«Che vita è mai questa se, fra mille pensieri,
non abbiamo il tempo per fermarci ad osservare»
Mi fa compagnia da mesi Piano piano… libro di Rachel Williams e Freya Hartas, ma è proprio in questi giorni che ho sentito impellente il bisogno di parlarvene, perché avevo bisogno di ricordarmi che, a volte, è necessario rallentare.
Questo grande volume edito da Giunti si apre infatti con le parole della poesia di William Henry Davies, poeta gallese nato a cavallo tra il XIX e il XX secolo, e la riporta per intero :
«Che vita è mai questa se, fra mille pensieri,
non abbiamo il tempo per fermarci ad osservare.
Né il tempo per sostare sotto i rami
e contemplare a lungo, come pecore o mucche;
né il tempo per vedere, passando nei boschi,
gli scoiattoli nascondere le noci nell’erba;
né il tempo per ammirare, in pieno giorno,
ruscelli stellati, come cieli di notte;
né il tempo per voltarci verso la Bellezza,
e guardare i suoi piedi leggiadri danzare;
né il tempo per attendere che la sua bocca
completi il sorriso partito dagli occhi?
Povera è questa vita se, tra mille pensieri,
non abbiamo il tempo per fermarci a osservare»
Una vera e propria dichiarazione di intenti che ci guida direttamente al cuore di questo libro: l’indice! Sì perché la documentazione di questa raccolta in 50 racconti è significativa e vale la pena di essere guardata subito, al primo sfogliarsi del libro.
Elegantemente e ordinatamente i 50 titoli dei 50 episodi vengono snocciolati uno sotto l’altro:
«Un’ape impollina un fiore
La rugiada si raccoglie su una foglia
Una farfalla emerge dalla crisalide
…»
Possono essere considerate storie, queste? Certo!
Il volume infatti raccoglie piccoli eventi naturali che hanno in sé qualcosa di miracoloso che eppure accadono quotidianamente nel più completo disinteresse o nella più totale dimenticanza degli uomini. Alcuni sono eventi che accadono in un soffio di tempo, altri chiedono di svelarsi nel corso di giorni o mesi, ma accadono tenacemente e inesorabilmente nel pulsare della vita naturale, che si nasconde proprio dietro l’angolo di casa e non necessariamente in foreste lontane.
Ogni storia si riassume in una doppia pagina, scandita in riquadri colorati e accompagnata dalle sole parole necessarie a descrivere ciò che accade. I termini sono precisi ed esatti e si intrecciano ad una scrittura denotativa, descrittiva… eppure nello svolgersi del racconto emerge il fascino e lo stupore di chi si accorge che, ignorati, accadono accanto a noi, battaglie, rinascite, fughe precipitose, concerti, lotte furibonde, morti, felicità fugaci, fugaci bellezze, strenuo lavoro...
L’orizzonte, come anticipavo, è quotidiano nel senso che le trasformazioni e le storie avvengono quotidianamente e non una volta ogni secolo, lo sfondo e lo spazio sono prossimi ai lettori (ed è questa la maggiore scoperta!), basta avere un giardino o un parco vicino, in certi casi basta avere un cielo da guardare o una ragnatela a portata d’occhio, ma raggiunge anche piccoli eventi più frequentemente intercettabili in una gita fuori porta: avete mai trovato la muta (la pelle) di un serpente? Sapete come si sposta una stella marina sul fondalemarino? Come pesca un Martin pescatore?
Ogni storia è introdotta da un titolo e un sottotitolo che ne introducono la “magnificenza”:
«Funghi crescono in una foresta. Ti stupirai di sapere che il 90%delle piante di una foresta dipende da un piccolo gruppo di funghi»
«Lo spettacolo del tramonto. La giornata sta per finire, ma non prima che uno splendido tramonto tinga il cielo di arancione»
Queste storie brevissime sono, a mio avviso, un ideale primo approccio divulgativo per bambini piccoli (dai 2 anni) che potranno guardare e ascoltare con i loro genitori l’avventura della vita attorno a loro, ma può trasformarsi in un esercizio di lentezza e di sguardo per tutte le età: quante di queste piccole storie avete visto accadere? Cosa vi siete persi nella distrazione di tutti i giorni?
«Prova a rallentare oggi stesso. […] prova a prenderti un po’ di tempo per uscire all’aria aperta e connetterti con l’universo che ti circonda… Scoprirai tutto un nuovo modo di vedere e sentire le cose intorno a te»
P.S. un’unica osservazione: peccato per il font davvero poco leggibile!