Il piccolo Pomelo non è una conoscenza nuova per me: da anni alcuni miei amici francesi mi parlano di questo piccolo elefantino, un personaggio conosciuto e amato da moltissimi bambini nel mondo e che arriva finalmente in Italia per i tipi di Terredimezzo.
Il piccolo Pomelo (per i miei amici Pomelò!) è una figura che potrebbe ricordare quella di Giulio Coniglio o Nuvola Olga agli occhi dei lettori italiani: è un personaggio al centro di molte piccole e brevi avventure ed è un protagonista dall’animo genuinamente bambino. Tuttavia a differenza degli amici italiani, Pomelo è un personaggio fantastico e le avventure raccolte nelle sue storie hanno un piglio più complesso. In effetti le storie sono molto brevi e gli orizzonti entro cui si muovono i personaggi sono quotidiani e riconoscibili, tratti questi che potrebbero ricordare le prime protostorie che si propongono ai lettori dai 2 anni, però, a differenza delle storie semplici incentrate sulle azioni che si svolgono in determinati contesti con esiti prevedibili, Pomelo è un esilarante esempio di imprevedibilità e sorpresa.
Nelle tre avventure (Che proboscide! - Pomelo ha paura - I giorni spassosi) raccolte nel primo volume Pomelo. Elefantino da giardino ci muoviamo nell’orto-giardino in cui Pomelo vive: dal suo soffione ai porri, tra sassi e pomodori… eppure ogni episodio è condito di umorismo e divertimento dato dai pensieri e dalle trovate di questo minuscolo elefantino che vive sotto un soffione. Sì perché proprio la natura del protagonista lo pone già oltre ogni prevedibilità: Pomelo è un elefantino rosa dalla lunghissima proboscide con cui si diverte a fare scherzi agli insetti, a far finta di essere una chiocciola, a fare l’acrobata tra i pomodori… Le avventure sono minuscole come lui ma abitate da pensieri giganti come sono quelli dei bambini e da risate cristalline a volte motivate dalla sola voglia di ridere: cosa si può fare con una lunghissima proboscide? E cosa fa più paura delle farfalle che fanno cose completamente folli e imprevedibili? Pomelo è anche un filosofo in erba e non ha timore di condividere riflessioni profonde con i suoi lettori: per esempio a volte ha paura che la pioggia cancelli tutti i colori e a volte di non capire più niente. La vita è ricchissima di gioie piccole e infinite e Pomelo è la voce che ce le racconta: «certi giorni la cosa che preferisce fare è» navigare sulla rugiada in un guscio di noce, diventare una fontana per impressionare le formiche, nascondersi nella lavanda…
Proprio per questa personalità le sue storie non sono per nulla protostorie, anzi sono storie significative per bambini dai 3 anni che potranno viaggiare tra domande e divertimenti, scherzi e paure.
I testi sono brevi, brevissimi, le illustrazioni sono generose e espressive.
Le immagini di Benjamin Chaud rendono vivo, spassoso e buffissimo questo personaggio che risulta perfettamente inserito nel contesto reale del suo orto-giardino e contemporaneamente unico. Non potrete rimanere impassibili davanti agli oggi sbarrati, le espressioni trasparenti e quella adorabile lunghissima proboscide rosa.
Piccolo e grande, immaginato e reale, profondo e pazzerello Pomelo è unico e meritava davvero di essere conosciuto dai lettori italiani.
Finalmente!
P.S. non sottovalutate il fatto di avere un volume con più storie: ideale per le vacanze!