«Anna Panna Pona Pai
Barcellona Roma Mai
Rapa Rosa Riso Re
A star fuori tocca proprio a TE!»
Le filastrocche, le canzoni, le conte, gli scioglilingua… sono un patrimonio culturale che racconta l’infanzia, accomuna popoli vicini e lontani nel gioco e rappresenta una parte della poesia folkloristica più particolare e amata.
Per Pulce edizioni arriva in Italia una raccolta a cura di Michael Rosen - di cui abbiamo parlato, ricordando il suo impegno poetico nel racconto della guerra delle discriminazioni - di filastrocche inglesi: Miele per te miele per me.
«Quando visito le scuole ascolto i bambini che giocano in cortile e intonano filastrocche vecchie inventate. […] Le filastrocche sono piccole situazioni narrative meravigliose e sorprendenti, piene di misteri e domande senza risposte. Ci aiutano a entrare in relazione con il mondo intorno a noi, con tutte le sue stranezze e ricchezze, sin da piccoli»
In questa bella introduzione l’autore spiega il lavoro fatto nel raccogliere e nell’appuntarsi le canzoni popolari, le canzoncine, le filastrocche che tanti bambini gli hanno ricordato nei suoi viaggi dentro alle scuole.
L’illustratore Chris Riddell, talentuoso illustratore britannico, rende queste grandissime pagine memorabili.
Su questo aspetto vorrei farvi soffermare: spesso le raccolte di filastrocche e di conte presentano un aspetto quasi dimesso, dove è il solo testo e la sua musicalità ad avere spazio; poche illustrazioni spesso astratte, perché è difficile illustrare testi che non hanno senso o che destano immagini davvero eccentriche.
Questa edizione, invece, sceglie un formato molto grande dove le immagini sono vastissime e l’illustratore si cimenta in immagini associate a testi il cui senso è sfuggente e, a volte, solo basato sulla sonorità, riuscendo comunque a divertire e provocare l’occhio dei più piccoli.
Cani, bambini, elefanti, orsi, maiali e poi dolcetti, fango, cartelli stradali, pesci sugli alberi, cappelli…
Difficilissimo a volte immaginare cosa ci sia dentro a semplici giochi di parole, eppure Riddell illustra salsicce sopra pentagrammi, ratti in tenzone bambini insopportabili, asini con il singhiozzo, conigli di nome cocomero… e, quando l’elemento descrittivo non può essere esaustivo, appaiono i bambini che giocano, inventano, immaginano…
Interessante anche il lavoro di composizione eccentrica e disordinata dei font (anche se alcune deformazioni sono particolarmente evidenti!).
Questa raccolta di filastrocche va letta ad alta voce insieme ai bambini, vanno battute le mani, vanno ritmate e cantate... ma nello stesso tempo il libro può essere lasciato anche in mano ai piccoli lettori perché si perdano nelle immagini e inventino la loro storia.
Il lavoro di traduzione dietro un testo come questo è immane: mantenere il ritmo e la musicalità di una lingua diversa e nello stesso tempo non far perdere il contenuto di senso molto spesso celato che queste piccole storie nascondono è davvero un’impresa, un’impresa ardua. Elisa Mazzoli ci riesce egregiamente, preservando ritmo e rime in modo che le filastrocche risultino figlie del canto e del gioco orale; solo in pochi dettagli il testo può sembrare zoppicante, ma d’altronde è possibile che la zoppia sia esatta trasposizione degli originali: non dimentichiamo infatti che con la voce si può giocare e stupire proprio con la dissonanza!
Le immagini e i contesti sono quotidiani: mangiare, giocare, spostarsi, bere…
«Un agile bassotto si disse: “Andrò in città.” Ma poi ci prese gusto e andò molto più in là»
«Dippiti, dippiti, dippiti, dado, dammi la pappa e poi me ne vado. Dippiti, dippiti, dippiti, tu mangio un po’ io e mangi un po’ tu»
Alcune filastrocche riecheggiano e ricordano quelle italiane, variate secondo alcuni accenti che possono essere figli di scelte di traduzione, ma che - in ogni caso - evidenziano come in realtà la circolazione di questi testi sia universale quanto le fiabe.
«Ambarabà, ciccì cucù il maiale vola su. Un signore lo riacciuffa il maiale dice: “uffa”»
Un libro per riscoprire il gioco della voce e delle mani.
Per bambini e adulti dall’anno!