Trovare libri sulla storia del Natale, convincenti, belli e non fuori catalogo sta diventando un’impresa sempre più ardua. La prima proposta che vi facciamo è datata 2006 ed è l’elaborato carosello intagliato nella carta da Jan Pienkowski, dato alle stampe da Emme edizioni. Il lavoro cartotecnico è raffinato: 5 scene, uno sfondo rosso e due piani animati di figure semplicemente bianche, un bordo dorato e due righe di testo, due inseriti tessili per chiudere il carosello e come una lanterna appenderlo in casa, una stella a cinque punte che ricorderà a tutti i momenti del Natale.
L’esiguità delle pagine costringe l’autore polacco a scelte dense di significato: l'annunciazione, le locande piene a Betlemme, la nascita di Gesù, i pastori svegliati nella notte, i magi in cammino dietro alla stella.
Il lavoro di intaglio sulla carta bianca è dettagliatissimo e descrive particolari minutissimi la cui delicatezza è proporzionale alla bellezza. L’angelo arriva da una giovane fanciulla con i capelli mollemente raccolti in una coda, dietro una tenda, accanto ad un balcone. L’attualizzazione della scena in un contesto architettonico europeo è naturale e ricorda i presepi napoletani ricchi di particolari e di vita, come il gatto in primo piano, la grata fiammeggiante e il topino che fa capolino. I gesti sono tradizionali (vedi la mano dell’angelo con il palmo rivolto alla Vergine), ma non rigidi (il piede che si piega nell’atterrare sui gradini). Scena dopo scena questi elementi si replicano: i piccioni stretti nel freddo, l’arco di pietra irregolare della città, lo stendardo mosso della locanda, l’intrico boschivo di rami e ghiaccio dove si ambienta la natività, tra cervi, lepri e curiosi scoiattoli, gli abeti e gli steccati, le palme tranquille del deserto lontano. Pur nella nitida uniformità del bianco, le figure sono espressive: i volti attenti, le bocche appena schiuse dalla sorpresa, l’eccitazione rumorosa delle mani dei pastori e degli angeli, le mani concentrate alla ricerca della strada.
«E l’angelo disse: “Ecco, Maria: diventerai madre di un bimbo e alla sua nascita gli darai il nome Gesù”»
«Giuseppe e sua moglie Maria si recarono a Betlemme, ma una volta arrivati non trovarono posto in nessuna locanda».
«Maria diede alla luce il suo bimbo, lo avvolse nelle fasce e lo depose in una mangiatoia».
«Un angelo mandato da Dio apparve ai pastori e disse: “Non temete! Annuncio una grande gioia, per voi e per tutti!».
«I re Magi vennero dall’Oriente per vedere il bambino, si inginocchiarono e gli offrirono i loro doni: oro, incenso e mirra».
Il libro è tutto qui, ma forse non serve altro.