Ella, personaggio di Timo Parvela, è una ragazzina finlandese, una vera superstar in gran parte del Nord Europa con decine di pubblicazioni e film: una ragazzina e la sua classe di amici, capaci con candore di combinarne di tutti i colori.
Antesignana della fantasmagorica Dory, Ella non ha avuto in Italia il medesimo successo dell’amica inglese e infatti di lei troviamo un’unica pubblicazione del 2015 che raccoglie 3 avventure (Ella e il ricattatore, Ella a teatro, Ella in gita) sotto il titolo unico di Ella e i suoi amici.
Questa ragazzina, la sua classe e il suo maestro tuttavia meritano davvero di essere incontrati.
Su uno sfondo spiccatamente scolastico, quello che nasce dalla penna di Timo Parvela è un piccolo romanzo in cui le voci dei diversi personaggi si intersecano a creare un rumoroso e divertente romanzo (quasi) corale: tutti i bambini della classe vengono descritti e hanno un ruolo preponderante in ugual misura, anche se la narrazione rimane affidata alla focalizzazione, in prima persona, di Ella.
«Mi chiamo Ella e frequento la prima elementare. La mia è una bella classe e abbiamo un maestro simpatico. O meglio, lo avevamo, perché il nostro maestro non è più lo stesso»
I dialoghi sono serrati e spesso hanno dei riferimenti deittici, legata alla forte impronta discorsiva del testo e questo potrebbe costituire una difficoltà nella lettura dei primissimi lettori autonomi (6 anni), coetanei di Ella, ma tuttavia l’atmosfera frizzante è innegabilmente coinvolgente.
I riferimenti deittici si intersecano alle battute, che sono spesso incalzanti, e le trovate esilaranti devono essere colte, capite e a volte dedotte: come ad esempio quando il supplente chiede ai bambini di contare al contrario e i bambini si girano a guardare il muro.
«“Qualcuno sa contare da uno a 10 al contrario?” “Facilissimo” ha detto Luca. “Luca, girati subito!” gli ha ordinato il supplente. “Ma non doveva essere al contrario?” “Volevo dire che si deve contare all’indietro” “Appunto, girandoci di là” ha ribattuto Luca, indicando la parete dietro di noi. “E voi gli altri, zitti!» ci ha sgridato il supplente. Stavamo tutti contando da uno a dieci prima di girarci e contare all’indietro. “Voi due, voltatevi!” ha detto a Toni e Anna. “Anche voi, no!” ha urlato […] Paolo ha alzato la mano: “Maestro, noi oggi a casa facciamo la pizza”»
La sequenza di discorsi diretti segue spesso quello che, nella realtà, è l’andamento confusionario dei pensieri dei bambini che spesso intervengono nel discorso generale per associazioni minime o contingenti senza che ci sia una vera pianificazione dell’impianto generale. I brevi capitoli che costituiscono le diverse storie sono così strutturati: si parte quindi magari dalla matematica, si passa la pizza e poi al compleanno del cane senza una vera coerenza nella disposizione del testo.
L’effetto è di grande e disordinata allegria, ma per alcuni lettori può essere spiazzante.
Nel primo episodio la classe di Ella cercherà di aiutare il suo maestro che è “evidentemente” ricattato da qualcuno, nel secondo episodio i ragazzi saranno alle prese con la preparazione della recita di Natale e nel terzo con una “riposante” gita di istruzione.
Il clima di ingovernabile caos a volte è un po’ marcato nelle sue descrizioni, tuttavia il paragone con la totale incoscienza della classe genera, naturalmente, molte risate.
Colpisce o stranisce un po’ la figura del maestro che - certo - rompe gli stereotipi del perfetto maestro di scuola primaria sempre allegro, perfetto e padrone della situazione, ma forse questo personaggio pecca, al contrario, nella sua arrendevolezza e nella evidente estenuazione che accusa nello stare con i suoi ragazzi con cui, comunque, ha un rapporto unico.
In ogni caso non manca di pazienza e questo probabilmente è un requisito che qualsiasi scrittore sa essere proprio dei maestri del ciclo della primaria, come quando con assoluta calma riesce a gestire un’asta con i suoi ragazzi che continuano ad alzare la mano per chiedere la parola al maestro e acquistano invece - in questo modo - oggetti tra i più improbabili.
La lettura è scorrevole, divertente e sopra le righe. Una bella raccolta di storia scolastiche per bambini dai 6 anni, in lettura condivisa, e dai 7 anni in autonoma.