Assente ormai da 13 anni, torna sugli scaffali un libro bellissimo della coppia di artisti Francesco Pittau e Bernadette Gervais, per i tipi dei Topipittori. Parlo di Primavera estate autunno inverno, un libro progettato in modo originale - come tipico dei lavori di questa coppia - e che attraverso una serie di alette e animazioni accompagna i lettori alla scoperta delle quattro stagioni.
Il libro è un omaggio ad una sensuale poesia di Paul Verlaine, Green, che si apre sulla bellezza del natura:
«Ecco frutti, fiori, foglie e rami
e poi ecco il mio cuore che batte solo per voi.
…»
E sono proprio i frutti, i fiori, le foglie, gli insetti e gli animali ad accompagnarci in questo viaggio tra le stagioni. A scandirlo è un ramo di melo che apre le diverse sezioni, segnando il passo del cambiamento.
In ognuna delle quattro stagioni sono presentati, come in una galleria, 14 protagonisti associati a due a due, per una serie di affinità che possono essere formali (la forma che assumono o che mostrano), foniche, ma anche semantiche.
L’uovo di gallina è accostato al porcospino appallottolato, il tulipano è accanto al carciofo, la noce accanto alla nocciola, la pera accanto alla pernice.
Questi accostamenti suggeriscono pensieri e legami non immediatamente coscienti, sono echi che possono emergere successivamente e permetteranno alla lettura di non risultare scontata, ma foriera di nuove scoperte.
Le animazioni che movimentano le pagine sono differenti e sono anche portatrici di significati differenti.
Ci sono grandi alette che si sollevano, sostituendo il soggetto in una scansione temporale (uovo-uovo aperto-pulcino oppure fiore di ciliegio-calice-ciliegia), ma la stessa animazione può invece guidare un avvicinamento come nel caso di «la neve-i fiocchi di neve» o ancora può ampliare un catalogo (l’ape operaia-il fuco-l’ape regina).
In altri casi le alette si orientano verso il basso o verso l’alto e offrono al lettore scorci sull’invisibile: come le radici o i tuberi sottoterra (patata, porro, carota, rapanello), il nido nascosto del picchio o il frutto sotto il riccio della castagna matta.
Ci sono poi mezze pagine che fungono da animazione, perché girate, sostituiscono parte dell’illustrazione, offrendo la sezione interna dei soggetti interessati: ecco svelarsi un fungo come lo vedremo tagliandone una parte o la susina, la pesca, il fico o il peperone.
Nulla sembra affidato al caso: i soggetti presentati mostrano, ad esempio, una progressiva diminuzione della componente animale: otto, poi sei, poi quattro, poi due protagonisti. Il testo è preciso e non lascia nulla al caso, come quando introduce:
«Ecco dei frutti, dei fiori, foglie e rami»
Una dichiarazione di intenti che non vuole essere esaustiva (non dice “tutti i frutti”) ma suggestiva (“alcuni”).
Ammirevole l’attenzione alla scelta di termini precisi con cui definire i vari protagonisti: il crisantemo, il toporagno, la fagiana, il tulipano, il porro… (fa eccezione il solo fungo, non definito nella sua identità).
Le immagini di Bernadette Gervais sono precise, quasi fotografiche e meticolose dei dettagli, e grazie agli sfondi bianchi spiccano con personalità, permettendo ai bambini piccoli di soddisfare la loro curiosità .
Un libro divulgativo improntato alla meraviglia e allo stupore, che i gesti dei lettori scandiranno: un libro perfetto per immergersi nelle diverse stagioni, un libro, insomma, che non mi lascerei sfuggire.
Green di Paul Verlaine nella traduzione di Cesare Viviani)
Ecco frutti, fiori, foglie e rami
e poi ecco il mio cuore che batte solo per voi.
Non dilaniatelo con le due vostre bianche mani
e ai vostri occhi così belli sia dolce l’umile dono.
Arrivo ancora tutto coperto di rugiada
che il vento del mattino ha ghiacciato sulla mia fronte.
Consentite che la mia fatica adagiata ai vostri piedi
sogni i cari istanti che la rilasseranno.
Sul vostro giovane seno lasciate andare la mia testa
che ancora risuona dei vostri ultimi baci;
lasciate che si plachi dopo la buona tempesta
e che io dorma un po’, visto che voi riposate.