Estintopedia di Serena Quarello e Alessio Alcini è un libro di divulgazione che sceglie di raccontarci le creature che abbiamo perduto per sempre o che stiamo per salutare e lo fa con una narrazione non tanto improntata sulla discussione delle ragioni, delle cause e dei meccanismi biologici o dell’impatto umano sul fenomeno dell’estinzione (al centro di altri libri interessanti), ma sceglie di guidarci nel mondo delle wunderkammer ovvero delle camere delle meraviglie.
Certamente la fine sensibilità artistica dell’illustratore abruzzese si presta in modo esemplare a questa impostazione editoriale: ci troviamo dunque quasi a camminare in un museo, tra immaginarie teche, davanti alle quali sostare con calma e meravigliarsi delle creature presentate.
Parlare di estinzione significa, per molti versi, addentrarsi e avvicinarsi a specie la cui conservazione spesso è ricordata e affidata solo alla memoria dei musei e questo libro ci invita in un percorso di grandi immagini, precisamente segnate.
Le pagine raccolgono i protagonisti tematicamente (Lasciarci le penne, Chi li ha visti? animali persi e ritrovati…) e raccontano le storie particolari, originali ed uniche di tanti esemplari gli animali, uccelli, pesci, insetti spariti o sull’orlo dell’estinzione.
Grandi teche per grandi immagini dettagliate e testi come precise didascalie che offrono spunti scientifici di sapore narrativo.
Le notizie che raccogliamo e le storie in cui inciampiamo sono diverse e non sono organizzate secondo un criterio progressivo evidente: ogni titolazione affronta un tema, vario e diverso e le creature che incontriamo possono essere scomparse o meno.
Credo che questa libertà sia una scelta voluta, mirata a lasciare che il libro possa regalare delle impressioni varie e possa essere sfogliato in modo vario dai ragazzi e dai bambini. Le titolazioni argute incuriosiscono e offrono accostamenti inediti, come Martha la colomba migratrice e George la chiocciola dalla punta gialla, e fanno nascere la curiosità di approfondire.
Più che un libro strettamente scientifico, siamo in fondo di fronte a una raccolta di storie più o meno drammatiche (ci sono anche storie di ritrovamenti, riferimenti a specie che non sono ancora state scoperte e anche storie di conservazioni riuscite!), che ci raccontano delle creature che abitano con noi sul Pianeta Terra o che lo hanno abitato.
L’impatto umano e l’impatto di alcune scelte umane è evidente come fattore determinante per l’estinzione di moltissime delle specie, tuttavia il testo non si sbilancia esclusivamente in toni colpevolizzanti, ma cerca, con buon equilibrio, di mostrare come i fattori che si intrecciano nella scomparsa di una specie siano molti: dall’arrivo di specie alloctone ai cambiamenti climatici, fino alla riflessione riguardante una ciclica, quasi fisiologica, estinzione.
La scelta dei protagonisti è molto varia e spazia in luoghi e tempi, affrontando casi di estinzioni avvenute secoli fa, come invece di animali in pericolo nel presente.
L’impressione alla fine del libro è di aver incontrato animali curiosi e inaspettati, insetti mai visti e soprattutto di avere ascoltato storie diverse che potranno certamente coinvolgere i ragazzi nella riflessione riguardante il ruolo che l’uomo ha nella tutela, nella conservazione e nel rispetto degli equilibri naturali.