L’esercizio della meraviglia trova sicuramente nei ninnoli, nei dettagli, nei piccoli oggetti giunti inaspettatamente tra le nostre mani o su cui inciampi casualmente il nostro occhio una grande occasione quotidiana.
Ed è proprio intorno ad una piccola epifania che La meraviglia caduta dal cielo dei The Fan Brothers costruisce la sua storia: l’inaspettato stupore che una biglia di vetro colorata - come quelle che riempivano le mattinate al mare quando ero piccola - cade in un prato.
Un prato, di giorno, eppure illustrato in bianco e nero, fa spiccare in modo evidente la meraviglia, il brillio e l’eccezionalità delle vele interne della biglia di un verde, un azzurro e un giallo… magici. Di fronte a questo accadimento inaspettato gli insetti del prato, ritratti con precisione quasi tassonomica, ma arricchiti da un tocco quasi vittoriano, accorrono per assistere a questo evento: cosa sarà mai?
Un fiore? Qualcosa da mangiare? Qualcosa da spostare? Una meteora o chissà persino un piccolo pianeta? Una crisalide?
Il ragno, l’imprenditore del gruppo, prende in pugno la situazione e si appropria, forse in modo un po’ prepotente, di questa piccola meraviglia e decide di allestirci intorno un’esposizione. Una vera e propria esposizione come quelle Esposizioni universali che nacquero a metà dell’Ottocento, in cui venivano mostrate al mondo le meraviglie, le innovazioni e le scoperte che l’umanità conquistava. Il ragno organizza un’esposizione e gli insetti si dispongono ordinatamente in lunghe file, disposti a pagare una, due, cinque foglie, pur di poter partecipare alla visione di questa galleria di meraviglie che al momento conta solo la “meraviglia caduta dal cielo”. Tutto sembra funzionare, finché ecco che una creatura cinque zampe ruba la meraviglia, riportandola in cielo, là da dove era arrivata, quasi a testimonianza di un’origine misteriosa e lontana. Ma i ragni sono pazienti ed ecco che l’attesa si trasforma in invito, in strenua decisione di non perdersi nulla di quelle piccole epifanie arrivate dal cielo… sotto ai suoi molti occhi nasce una minuziosa e pensata rete di ragnatele: trappole per meraviglie, che daranno vita ad una vera e propria esposizione universale!
La storia dei The Fan Brother è molto interessante, bellissimo l’uso delle tonalità di grigi che lascia risplendere la biglia e che poi si colora in fondo, nella galleria finale, come i tanti attimi che colorano il mondo.
La storia scorre, ben ambientata e caratterizzata nella scelta di una fedeltà ai soggetti quasi scientifica.
Reputo quasi superfluo il testo, che avrebbe potuto non esserci, lasciando ai lettori il silenzio o le parole per leggere questa bella avventura.
Una storia realissima che parla di ciò che accade nel mondo piccolo, così come nel mondo grande.
Costruite le vostre ragnatele.
Una bella storia dai tre anni in su