La leggenda della vecchina che incontra il re Magi da cui si ipotizza sia nata la figura della Befana è un racconto presente in diverse tradizioni (russa soprattutto!), ma Tomie de Paola, uno degli autori e illustratori più importanti della storia letteraria infantile americana, fa risalire questa figura ad una tradizione italiana.
L’artista di origini italiane (i suoi nonni paterni erano calabresi) ha dedicato un’importante parte delle sue opere ai racconti leggendari, alle fiabe, alle storie di santi che immaginiamo tramandati oralmente (il suo libro più noto Strega Nona è dedicato ad una strega del Sud Italia!).
Non stupisce, dunque, che i libri dedicati al Natale, ugualmente distribuiti tra Babbo Natale e il Bambin Gesù, i re Magi e la Befana, rappresentino un’importante parte della sua bibliografia.
Tra questi troviamo The legend of old Befana. An italian Christmas story, uscito per la prima volta nel 1980 e recentemente (2017) riproposto dall’editore americano in una versione in brossura (il testo non è mai arrivato in Italia!).
Tomie de Paola ha uno stile illustrativo molto ben caratterizzato che sembra uscire dalle vetrate medievali: un forte ed evidente contorno scuro segna i volumi dei disegni, le illustrazioni apparentemente piatte, suggeriscono una tridimensionalità grazie alla sovrapposizione dei piani (come in un teatrino di figure), ma anche grazie ai movimenti sinuosi delle linee curve che regalano un moto costante alla pagina.
I personaggi, ma anche gli elementi del contesto (i tronchi, le tegole delle case, le coltri del letto, i prati….) sono animati da un’armonia naturale e solenne che ricorda i geometrici motivi celtici, ma anche le miniature medievali e colloca la storia in uno spazio simbolico, fuori dal tempo. Questa impressione di libro antico e prezioso è amplificata dall’impaginazione del libro che vede la doppia pagina occupata per due terzi dall’illustrazione, ma sostenuta, nella parte bassa della pagina da cornici geometriche ed ornamentali che accolgono il testo, attribuendo un valore particolarmente significativo alle parole.
La leggenda della Befana narra che tanto tanto tempo fa abitasse in una piccola casa in Italia una vecchina scontrosa con la mania delle pulizie.
«She lived all alone, and she wasn't very friendly. If any people dared to knock at her door, she never asked them in. “I have no time for visiting,” Old Befana would say. The children didn't like her either. “Cranky old lady,” they said. “And the way she is always sweeping!”»[Viveva completamente sola e non era molto amichevole. Se qualcuno osava bussare alla sua porta, non lo invitava mai a entrare. “Non ho tempo per le visite”, diceva la Vecchia Befana. Nemmeno ai bambini piaceva. “Che vecchia signora scontrosa”, dicevano. “Sta sempre a spazzare!”]
Una notte una luce brillante nel cielo, una stella cometa, svegliò le vecchina, che chiuse le persiane più che poteva, ma comunque non riuscì a chiudere occhio. Il giorno seguente, «She swept her little house. She swept her front step. She even swept the walk all the way down to the road», ma mentre spazzava un rumore di campanelle e una strana euforia attirò la sua attenzione: entrava in paese una impressionante processione di cammelli, cavalli, elefanti e ricchi re.
«“We are searching for the Child”, said the second king. “Do you know of Him?”»
La Befana è scontrosa come al solito: come possono interessarle cose da re, lei è povera e sola! Ma un bambino le spiega che questo bimbo re non è come gli altri.
«She watched the procession wind down the road. “A Child King," she muttered. “Bethlehem…" Sweep, sweep, sweep. “Coming to change the world. Coming for the poor. Well, heaven knows, Old Befana is poor.” Sweep, sweep “... gifts. Only a Child…”»
Forse… La Befana decide che potrebbe andare almeno a conoscerlo, ma cosa portargli in dono? I re appena passati avevano oro e pietre preziose… Così posa la scopa e si mette a cucinare. Cucinò tutto il giorno, prese il suo cestino, il suo scialle e pesante e… la sua scopa!
«“And I'll take along my broom to sweep the room clean, for the Baby King's mother will be tired.”»
[E porterò con me la mia scopa per spazzare la stanza, perché la madre del Re Bambino sarà stanca]
Poi iniziò a correre, seguendo il corteo, seguendo la stella, ma tutti sembravano troppo lontani. Finché le voci di alcuni angeli la raggiunsero, la chiamarono e la Befana correndo per raggiungerli… inizio a volare! Sì, sì, iniziò a volare con la scopa in mano!
«It was a night of miracles»
Da allora questa vecchina non ha mai smesso di cercare il Bambin Gesù e ogni anno, sulla scia dei Re Magi, passa a visitare i bambini del mondo, lasciando loro dolcetti e regali e non si dimentica di passare la scopa in ogni cameretta, perché:
«”For, after all,” says Old Befana, “I never know which child might be the Baby King of Bethlehem”»
[“Perché, dopotutto,” dice la Vecchia Befana, “non so mai quale bambino potrebbe essere il Re Bambino di Betlemme”]
Una storia dal gusto antico, una versione splendida che racconta la storia di una figura strettamente legata al Natale.