Le due storie precedenti di Findus e Pettson hanno conquistato i lettori per la capacità di architettare piani e soluzioni a problemi quotidiani, inaspettati quanto comuni. L’ultimo episodio che arriva in Italia, Il Natale di Pettson, invece, ci guida in una dimensione più intima, dove la soluzione ai piccoli inghippi della vita, arriva in modo inaspettato. 

La neve è tanta, la confusione regna in casa - come capita spesso vicino alle festività - e Pettson si rende conto di doversi procurare tutto quanto necessario per festeggiare il Natale: il freddo e la copiosa neve caduta hanno fatto sì che rimandasse fino all’ultimo!

Giusto il tempo di procurare le frasche da mettere sugli scalini d’ingresso…ma ecco che un incidente con lo slittino cambia le carte in tavola.

Pettson si fa molto male: il piede è gonfio e certamente non può reggere un viaggio fino all’emporio. Poco male hanno ancora un giorno.

Pettson e il suo gatto Findus, progettano un piano B, arrabattandosi con sapienza, come sono capaci di fare: Findus pulisce il pavimento (?), Pettson si costruisce un “reggi-piede” piuttosto originale e cerca di imbastire un pasto.

La delusione però si insinua sottile: e l’albero? E le salsicce? E il brodo di Natale? E le decorazioni?

Il piede non dà buone speranze di guarire in tempo… e Pettson è davvero scoraggiato nel vedere Findus triste e deluso. Ancora una volta l’inventiva e il gioco di squadra risollevano le sorti della giornata: insieme progettano e costruiscono un albero di Natale utilizzando le frasche raccolte e le tante piccole cose rosse e luccicanti che hanno sotto mano. Rimane il fatto però che la dispensa è vuota non c’è neanche il latte!

Anche i piani migliori a volte hanno bisogno di un aiuto. Eh già!

In quel momento bussa alla porta il figlio del vicino venuto ad offrirsi per spalare la la neve a tutto cambia!

«“Hai quello che ti serve? Cibo e legna e tutto il resto?” “Mmmh no, ma ce la caviamo” mormorò Pettson. Findus, però, non riuscì più a trattenersi: “No che non ce la caviamo! Non abbiamo cibo in casa, solo carote, e niente pepparkakor e niente stoccafisso e niente albero di Natale e la legna è quasi finita e di sicuro non avremo nemmeno i regali”»

Quello che accade dopo è scontato, ma forse, purtroppo, neanche troppo.

Con disinvoltura e senza forzature uno dopo l’altro i vicini, venuti a conoscenza dell’incidente di Pettson, arrivano, condividendo con lui parti del loro pranzo di Natale: la signora Gustavsson porta i biscotti, il prosciutto, la gelatina di vitello, lo stufato di cavolo rosso, il brodo di prosciutto, le polpette, il pane al mosto di malto… La vecchia signora Andersson con il suo bastone si trascina per portare un po’ di stoccafisso e un pezzo di salsiccia… In breve tempo la cucina di Pettson e Findus si riempie di vicini, amici, bambini, tutti arrivati in soccorso.

Si mangia insieme, si sorride, si scherza, si imbeve il pane nel brodo, si racconta, si gioca, si rimira l’albero originale… la felicità.

Tutto si conclude nell’intimità serena e silenziosa di una sera illuminata dalle candele e dalla stufa in maiolica.

«Quando tutti se ne furono andati, in casa calò un gran silenzio. Ci volle un po’ prima che tutto tornasse alla normalità. Ma meglio. Quando si fece buio, Pettson e Findus accesero le candele fatte dai bambini e poi apparecchiarono la tavola con tutto il cibo natalizio che avevano ricevuto. Di solito a Natale non avevano mai una tavola imbandita come quella»

È la felicità calda serena e tranquilla che regna nella sala disordinata e accogliente, illuminata dal calore del fuoco nella stufa di maiolica.

Il tema narrato non è certamente nuovo, ma fa sempre bene al cuore e agli occhi ricordare che il Natale ci ricorda una fratellanza, che supera i confini delle case.

A volte ingegnarsi non basta, bisogna chiedere e scommettere sull’aiuto degli altri: il Natale non è tanto legato agli oggetti o formalità, ma è la celebrazione dell’umanità. È mettersi insieme per fare qualcosa per gli altri: Pettson lo fa per Findus quando inventa l’albero di Natale e gli addobbi natalizi, Findus lo fa per Pettson quando lava il pavimento e così fanno i vicini con schietto e spontaneo slancio, con cestini e delizie.

Le illustrazioni hanno la genialità e le caratteristiche di cui abbiamo già parlato; in questo episodio, più intimistico e relegato all’interno della casa, emerge con originalità il brulicare dei piccoli spiritelli-animaletti che animano ogni spazio e anfratto delle stanze con una vita è una storia indipendenti da quella dei grandi protagonisti.

Un episodio semplice ma imperdibile nella sua semplice spontaneità.

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Il Natale di Pettson Sven Nordqvist 32 pagine Anno 2023 Prezzo 16,00€ ISBN 9791254640920 Editore Camelozampa
Commenti
16 Novembre 2023
Maria

Dipende a che età pensi: fino agli 8 anni sì. Sopra può risultare infantile, ad esempio, nella caratterizzazione del gatto.

16 Novembre 2023
Maria Fulco

Grazia Maria! Ma come lettura secondo te può andare comunque bene anche per bimbi un pochino più grandi?

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