Continua la nostra scoperta di un’autrice che mi ha molto colpito: Satoe Tone. La sua opera prima Questo posso farlo è tra le storie più commoventi e amate da me e Saverio e così, sulla scorta dell’entusiasmo, abbiamo cercato di conoscerla meglio e abbiamo preso Dove batte il cuore.
Il libro, se possibile, accentua l’atmosfera sognante già presente nella prima opera grazie all’ambientazione notturna e all’uso dei toni del blu che crea un effetto luce lunare magico.
È l’incipit e noi ci addentriamo fiduciosi in una selva, che anche questa volta mi ha riportato alla mente le ambientazioni fantastiche di Hayao Miyazaki, immersi in una vita pulsante di fiori, boccioli, pollini, sfere ovattate danzanti. I nostri protagonisti sono due gatti: Bianca e Nero, che si amano. La meta della loro passeggiata notturna è un lago, una superficie che senza soluzione di continuità diventa una normale estensione del bosco pulsante: il segno della riva è appena accennato, è l’azzurro che diventa blu. Come tutto lo spazio, tra fiori, canne, steli e foglie, anche il lago è magico (è un’espansione concentrica di stelle) ed è vivo (suggestive le delicate colonnine di bollicine che si levano dal fondo). Nero vorrebbe prendere quelle luci stelliformi meravigliose e regalarle a Bianca e così si accinge nell’impresa, sfidando l’acqua fredda. «Ma non ci riusciva». Dopo molto provare emerge però una foglia, rossa, a forma di cuore: è un dono del lago che riecheggia nelle piante che silenziosamente emergono sul pelo dell’acqua. È un cuore, il suo cuore, ma Nero non se ne accorge e riprova. Questa volta pesca una conchiglia (una cozza, in realtà :)) e, pensate, anche lei è rossa e a forma di cuore: ancora il lago sembra fare eco alla pesca liberando nell’aria conchiglie eteree, ma è sufficiente perché Nero «voleva riuscire a prendere le luci per Bianca». Ed ecco allora emergere meduse volanti, pesci delicati, polipi amorosi… ma Nero non vede e non sente niente e i cuori evanescenti si disperdono nello spazio. L’esasperazione lo raggiunge e il gatto decide con un gesto risoluto di gettarsi in acqua a prendere le stelle (evidentemente non aveva letto la storia di Oliver Jeffers!). Non appena si immerge, violento, pronto a stringere il suo tesoro, tutto scompare: è solo blu, bolle, cerchi e blu. «Nero allora risalì. Era triste e sconsolato, ormai credeva di non farcela più». Ma Bianca, che come tutte le donne ha l’occhio lungo e la mente sveglia che vede nella profondità delle cose, «sorrideva, aveva già ottenuto la sua felicità»: Nero le aveva donato il suo cuore e questo non era un pensiero. Tutto lo spazio e il mondo glielo ricordavano e infatti Bianca, nella penultima tavola, è illuminata da raggi inaspettati di una luminosa luna o emanati dal bosco stesso, come a dire che tutto intorno era riflesso di quell’amore (non a caso il rosso fa capolino qua e là!). Le stelle sono tornate in cielo, tutto è al suo posto.
La storia, a mio parere, è molto profonda e delicata e tratta l’idea dell’amore e della consegna del proprio cuore ad un altro in modo riservato e non banale. Il tema è però più adulto che bambino e, anche se a Saverio è piaciuto, non ha scalfito minimamente la sua preferenza per il paffutto pennuto di Questo posso farlo.
Ancora una volta la trama di particolari e segni che si sovrappongono, si avvicinano, si toccano, si nascondono l’uno nell’altro donano alle pagine una luminescenza magica e un sapore di luoghi lontani. La scelta di lavorare con molti toni dello stesso colore, con l’unica eccezione dei particolari rossi, dona alle illustrazioni una luce unica. Le figure mi sono sembrate statiche, ma comunque ben caratterizzate, i movimenti attenuati e privi di peso, ma significativi.
Un libro sull’amore gentile, per grandi innamorati.
Dove batte il cuore
Satoe Tone
32 pagine
Anno: 2013
Prezzo:14,00 €
ISBN: 9788895799964