in tavole di colore naturalistiche dove i petali delle ortensie, il tarassaco, gli occhietti della Madonna si intrecciano tra i fili d’erba e il muschio che ricopre pietre appena visibili.
Un viaggio stupefacente (per tutti) in giardino per godersi l’incanto della primavera.
«Mi stanno molto simpatiche le violette»