L’armonia del mondo e il susseguirsi naturale delle stagioni è un tema che mi sta molto a cuore e che trova nei libri illustrati realizzazioni davvero stupende.
Settimana scorsa ho raccolto 12 libri sulle 4 stagioni, ma oggi vorrei aggiungerne due che mi hanno colpito per ragioni diverse.
Il primo è un libro di poesie, haiku per la precisione, un genere poetico giapponese che trova nella sintesi il suo compimento (ho raccontato qui del genere, se non lo conoscete!) e che esercita lo sguardo del poeta e del lettore a farsi essenziale, a cogliere gli impercettibili e fulminei accadimenti del mondo, per intrecciarli in poche parole.
Sul naso dei cuccioli di Rodoula Pappà, in una traduzione stupenda di Crescenzio Sangiglio, ci accompagna nel trascorrere delle quattro stagioni attraverso essenziali osservazioni capaci di celare vasti orizzonti:
«Prende a piovere
ombrelli colorati
senti? - cantano»
«Guarda! Nel cielo
anche quest’anno in fiore
tanto aquiloni!»
Pochi versi che prendono vita nelle sognanti illustrazioni di Seng Soun Ratanavanh che porta il suo Laos in questa pagine, attraverso tessuti, trame, pattern capaci di creare un mondo magico eppure realissimo. Le proporzioni giocano con i piccoli e grandi che si confondono in un gioco ottico: il piccolo protagonista è un folletto dal caschetto orientale e la salopette raggiante? Cincie e koinobori, mari e foltissimi alberi, origami e torte farcite di panna, lanterne di carta e sfavillanti farfalle si mescolano in un gioco che ricorda i teatri di carta e trasmette un senso di magia: espansione inaspettata di parole realissime.
Il secondo viaggio attraverso lo scorrere dei mesi lo facciamo con Rebecca Grabill e Rebecca Green che, con Un anno con Madre Natura, hanno saputo raccogliere i piccolo grandi accadimenti che si susseguono lungo tutto l’anno, attraverso l’esperienza del mutare impercettibile dei giorni.
Mese per mese un breve testo in prosa racconta cosa succede:
«In autunno Madre Natura agita le ali per rinfrescarsi il viso stanco e accaldato. A un suo sospiro il primo freddo di settembre ricopre gli steli di granturco dal capo chino. Le zucche sbirciano da sotto grandi foglie dal colore verdegiallo. Hanno giocato a fare cucù, al riparo dal sole rovente per tutta l’estate»
Ogni doppia pagina ritrae bambini all’aperto che corrono, giocano, camminano, passeggiano nel bosco, giocano con la canna dell’acqua, piantano i semi in giardino…
Fa impressione non accorgersi quasi di come i colori mutino: i verdi aranciati di ottobre scivolano verso i grigi di dicembre per poi animarsi di verde a marzo e vibrare di rosa ad aprile. Non ci sono riferimenti alle feste o agli eventi sociali che scandiscono l’anno (l’inizio della scuola, Natale, le vacanze…) ma si gode del carattere unico che la Natura assume ogni mese particolare, perché in fondo lo spazio naturale è sempre a disposizione!
«Quando agosto fa capolino, il sole ha già scaldato ogni bambino a più non posso, ma Madre Natura continua ad arroventare l’aria. Le rane se ne stanno ben nascoste fino al calar della sera. Solo allora si fanno vedere a cantano tutta la loro gioia. Madre Natura condivide carote e rape con i conigli, e le zucche tornano a giocare a cucù al riparo di grandi foglie verdi»
L’esperienza è americana per alcuni tratti (si citano i cardinali rossi, uccelli tipici degli Stati Uniti, ad esempio), ma assolutamente comprensibile e condivisibile anche dai lettori europer. L’illustratrice racconta il lavoro svolto per questo libro, in appendice, un lavoro che non è stato solamente emozionale, ma che ha fuso ricordi e sensazioni d’infanzia con ritratti, scorci e dettagli reali della sua infanzia in Michigan!
Un libro naturalmente semplice che potrà essere compagno ed amico nell’osservazione del trascorrere del tempo.
