«Quella che vi sto per narrare è una storia importante di coraggio e determinazione»
Se vi chiedessi di raccontarmi una storia di coraggio e determinazione a che cosa pensereste?
Beh, questa storia racconta di una bambina che vive in una palafitta di legno nel fitto della giungla. Sul suo tetto sventola una bandiera verde con una croce: è la casa della dottoressa dei coccodrilli.
Una bambina minuta dallo sguardo un po’ perso e timido che si occupa di creature gigantesche e feroci alle prese con piccoli o grandi problemi. La «Dottoressina» ha una parola, un gesto, una cura per tutti e cosa ne riceve in cambio?
«Per ringraziarla della sua gentilezza, i coccodrilli le raccontavano delle storie. Tutte piene di eccitanti pericoli, mirabolanti evasioni e terribili inganni»
In effetti, riuscite ad immaginare protagonisti più temerari di questi squamosi mostri dentati?
Poi un giorno, uno dei nomi più ricorrenti di queste storie terrificanti spalanca la porta dell’ambulatorio della bambina: un mostro gigantesco, mastodontico rispetto anche al più grande dei pazienti della clinica.
Le dita affusolate e i piedi nudi della bambina si mettono in moto, mentre Ferocius sembra non voler proferir parola. Sarà la coda a fargli male? O forse è il cuore a saltare qualche battito?
«“Perché mai sei venuto da me?” sbottò».
Ma niente, il coccodrillo rimane trincerato nel suo silenzio, finché, ad un certo punto, Ferocius spalanca le fauci e la Dottoressina vi cade proprio dentro.
Sarà sgranocchiata, schiacciata, mangiucchiata? Nel buio di quella bocca tanto spaventosa ecco disvelarsi il motivo della sua visita alla clinica.
«Le sue piccole mani si muovevano agili là dove i grossi artigli di Ferocius avevano fallito».
Adesso però è il tempo del pagamento, tocca proprio a Ferocius regalare una storia alla clinica:
«Quella che vi sto per narrare è una storia importante di coraggio e determinazione»
Se vi chiedessi di raccontarmi una storia di coraggio e determinazione a che cosa pensereste?
«Racconta di una creatura senza paura, la Dottoressina...»
La storia ha un valore metaforico interessante: cosa c’è di più coraggioso che affrontare con naturalezza e disinvoltura animali, considerati mostri dai più? Chi è più determinato di chi usa la dolcezza, senza scoraggiarsi mai? Che significhi affrontare le proprie paure o guardare oltre le apparenze, in ogni caso significa agire senza avere paura!
Questo è il riconoscimento finale, una sorta di autocoscienza: la bambina è proprio una creatura senza paura!
Le illustrazioni leggere e quasi fragili di Sophie Gilmore, unite ai toni tenui e acquarellati dei colori, rendono bene il contrasto tra gli sguardi truci e duri dei coccodrilli e l’animo garbato della bambina.
Un’interessante storia sulla paura e sul coraggio, per bambini dai 4 anni.