Ricordo in modo molto limpido (anche se non sono riuscita a ritrovare la fonte!) che dopo il quarto volume dedicato all’estate e l’inverno Giovanna Zoboli aveva esplicitamente risposto, a chi le chiedeva quando sarebbe uscito il volume dedicato alle altre due stagioni, che nella sua mente la tetralogia aveva concluso il progetto. Sono, tuttavia, molto felice che la coppia Zoboli-Giordano abbia deciso di cimentarsi anche nel corrispettivo di In estate in inverno, perché di immaginari cartonati, pensati realmente per i bambini piccoli, ce n’è un gran bisogno.
In primavera e in autunno ripropone esattamente tutti punti di forza che ho cercato, recensione dopo recensione (qui il primo volume, il secondo, il terzo e il quarto) di evidenziare.
C’è un’importante attenzione sia nella scelta dei sostantivi che dei verbi da accostare nel testo, questo si riverbera in illustrazioni che si discostano dai soggetti che più tradizionalmente vediamo proposti ai più piccoli e che suggeriscono un essere e un fare ben più variegato delle aspettative. Ad esempio la rosa di «Si arrampica la rosa» è una varietà di rosa canina e non la solita rosa rossa. La libellula inaspettatamente «freme».
Il legame della parola con l’immagine non è mai esclusivamente descrittivo, ma suggerisce sempre qualcosa che va oltre. Ad esempio in «L’aria profuma», Philip Giordano ha suggerito l’esperienza sensoriale attraverso dei sottili steli di mughetti.
Le scene finali che ritornano sempre ai bambini e al loro “fare”, pongono l’infanzia al centro del discorso e dell’esperienza come punto cosciente di tutto quanto accade.
L’impressione che questo volume lascia è di un frizzante risveglio nel periodo primaverile e di un silenzioso calare della calma nel tempo autunnale: è bello leggere di seguito queste due stagioni “mediane”, sembrano quasi risuonare, specchiandosi come in un’armonia.
Un buon immaginario per bambini piccoli da proporre fin dall’anno.