Arriva finalmente sugli scaffali italiani un altro progetto significativo che ha fatto compagnia a molti durante il periodo del lockdown a causa del Covid. Parlo del piccolo gioioso progetto di Miguel Tanco, che, a partire dalla primavera del 2020, ha condiviso sul suo profilo Instagram delle historietas, delle storielline, appunto, che si componevano di una, due, tre vignette senza parole, abitate da bambini alle prese con grandi avventure quotidiane.
In un formato orizzontale perfetto, queste storie essenziali hanno trovato un’organizzazione in un libro, Storielline, che ha aggiunto brevi titoli che offrono un una chiave di lettura alle strisce e una disposizione che fa dialogare, in modo inusuale, diverse storie sotto un medesimo sguardo.
Senza paura, La grande evasione, La fine delle vacanze, Animali fantastici, Regali inaspettati…
Le storie, infatti, si sviluppano e si concludono - con poche eccezioni - nell’arco di una pagina, ma nello stesso tempo sono accostate dall’autore-illustratore in modo che possano giocare tra di loro con specchiamenti, antitesi, crescendo… lungo la doppia pagina.
Queste vignette, senza parole, sono abitate da bambini che, nel tratto essenziale, negli occhi spesso chiusi, nel movimento costante ricordano molto i bambini di Sendak che saltellano tra i libri di Ruth Krauss e di Sesyle Joslin.
Come accade esattamente ai bambini di Sendak (citati anche esplicitamente!) anche questi si muovono tra reale e immaginato in modo molto armonico: abbiamo draghi al guinzaglio, montagne che si scavalcano con un salto e coccodrilli che cercano di ghermire i piedi del piccolo esploratore cittadino, ma anche tante scenette di quotidianità minima: la lettura sul water, sfilatini di pane che spariscono misteriosamente mentre si pedala, i castelli di sabbia, il dolce per cena…
Il fatto che ogni sequenza sia definita “storia” crea quella che è una tensione narrativa, capace di parlare con disinvoltura ai bambini che di fronte invece ad un quadretto singolo devono impegnare in modo complesso la loro capacità di decifrare l’immagine. La lettura è dunque scorrevole e a misura di bambino.
Gli sfondi, spesso bianchi o accennati per sommi capi - soprattutto quando si riferiscono alla realtà, mentre sono più dettagliati quando il mondo attraversato è quello della fantasia -, rendono queste piccole storie universali e “declinabili” da ciascun bambino nella propria quotidianità, singola e unica.
Il cuore di queste storie è l’azione: i bambini fanno, lavorano... anche se apparentemente molti sono assorti, seduti, fermi. Il lavorio dietro ogni istante e percepibile e invita al racconto.
C’è una gioia allegra, un amore per la vita, una felicità goduta nelle piccole cose che regala serenità oggi, come ne aveva regalata nelle piccole incursioni social durante il Covid.
Un piccolo libro-raccolta di tante piccole avventure che farà la gioia dei bambini piccoli (dai 3 anni).