Arriva nelle librerie preciso preciso per l’inizio dell’Avvento romano e per l’ultima cavalcata verso il Natale il terzo volume di una serie bellissima pensata ideata da Nomos editore: Cometario.
A differenza dei volumi precedenti, dedicati alle nuvole (Nuvolario) e alle onde (Ondario), questo libro tratta il ricorrere di eventi che non hanno una stabilità: il moto ondoso è perenne, il cielo è studiato nel suo mutare quotidiano, perché è sopra la nostra testa tutti i giorni, le comete invece sono eventi astronomici che accadono con una regolarità prevedibile, ma una ricorrenza che non appartiene al tempo umano (le comete tornano, ma tra un passaggio e l’altro possono trascorrere dai 20 fino ai 1000 anni, per cui è molto difficile che una stessa persona riesca a vedere più volte la stessa cometa).
Questo volume, quindi, a differenza dei precedenti, ha un taglio soprattutto storico, ovvero racconta e spiega in modo chiaro e preciso che cosa sia una cometa, quale sia la differenza tra una cometa, una meteora, un meteorite, un meteoroide, come si formino le code…ma poi ci racconta la storia di una serie di comete famose nella cronologia e nell’immaginario della storia umana.
Le illustrazioni, affidate come nei volumi precedenti a Susy Zanella, sono particolarmente spettacolari proprio perché l’evento stesso della cometa è un evento grandioso e dal grande impatto, anche emotivo.
Come era già accaduto nell’impostazione dei volumi precedenti, anche in questo caso la scienza si intreccia all’arte, alla letteratura e alla storia, a maggior ragione in questo volume dove le diverse culture hanno da sempre letto questi segnali celesti portentosi come presagi di cattiva o buona sorte.
Tuttavia in questo volume lo spazio per la narrazione storica è forse più ampio e ne risulta un libro piacevole da ascoltare, nei racconti e nelle storie delle diverse comete (ci sono riferimenti a Shakespeare ai Mumin di Tove Jansson, alle fiabe di Andersen, a Seneca, ad Aristotele…).
Incredibili le riproduzioni che l’illustratrice fa dei primi manoscritti e delle prime documentazioni illustrate che descrivevano gli avvistamenti delle comete. Susy Zanella infatti riprende le fonti, le xilografie, i manoscritti antichi e li rielabora, integrandoli perfettamente con le proprie illustrazioni, in un testo magico e di forte impatto.
Non mancano i riferimenti alla cometa natalizia con una nota che spiega che probabilmente la cometa che guidò i Magi - documentata nei testi evangelici - fu invece da ricondursi a un allineamento straordinario dei pianeti nel cielo, ma è anche vero che Giotto ebbe modo di vedere nel cielo del 1302 la cometa di Halley che ispirò il suo disegno nel cielo blu della cappella degli Scrovegni.
Il viaggio alla scoperta delle comete più famose ci porta indietro nel tempo nel medioevo e poi nel 1500 e poi avanti fino alle osservazioni a cavallo del Seicento e del Settecento, quando gli avvistamenti delle comete passarono a un approccio più scientifico e meno legato alle premonizioni e ai presagi.
Assistiamo al passare di comete dalle code multiple, spettacolari come non mai come C/1743 XI, comete che tubano («nel 2014, la sonda Rosetta registra un segnale della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e lo converte in audio: il suo è un tubare continuo, basso ed enigmatico, le cui cause sono ancora nascoste dalle tra le pieghe delle ipotesi da vagliare»), comete dalla coda a scimitarra coma la grande cometa Donati.
Fino alle più recenti, di cui forse avete avuto esperienza: come Hale-Bopp nel 1995 o come Halley che lascia le sue prime testimonianze nel 240 a.C. - in un testo cinese - e che da allora, ogni 76 anni, torna a visitare la Terra: l’attendiamo per il 2062!
Un libro per tutti i cacciatori di comete, che non sono per forza grandi scienziati.
«Un cacciatore di comete è un amante dello spazio. Lo osserva con pazienza e sistematicità perché nulla per lui è più attraente di quel vuoto immenso così colmo di possibilità»