5 Maggio 2022

Premio Andersen 2022

Isadora Bucciarelli per Premio Andersen

Il 21 marzo all’interno della Bologna Children’s Book Fair sono state proclamate, con tutto l’onore che meritavano e che non ricevevano da un po’, le terzine finaliste del Premio Andersen 2022, la 41° edizione di un premio molto ambito e tra i principali nel panorama italiano.

Il riconoscimento italiano è attribuito ai libri per ragazzi, ai loro autori, agli illustratori e agli editori ed è promosso dalla rivista omonima che dal 1982 seleziona e premia i titoli che ritiene più significativi in molte e diverse categorie: libri 0/6 anni, 6/9 anni, 9/12 anni, oltre i 12 anni, oltre i 15 anni, gli albi illustrati, i libri senza parole, la narrativa, la divulgazione, il fumetto. La giuria è composta dalla direzione e lo staff redazionale della rivista e alcuni selezionati studiosi e specialisti del settore.

Nell’osservare queste selezioni, offro qualche considerazione relata alla fascia che più mi compete: la narrativa fino ai 10 anni e i libri illustrati. La considerazione generale è che le fasce d’età, forse necessarie per un premio, incasellano testi di valore in punti e luoghi a volte dissonanti.

Noto che mancano ancora libri rivolti ai piccolissimi, che rimangono i lettori più difficili da soddisfare. Si insiste molto sui sentimenti, aspetto che preoccupa molto gli adulti, ma davvero poco sugli interessi dei più piccoli.
La fotografia inizia a fare capolino tra le proposte per i bambini e di questo sono molto contenta. Ma quali sono le peculiarità narrative di questo mezzo? L’edizione di Momo, ad esempio, mi ha molto interrogata: perché scegliere la versione semplificata della famosa serie di Momo (qui ho recensito il volume originale)? Forse la fotografia per bambini non è considerata ancora un linguaggio “leggibile” dai lettori?
Nelle due categorie “libro” (che quindi non considerano solo gli albi illustrati) si nota un’interessante valorizzazione dei grandi classici che tornano e ritornano sugli scaffali e che hanno spopolato tra le nomination, come se le voci contemporanee rivolte ai bambini non avessero ancora un piglio interessante: è davvero così?
La scelta del classico, credo, però, che a volte nasconda il desiderio di assecondare l’adulto più che il contemporaneo e reale interesse dei ragazzi.
La seconda tranche, dedicata ad un altro segmento vastissimo e denso di cambiamenti radicali nella percezione di sé (9-12 anni), manca ancora una volta il desiderio di regalare ai lettori narrazioni strutturate, ampie... I ragazzi hanno smesso di leggere?
Stupenda invece la selezione 9-12 anni, con una terzina di storie significative.
Le terzine relative più prettamente agli albi e alle narrazioni per immagini confermano invece le mie impressioni, identificando lavori di rara bellezza che hanno certamente lasciato il segno nella produzione di questo ultimo anno (io ho i miei preferiti, ma sono davvero ottime proposte!).
Nella selezione a fumetti, ho trovato dissonante solo la prima proposta che ho trovato molto adulta e quindi un po’ fuori target “ragazzi”, anche se molto interessante.

Ecco i libri selezionati in tutto il loro fulgore, molti, moltissimi li trovate e li troverete su Scaffale Basso.

Miglior libro 0/6 anni

Due piccoli orsi di Ylla, Orecchio acerbo
Dov’è Momo? di Andrew Knapp, Topipittori
Il mondo a testa in giù di Mario Ramos, Babalibri

Isadora Bucciarelli per Premio Andersen

Miglior libro 6/9 anni

La traversata degli animali di Vincent Cuvellier - Brice Postma Uzel, Biancoenero Edizioni
Ellen e il leone di Crockett Johnson, Camelozampa
Tricorno si restringe di Florence Parry Heide - Edward Gorey, Bompiani