Siete stati in giro quest’estate dopo il lunghissimo periodo del Covid? Tutti i dati turistici dicono che gli italiani si sono goduti - per quanto potevano - le vacanze e le mete più amate sono state proprio dietro l’angolo.
Sì perché l’Italia - non c’è bisogno di dirlo - ha da offrire tesori nascosti, vicini a qualsiasi località si abiti: che siano paesaggi, cibo, monumenti, opere d’arte, musei… non si può non rimanere incantati.
Proprio a partire da questa suggestione, vorrei raccontarvi di una raccolta poetica illustrata di qualche anno fa, a firma Nicola Cinquetti, che ha il pregio di affascinare con racconti e versi dedicati a luoghi e città non per forza celeberrimi, ma ricchi di bellezza e storia: Cartoline dall’Italia.
Il libro riprende un tema molto caro a molti poeti nostrani (Rodari, ad esempio, se pensiamo ai ragazzi), ovvero il racconto dell’Italia attraverso la storia dei suoi monumenti, delle sue attrazioni, dei suoi tesori, e delle sue bellezze naturali che ogni città, ma anche ogni piccolo paese italiano custodiscono. Ne nasce questo volume orizzontale, che richiama esattamente, anche nella copertina, la forma delle cartoline che si spedivano quando si andava in vacanza, e che racconta con arguzia e stupore tanti luoghi a partire dalla storia di un dettaglio.
56 poesie e storie in rima organizzate in ordine alfabetico per città, di forme e metri diversi per altrettanti luoghi più o meno noti: dalla città di Alba ai mosaici della Basilica di Santa Maria Assunta ad Aquileia, dal Ponte degli alpini a Bassano del Grappa a Porto Pidocchio a Camogli, dall’epitaffio alla statua di Carlo II a Foggia ai murales del Quartiere Selvaggio a Ragusa…
Ogni componimento è una piccola scoperta o riscoperta di qualcosa, è sicuramente l’occasione per ascoltare una storia: quante storie si nascondono nei luoghi che amiamo?
Il tono è ironico, ma di quell’ironia acuta dei bambini che è più adesione perfetta al reale che volontà conscia di rendere interessante ciò che si pensa non lo sia.
Ad esempio, come non preoccuparsi per il Bambin Gesù in terracotta del Duomo di Modena che è lì da secoli ad aspettare che la pappa si raffreddi: non morirà di fame? Chi è il bambino che sorride beffardo con un disegno in mano al Museo di Castelvecchio?
«Nel castello di Verona
c’è un sorriso che risuona
per le stanze silenziose
tra le tele più seriose
è il ritratto di un bambino
che sorride malandrino
e ci mostra con orgoglio
il disegno sopra un foglio
di un orribile marmocchio
favoloso scarabocchio»
E la balenottera del museo paleontologico di Asti non vorrà nuotare in una vasca? E a Ferrara, dove tutti vanno in bici, andranno anche a dormire, pedalando?
L’Italia reale si svela, raccontandoci luoghi che appartengono alla storia delle persone comuni che ci abitano e dei grandi che, a volte, lasciano un segno del loro passaggio…
«Nella piazza marchigiana
tutto attorno alla fontana
puoi cercare sul selciato
in memoria del passato
il disegno della tenda
dove un giorno la stupenda
principessa d’Altavilla
disse senti come strilla
questo bimbo bello biondo
che alla fine ho messo al mondo
e con gioia prepotente
volle uscire tra la gente
e mostrare a tutti quanti
cavalieri e dame e fanti
quel magnifico bambino
nato sotto un baldacchino»
Ma si mostra anche per la selvaggia bellezza che le è propria e che non deve niente all’uomo:
«Bianca rupe di Tropea
ti tornisce la marea
ti modella come burro
mentre guizza il pesce azzurro.
Alla sera il sole crolla
rosso come una cipolla
tra le grida del gabbiano
nella pancia del vulcano»
Nicola Cinquetti è maestro nel raccontare e nel guardare con stupore il mondo e regala un’Italia che chiama il lettore, proprio come una cartolina, affinché parta alla scoperta. Una poesia regolare e inaspettata, curata nel lessico e sempre spiazzante negli accostamenti, nelle figure retoriche e nel tono scanzonato.
Una bellissima raccolta di rime che regala piccole storie quotidiane vividissime e che potrà fare compagnia ai bambini interessati del mondo e delle avventure, dai 5 anni.