Un libro sulle galline ci voleva proprio! E non solo perché le galline sono compagne discrete degli uomini da millenni, non solo perché sono tra gli animali più collaborativi che l’uomo conosca, ma perché sono pazzescamente affascinanti!
E questo lo dico non solo perché frequentando con mio marito le mostre di bellezza dedicate agli uccelli (mio marito alleva, anche, pappagalli) ho visto con i miei occhi le meravigliose forme che le galline sfoggiano nella varietà delle loro razze, ma perché nell’esperienza più comune di vederle razzolare in giro, nel loro manto marroncino più banale, le ho sempre trovate curiose. Attente, ma cordiali, buffe ma anche molto altere, discrete e amichevoli. Aggiungeteci che mia madre ha una predilizione per i galli e che nella metropoli milanese ha allevato un piccolo gallo Mericanel della Brianza che ha “allietato” il vicinato e avrete il quadro completo.
Il gallinario di Barbara Sandri, Francesco Giubbilini e Camilla Pintonato ha il grande pregio di comunicare con schiettezza e meraviglia questo fascino intuito ma forse nascosto ai più. Un libro completo sul mondo delle galline, che spazia dalla selezione delle razze (sapete che ci sono razze da combattimento?!) alla vita delle galline (sapete la differenza tra un “pollastro” e un “pulcinotto”?), dal suo linguaggio alla conformazione del suo piumaggio, dalla varietà di creste agli antenati dinosauri, dalle malattie a cui sono soggette alle molteplici forme delle loro uova. Dall’amicizia che un gallo decise di concedere ad un uomo 5000 anni fa ai simboli attribuiti nell'arte, dalle storie tradizionali con galline protagoniste ai requisiti per costruire un pollaio perfetto. Dai piatti a base di uova ai nomi delle ossa dello scheletro.
Il contenuto scientifico è ben distribuito in un testo dal tono allegro e colloquiale; i termini più tecnici sono piegati ed esemplificati grazie anche ad un lavoro illustrativo ben pensato e l'organizzazione testuale è chiara e ben fruibile. Camilla Pintonato sembra collaborare fattivamente con gli autori, sembra anzi in modo spiccato una coautrice, perché le sue illustrazioni non sono mai un semplice corredo al testo, sono anzi parte fattiva ed essenziale della narrazione, a cui le parole a tratti sembrano essere subordinate.
Il libro mostra di avere un buon equilibrio nella selezione degli argomenti e nel loro approfondimento: non c’è modo di annoiarsi e si scoprono nello stesso tempo numerosi particolari che si ignoravano: sapete perché le galline fanno “coccodè” quando depongono l’uovo? E sapete che la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina” ha una risposta scientifica? Sapete che la dimensione della cresta cambia a seconda delle zone climatiche in cui vivono le galline? Sapete che esistono galline piccine che sin tengono sul palmo di una mano e galline mastodontiche grandi come un bambino di 3 anni? Sapete che le galline sanno contare fino a 4 e che quando date da mangiare alle galline dovete aggiungere anche dei sassolini alle granaglie?
Le illustrazioni riescono ad essere tecniche, pur non rinunciando minimamente a mostrare la bellezza degli argomenti trattati: le galline che appaiono tra le pagine sono sempre di razze differenti, i colori e il piumaggio sono vividi e precisi, i colori dei piatti a base di uova, le rughe leggere delle zampe… tutto testimonia una stima allegra, tangibile.
Un libro che più che voler offrire un approfondimento scientifico su un tema, sembra un’ode di stima e di stupore che i 3 autori dedicano alle galline: un libro piacevolissimo, divertente, stupefacente che scardina il pregiudizio che dietro agli animali “comuni” non ci sia niente da dire.
E comunque le Cocincine sono le mie preferite, anche il loro nome è adorabile!
Avete trovato un tesoro 😉
Grazie per la bellissima recensione!