Di libri sulle piante ne sono usciti moltissimi negli ultimi tempi, Tra foglie e fogli mi ha colpito però, perché sceglie di concentrarsi sulle tecniche di raccolta delle piante, raccontandoci la storia degli erbari e dei primi studiosi che fecero la storia della botanica (con un riferimento storico importante all’Orto Botanico dell’Università di Padova).
Non mancano, in verità, sintetiche informazioni su foglie, fiori e frutti, ma i disegni stilizzati di Mariacristina Marcucci servono a guidare i lettori nella “lettura” delle piante in natura. Il libro si configura, dunque, come un vero e proprio manuale pratico di raccolta e osservazione. Seguono infatti le pagine introduttive schede puntuali (in ordine alfabetico) di piante nostrane che invitano alla ricerca e alla raccolta di piante, foglie e fiori tra i più comuni nella nostra Penisola.
Dall’Acero campestre e dall’Achillea fino al Tarassaco e al Trifoglio dei prati.
La schede guidano nel riconoscimento, raccolgono curiosità e spesso descrivono gli impieghi officinali (ma anche culinari!) delle diverse piante: per ognuna il nome scientifico, il periodo di fioritura e le informazioni necessarie sugli ecosistemi in cui ritrovarli.
I disegni piatti e stilizzati di Valentina Gottardi colgono e sottolineano i tratti peculiari dei diversi soggetti, guidando, attraverso la stereotipia, nel riconoscimento cromatico e formale sul campo.
Segue ad ogni scheda una pagina bianca, protetta da una velina, che aspetta solo che tu abbia fatto essiccare i tuoi tesori, per fissarli sul foglio.
È una vera e propria scoperta, disotterrare le carote selvatiche, rendendosi conto che ne sei sempre stato circondato mentre camminavi in montagna.
La cicoria selvatica dai brillanti fiori azzurri è l’avo di tutte le varietà di insalate che oggi si servono in tavola: lo sapevate?
Le foglie della piantaggine si possono mangiare e sanno di fungo!
Questo diario è stato un fido compagno durante le nostre vacanze estive: è stata l’occasione di raccogliere, oltre ad istantanee di momenti felici insieme, anche piccoli ricordi della ricchezza botanica di cui siamo circondati, quasi inconsapevolmente.
Senza contare che la sfida non si è ancora conclusa, perché molte piante sono osservabili nella loro fioritura anche in autunno, inverno e primavera…