A mio marito piace il genere punk, a me sembra tutto uguale: non ne conosco l’“alfabeto”, non ne conosco il mondo, la storia e riesco ad apprezzarne solo i brani che riecheggiano altro, che conosco e amo. Lo stesso, mi accorgo, mi accade con i fumetti, non perché non li apprezzi, ma perché li conosco da poco ed è per questa ragione che Superpatata di Artur Laperla ha elettrizzato mio marito, grande estimatore del genere, e mio figlio Saverio che evidentemente segue le sue orme. Superpatata declina in modo elettrizzante, ironico ed esilarante i cliché dei supereroi e dei cattivi. Supermax e Malevolo sono i protagonisti antagonisti: il primo biondo, muscoloso e egocentrico quanto basta (e non basta mai!), il secondo magro e con il naso adunco è uno scienziato pazzo che come scagnozzo ha un ratto. Non mancano neppure le videochiamate del commissario di polizia, il covo nascosto del malvagio, i raggi laser, il mantello da supereroe… tuttavia la sorte vuole che l’ultima malvagia invenzione di Malevolo trasformi Supermax dopo solo poche pagine in una… patata! Ridimensionato nelle dimensioni, ma non nell’ego, dopo un primo momento di scoraggiamento Superpatata si accorge di non aver perso i suoi superpoteri e per nulla impressionato dalle difficoltà che ora sono “sovradimensionate” continua la sua battaglia contro Malevolo.
Il raggio patatizzatore minaccia l’intera città e miete vittime a destra e a manca, ma naturalmente non ha più nessun effetto su Superpatata (se non fargli perdere la parrucca!). E dopo:
«POUM Ahia! IIIIIIIIIK! Ouff! POUNCH Prendi!».
A Malevolo non resta che arrendersi e lavorare ad un raggio che risolva il problema.
«E fai attenzione… ti tengo d’occhio!»
Sarà vero? Non proprio.
E dopo un’altra serie di esplosioni, urla e disastri:
«Insomma, prima di cominciare una nuova avventura di Superpatata, sembra proprio che sia giunto il momento di finire questa.
“Specchio specchio delle mie brame, hai mai visto una patata più superpatata di questa superpatata?” “Attenzione, Superpatata! Mi ricevi? Lo Sgranocchiatore e la Puzzola sono evasi di prigione”».
La trama è ricca di colpi di scena, di rumorose risate, di trovate che fanno morir dal ridere (Malevolo ad esempio respinto in un ristorante perché privo di cravatta trasforma tutti in patate), soluzioni talmente assurde ed esilaranti che soddisferanno esattamente le aspettative degli amanti del fumetto dissacrante. Aggiungete parrucche bionde, raggi depatatizzatori, un super pelapatate estensibile a doppia lama telecomandata e sarete ancora solo alla superficie del divertimento che questa avventura riesce a regalare ai giovani lettori (dai 6 anni).
Lo stile fumettistico è quello che stereotipicamente attribuiremo al genere: personaggi sopra le righe riconoscibili e prevedibili, dialoghi urlati, invettive, onomatopee roboanti di rumori sempre fastidiosi eppure questo mix esplosivo riesce nell’unico obiettivo che si prefigge: far morir dal ridere i suo i lettori.
A casa nostra è stato un successo senza se e senza ma.
Superpatata
Artur Laperla - Francesco Savino (traduttore)
56 pagine
Anno: 2017
Prezzo:15,00 €
ISBN: 9788865438749