Continua un ideale viaggio cromatico con altre due puntate che si aggiungono ai primi tre volumi di Oili Tanninen, celeberrima autrice e illustratrice finlandese, portata finalmente in Italia da Lupo Guido.
I due libri squadrati e piccini colorati in un arancione carico e in un azzurro saturo ci conducono dentro due piccole storie quotidiane, semplici e inaspettate perfettamente coerenti con Hippu e Heppu.
Le illustrazioni a collage, le sequenze narrative ben chiare, i gesti resi trasparenti dalla geometria e dalla spigolosità delle forme sono tutti elementi mantenuti esattamente anche in questi due libri così come l’horror vacui che è evidentissimo nella gamma cromatica di sfondi gialli, rossi e viola, nel caso dell’avventura del gattino Miru, e ciclamino, azzurro e giallo in Pommo.
Eppure le due storie sono diverse.
L’avventura di Pommo e l’uccellino ha al centro un personaggio umano, una bambina, che gioca con una palla insieme ad un uccellino. Il contesto è cittadino infatti la palla finisce, come accade sempre quando si desidera che non succeda, in mezzo alla strada. L’uccellino fornirà un valido aiuto alla piccola bambina per recuperarla, senza mettersi nei guai.
Questa storia prevedibile (per noi lettore grandi, ma non per i piccoli!) è perfetta - proprio per questa sua caratteristica - come proposta per i bambini più piccoli (dai 2 anni) che possono immedesimarsi nei protagonisti umani ed elettrizzarsi per una piccola avventura!
Miru e il palloncino invece è una storia proponibile a bambini leggermente più grandi (3 anni), perché il nostro gattino è un protagonista antropomorfizzato, adorabile - per la cronaca - che è balzato immediatamente in testa, nella classifica dei miei preferiti di Tanninen.
Miru è un gattino nero che non ne vuole sapere di pettinarsi, dopo la doccia, anche se deve farlo, perché lo aspettano ad una festa di compleanno!
Così, pettinato tra il lusco e il brusco e con un stupendo fiocchetto bianco sulla coda, Miru si avvia verso la festa di Miagolina con un mazzolino di fiori per l’amica. Lungo il tragitto, però, incontra un venditore di palloncini che vende anche un unico palloncino con le orecchie a forma di topo: un regalo effettivamente perfetto! Tuttavia Miru ha solo dei fiori e il venditore di palloncini non accetta fiori come forma di pagamento, cosa accadrà?
Il bello di queste storie, così come delle precedenti, è un’imprevedibilità dosata sull’età, unita ad una visione allegra e fiduciosa nella vita che rende questi spazi narrativi luoghi belli in cui sostare.
