Saverio non ha il minimo di pazienza. Io amo dirgli che probabilmente quando il buon Dio distribuì la pazienza tra i bambini nati il suo stesso giorno si dimenticò di lui. Saverio è il bambino delle esigenze immediate: questo, subito e ora.
Da questo punto di vista leggere o colorare, attività che lo rilassano e lo calmano davvero molto, gli stanno insegnando che il tempo scorre e che lo si può gustare, tuttavia la tentazione di girare pagina o di cercare un’altra figura sull’albo illustrato non lo abbandona facilmente. All’inizio, quando leggevamo insieme, era una tortura: se il libriccino aveva più di due righe di testo per pagina o il testo si prolungava oltre le cinque parole gli sbuffi di insoddisfazione o la violenta forzatura della mano materna (Saverio è sempre stato un bambino del “fare”) facevano sì che la pagina si girasse anche a costo dell’incomprensione della storia. Io cercavo di inventare di tutto: schieravo peluches e macchinine e cercavo di convincere Saverio che «Babo [il suo mostrino, nonché primo pupazzo] vuole sentire la storia!». Niente.
Con i due anni, però, ho notato un’evidente svolta che mi sono annotata: Saverio iniziava ad interessarsi alla narrazione, cioè alle parole e a quello che le legava alle illustrazioni e, sebbene la pazienza non fosse proprio quella di Penelope, riuscivamo a goderci delle narrazioni con un capo e una coda.
Abbiamo iniziato con due libri, classicissimi, del Battellino a vapore, collana oggi non più in commercio delle edizioni Piemme, ma acquistabile online e - da diretta esperienza - nei mercatini di libri usati: Il gatto con gli stivali e Riccioli d’oro e i tre orsetti.
Il formato dei volumi è grande e i disegni sono molto chiari e belli: le figure non affollano la pagina, ma raccontano la favola, i personaggi e le azioni sono tracciate chiaramente e con colori essenziali, senza troppi particolari che distraggano gli occhi. Le illustrazioni, di Iacopo Bruno e Sara Not, rimangono comunque curate: da notare la tappezzeria a cerchietti o la trapunta con i razzi nella casa degli orsetti.
Le immagini rimangono, dunque, l’elemento principale e preponderante, ma inizia a far capolino anche la parola.
I racconti si rifanno alle fiabe classiche, ma i testi sono semplici, orecchiabili, facilmente memorizzabili e davvero brevi (4 versi in rima baciata!): una buona soluzione e dei grandi autori (Heater Amery tradotta da Maria Bastanzetti) capaci di riassumere in poche, ma efficaci parole, storie complesse e classiche.
Forse il font è un po’ invasivo, ma non mi dispiace.
Nelle ultime pagine sono, infine, proposte delle attività pratiche da svolgere con i “grandi” e alcuni giochi per bambini di età scolare (neo che squilibra un po’ il target di pubblico).
L’idea delle rime è davvero ben pensata e funziona molto bene con i bambini così piccoli perché diverte, è musicale e non impegna.
Oggi a tre anni la pazienza si è forse esercitata un po’ e riesce a misurarsi con storie di qualche riga in più, ma i libretti del Battellino rimangono tra i nostri preferiti e adesso siamo capaci anche di fare i giochini!
Il gatto con gli stivali
25 pagine
Anno: 2002
Prezzo: € 9,90
ISBN: 9788838471063
Riccioli d’oro e i tre orsetti
25 pagine
Anno: 2002
Prezzo: € 9,90
ISBN: 9788838471056
Difficilissimo trovarli ancora: puoi provare nei circuiti dell’usato!
Una collana favolosa, illustrazioni curate, allegre, ben disegnate, colorate accattivanti ma semplici, e testi in rima, scritti in stampato maiuscolo. Non riesco più a trovare i libri che mi mancano, come fare? Aiuto!!!!