Osservatori marini – Scaffale Basso
Ci sono diverse sfumature dell’osservazione, perché l’atto del guardare si modifica in relazione alla ragione che attira il nostro occhio.
Un esempio chiaro e affascinante ci è offerto da tre libri dedicati al mare: Un mare di pesci di Marcus Elieser Bloch, In riva al mare. Guida pratica per esploratori litorali di Elisabetta Mitrovic, Code, pinne e branchie. Piccolo atlante per conoscere i pesci di Barbara Cuoghi, Emiliano Vizzi e Lorenza Natarella.
Lo sguardo che si ferma.
Il primo corposo volume (152 pagine!) raccoglie più 400 ritratti di pesci appartenenti all’opera enciclopedica Storia naturale dei pesci del medico naturalista Marcus Elieser Bloch (1723-1799). Le illustrazioni sono propriamente tassonomiche e orientate alla classificazione scientifica: ciò che governa lo stile è dunque il desiderio di riprodurre in modo più preciso possibile le caratteristiche specifiche di ciascun esemplare, e i dettagli minuziosamente riprodotti ne sono evidente esempio.
Tuttavia accanto a questo rigore (pensate a come gli scienziati dovessero in qualche modo essere anche disegnatori e artisti pochi secoli fa…) non può non emergere un debole ma inevitabile filtro che è la voce artistica di Bloch che sceglie una determinata espressione, che dona agli occhi di alcuni protagonisti uno sguardo particolare… (godetevi la verdesca e la rana pescatrice).
In ogni pagina 6 riquadri neri contengono altrettanti pesci con il loro nome scientifico in latino, seguito dal nome italiano e l’indicazione dell’habitat (acqua salata, salmastra, dolce), nient’altro.
«HOLOCENTRUS SOGO pesce scoiattolo acqua salata»
La bellezza imponente e abbondante si offre al lettore anche piccoli (dai 2 anni) come un’ondata travolgente: non c’è alcuna richiesta di approfondimento, nessun secondo fine didascalico, nessun contenuto scientifico se non l’evidenza meravigliosa della varietà del mondo, dei suoi colori, delle sue forme che travalicano ogni aspettativa.
Libri di questo tipo sono preziose occasioni per i bambini anche piccolissimi, per poter intuire quando variegato e bello sia il mondo: in fondo lo sguardo per fermarsi deve poter intercettare qualcosa che valga la pena di essere guardato!
P.S. «La collezione di Bloch di circa 1.500 esemplari è ora ospitata presso il Museo di Storia Naturale di Berlino».
Lo sguardo scientifico.
Appurato che si fa presto a dire pesce, per poi scoprire che le forme in cui si declina questa parola sono infinitamente diverse, Code, pinne e branchie guida in una osservazione scientifica che chiede ai bambini non solo di fermarsi a guardare, ma anche di comprendere ciò che si vede. L’agile quaderno di osservazione della collana Pino (Piccoli Naturalisti Osservatori) affronta l’argomento, come al solito per questa collana, con un piglio originale che appare pertinente e affascinante.
Alcuni dettagli fanno la differenza: innanzitutto non c’è un atteggiamento discriminante rispetto all’osservazione a tavola, anzi si suggerisce ai ragazzi di guardare i pesci in pescheria, al supermercato o addirittura direttamente a casa prima di cucinarli. Questo è un atteggiamento molto realista, perché è ipocrita pensare che i bambini possano fare esperienza dei pesci più nell’ambiente marino che in un contesto quotidiano.
Il punto di vista antropocentrico con cui si apre il libro, nel mostrare le caratteristiche della “piscitudine”, risulta ancora interessante nel suo ancorarsi all’esperienza del bambino: cosa rende un pesce pesce e cosa rende il pesce diverso dall’uomo?
Queste osservazioni introducono il tema in modo molto coinvolgente perché i bambini capiscono immediatamente il nesso con loro stessi, toccherà ai capitoli seguenti approfondire gli aspetti scientifici dell’argomento: dal riferimento puntuale sulle caratteristiche fisiche del pesce nella relazione con il movimento fino alle abitudini riproduttive e alle diverse uniformi.
Gli autori non scelgono una tradizionale scansione “astratta” che progressivamente affronta i diversi apparati dei pesci (come accade spesso nei libri di testo), ma organizza le informazioni a partire dai sensi del pesci legarli agli organi coinvolti nella percezione sensoriale: come guardano i pesci, come ascoltano i pesci…?
Le illustrazioni di Emiliano Vizzi con i colori di Lorenza Natarella corredano i testi con precisione scientifica, animata da una contemporaneità dinamica.
Ciò che ne risulta è un cordiale avvicinamento al mondo dei pesci che allena i lettori a chiedersi il perché e il come di ciò che vedono: un vero e proprio sguardo scientifico!
Lo sguardo artistico.
In riva al mare, completa il nostro trittico ampliando lo sguardo a tutto ciò che al mare oltre ai pesci. Il quaderno di osservazione, sempre appartenente alla collana Pino, è affidato in questo caso alla cura di un’illustratrice che grazie a schizzi, fotografie e illustrazioni ci invita a raccogliere, guardare, ma anche riprodurre ciò che il mare e le spiagge lasciano come indizi della vita marina.
Andare al mare, infatti, non significa esclusivamente osservare i pesci, anzi spesso la maggior parte delle osservazioni riguardano tracce di gasteropodi (gli animaletti che abitano le conchiglie) e altri elementi naturali (alghe, ossa) o animali (pensate agli uccelli marini!) che popolano la spiaggia in modo discreto, ma imponente.
Fotografie e illustrazioni dialogano in un percorso di osservazione e riflessione visiva: che movimenti testimoniano le forme che prendono le alghe? Le tracce sulla sabbia da quale zampetta sono state fatte?
In un viaggio disordinato ma reale che immagina una normalissima passeggiata sulla spiaggia gli spunti di riflessione che nascono sono numerosi e interessanti: cosa ci dice il colore della sabbia? E il colore del mare? La forma delle alghe (avete in mente le polpette di mare?) che storia ci racconta? Quali fiori riescono a spuntare tra le dune? Quali uccelli popolano le rive? I loro becchi sono specializzati nel nutrirsi di quali conchiglie? Quante forme prendono le conchiglie?
Un quaderno artistico e scientifico che mette di fronte agli occhi la bellezza delle storie dietro ogni traccia.
La grande scoperta sarà che disegnando e colorando si impara a vedere meglio!
