I pinguini si stanno mostrando ricorrenti protagonisti di epiche storielle e di importanti avventure e tutto questo senza proferire molte parole: i pinguini fanno, non parlano.

Tra gli ultimi nati, il piccolo Pinguino di Salina Yoon ha riscosso un successo davvero meritato, quanto fulmineo e globale: guardate qui il blog dedicato all’avventura.

In realtà dalle recensioni che avevo letto non riuscivo a comprendere dove stesse il quid, l’accento unico, di questo libro. Di libri sull’amicizia e di pinguini protagonisti di storie sull’amicizia ne conoscevo già e un po’ supponentemente non pensavo che si potesse esprimere meglio il concetto. Poi ho sfogliato il libro in libreria e ho capito: è un libro da regalare alla mamma o al papà!

Cerco di spiegarmi. La storia è molto semplice, lineare e breve e si rivolge ad un pubblico anche di piccolissimi: io infatti lo leggerei anche a partire dall’anno. Il piccolo Pinguino, bambino pennuto, trova un giorno nella distesa delle nevi del Polo «una strana cosa rotonda». «E quella cos’è?». Pur non capendo cosa sia quell’aggeggino ruvido, duro e marrone, il Pinguino si rende subito conto del suo bisogno: «ha FREDDO!». Così senza interporre tempo al tempo Pinguino incomincia a sferruzzare per l’amico infreddolito una sciarpetta di lana uguale alla sua. Poi finalmente: si gioca! Ma la piccola amica continua a tremare: la sciarpa non basta e allora nonno pinguino spiega che, per stare bene, la piccola deve tornare a casa nella foresta. Ancora una volta Pinguino parte all’avventura con la sua slitta, qualche pesciolino e l’amica stretta fra le braccia finché arriva «a CASA!» e lì deposita la sua amica su un letto di aghi di pino morbidi, circondato da un cuore di sassolini, e torna a casa.

Il tempo passa ma gli amici non si dimenticano. Pinguino decide quindi di tornare a fargli visita, e immaginandosi che la pigna sia cresciuta, si chiede: «sarà diventata grande e forte come me?». Ma quando arriva trova una sorpresa. «Pigna?». Perché la piccola infatti si è fatta slanciata e anche così… verde. Solo la sciarpa è sempre la stessa. Ma i due si riconoscono e senza alcun indugio si abbracciano, giocano e si trovano in allegria. Poi il sole tiranno (solo al polo sud, possono pensarla così!) costringe Pinguino a riprendere la strada di casa. Pigna è davvero desolata e così lascia un po’ di sé all’amico, che sarà lui questa volta a poter dormire su un giaciglio morbido. La storia a questo punto vira velocemente verso la fine, con una chiusura che è una riapertura ciclica e coinvolgente: un’altra piccola pinguina trova un’altra pigna… vi lascio immaginare come la foresta si riempia di amici. Perché «Quando dai amore… l’amore cresce».

I piani di lettura che si incrociano sono quindi diversi. C’è innanzitutto la storia “semplice” che vede un Pinguino fare amicizia con una Pigna. La vicenda è comprensibile, spiegata passo passo, mostra il lato sorprendente del cambio di aspetto di Pigna – che comunque colpisce (Saverio lo ha chiesto al suo papà: «Ma da una pigna può nascere un pino?») – ma tutto è accompagnato, lentamente illustrato. Poi a mio parere c’è un secondo filo più profondo, quello che racconta di un amore gratuito che non vuole niente in cambio, un amore che dà, si spende, cura l’altro e gli permette di crescere: perché ciò che è amato così non può che diventare grande. Un amore che più che degli amici è dei genitori.

Salina Yoon, grazie all’illustrazione digitale, crea uno spazio riconoscibile e ripetitivo nella reiterazione de figure, ma non piatto ed omogeneo. Il tratto nero, grosso e sgranato, la colorazione “segnata” di Pinguino o di Pigna “grande”, la presenza delle ombre evitano il senso di noia che il bianco del Polo, i cieli cerulei uniformi e l’immobilità del prato o delle nuvole potevano rischiare di tramettere. Le scene piuttosto stabili e fisse (spiccano la vibrazione di Pigna e la cascata di aghi nei giochi) favoriscono l’ascolto e la comprensione dei più piccoli, così come i testi, descrittivi (anche nei casi di discorso diretto), accurati ed efficaci. La stessa conformazione del testo permette una lettura animata per un pubblico di più grandicelli (sarà uno dei miei prossimi esperimenti!) e una lettura a bassa voce e intima per quelli più piccoli. I protagonisti, elementari e immediati ma non per questo superficiali, comunicano direttamente con i bambini e richiamano quella visione del mondo-così-com’è che dovrebbe essere così scontata, eppure rimane sempre sorprendente.

Saverio non si è affezionato subito, ha avuto una reazione calma: credo sia un libro che scava, nel tempo. Vedremo.

Un successo assolutamente giustificato, che ha saputo parlare di ciò che realmente muove il mondo: l’amore gratuitamente dato.

Pinguino e pigna. Storia di un’amicizia

Salina Yoon
34 pagine
Anno: 2013

Prezzo: 11,50 €
ISBN: 9788878742956

Lapis editore

Anobii

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