Chi è Michael Ende?
Michael Ende, tedesco di nascita (mi raccomando non pronunciate il suo nome all’inglese!), ma italiano e poi giapponese di adozione, è il talentuoso padre de La storia Infinita e di Momo, due capolavori della letteratura dell’infanzia mondiale.
Nato poco prima dello scoppiare della seconda guerra mondiale e – immaginate! – catapultato nell’inferno delle ultime battaglie tedesche a soli 15 anni, trovò nell’arte e nella scrittura la sua cura: il modo di rielaborare quel coacervo di orrore che le guerre lasciano sulle spalle di chi le ha viste e le ha vissute.
La fantasia traboccante e l’originalità strampalata dei suoi personaggi, unite a narrazioni incalzanti e avventurose eppure sempre così quotidiane e calorosamente intime ne hanno sancito un successo unanime.
Travolte dalla celebrità, le sue opere principali, oscurarono gli altri romanzi dell’autore tedesco, scritti meno complessi e introspettivi, ma capaci di mostrare un lato spensierato, semplice e gioioso, ideale per le prime letture autonome di lettori esigenti e appassionati.
Da dove incominciare?
I testi più semplici dell’autore tedesco disponibili in Italia, godibilissimi tra il 2°-3° anno della primaria (a seconda dell’ingranare della lettura!) sono brevi racconti raccolti in un volumetto intitolato un po’ genericamente Fiabe e Favole. Sei storie originali al cui centro animali, principesse, angeli e modeste attrici bisbiglianti intrecciano vicende inaspettate, ma sempre ricche di senso. Dalla tradizione favolistica e fiabesca Michael Ende riprende i personaggi animali e magici e anche un nucleo educativo, che non risulta pedante, ma che comunque ha a cuore la trasmissione di un pensiero preciso. C’è la tartaruga che ribadisce come la lentezza sia affine alla virtù della fedeltà e della costanza. L’elefante conscio che la statura del proprio essere e la propria identità si costruiscono personalmente e non nel paragone e nella sfida dell’altro. I sogni si possono affidare a compagni di letto e la prepotenza svuota e immobilizza anche il più imponente dei rinoceronti. La generosità e l’ironia infine riescono a realizzare le più impensate delle imprese.
I 5 racconti, che in Germania sono veri e propri albi illustrati e che in Italia nelle prime edizioni sono comunque volumetti indipendenti, sono scritti scorrevolmente, ricchi di dialoghi, divertenti e inaspettati; le illustrazioni storiche di Adelchi Galloni arricchiscono e caratterizzano con piglio i testi. Il volume collettivo risulta quindi una bella antologia di racconti interessanti, con sensi compiuti su cui riflettere, ma nello stesso tempo assolutamente divertenti!
Passando invece alle letture condivise (dai 7anni) o indipendenti dagli 8-9 anni (dal 3° anno della primaria), non potete perdervi Le avventure di Jim Bottone e il seguito La terribile banda dei tredici pirati. Jim Bottone, nonostante come personaggio sia nato dopo Bastiano de La storia infinita, fu il primo libro di Michael Ende a vedere la luce, nel 1960. Le avventure di Jim Bottone sono un sorprendente viaggio alla scoperta delle mirabilia del mondo, una catena di eventi e avventure impreviste e meravigliose (nel senso proprio che hanno a che fare con il meraviglioso!) che coinvolgono e abbracciano il lettore in una dimensione fantastica, in un mondo magico e nello stesso tempo profondamente reale.
Al centro della storia Jim, Luca il ferroviere e, almeno inizialmente, il popolo di Speropoli: «Il paese in cui viveva Luca il Ferroviere si chiamava Speropoli ed era piccolissimo, straordinariamente piccolo in confronto ad altri paesi, come ad esempio l’Italia, l’Africa e la Cina. Era grande più o meno il doppio di casa nostra e consisteva in gran parte di una montagna con due cime, una alta e l’altra un po’ più bassa». A Speropoli oltre a Luca abitano Emma (la locomotiva) il re Alfonso Quarto alle Dodici, la signora Coosa e il signor Manico, fino a quando un bel giorno in un pacchetto arriva Jim: «“In verità” disse il Re mettendosi gli occhiali “è sorprendente, molto sorprendente!” … “In vita mia non ho mai visto una porcheria simile!” sbottò Luca “impaccare in una scatola un bambino così piccolo! Che cosa sarebbe successo se non avessimo aperto la scatola! Se riuscissi a pigliare quel tipo che ha fatto questo, lo riempirei di tante botte che non le dimenticherebbe per tutta la vita, come è vero che sono Luca il Ferroviere!”». E così Jim, bimbetto nero, entra a far parte della popolazione di Speropoli, ma è solo l’inizio. Allevato amorevolmente da tutti, ma legato da un doppio filo a Luca, Jim partirà con lui (e con Emma) alla scoperta del mondo al di fuori dell’isola di Speropoli. Emma si trasformerà in una macchina navigante e tutto incomincerà. Non c’è magia vera e propria (incantesimi, pozioni e malefici), eppure il mondo è pieno di meravigliose e impensabili realtà: in Cina Jim e Luca incontreranno draghi, alberi trasparenti, ponti di porcellana, bambini-pisello… L’avventura incalzerà i nostri eroi che combatteranno con Bonzi e draghi, affronteranno apparizioni ingannevoli, fate, giganti apparenti fino ad arrivare al centro della terra dei Vulcani, dove in una scuola molto particolare anche Emma mostrerà il suo eroismo! Tra pirati, bambini rapiti (eschimesi, pellerossa, cinesini), draghi incatenati, principesse chiuse in gabbie… tutto si risolverà per il meglio, con una piccola nuova locomotiva e un fidanzamento.
E ne La terribile banda dei tredici pirati? Ritroverete Jim, Luca, Emma, Li Si, tutti gli abitanti di Speropoli e vi appresterete ad un nuovo viaggio alla ricerca delle origini di Jim, tra sirene, magneti giganti e naturalmente pirati!
La narrazione dell’autore tedesco è ricca di dettagli, di parole, di descrizioni, di particolari… e questo trasmette quella sensazione di coinvolgimento fisico e sensoriale che i testi di Michael Ende hanno la magia di saper creare. Non si riesce facilmente ad interrompere la lettura e si lascia a malincuore Jim su Emma nel mezzo di un’avventura per spegnere la luce e dormire. I personaggi e le immagini narrative non sono mai stereotipate, gli snodi della trama mai pienamente prevedibili: si rimane in balia della scrittura, certi che qualcosa di incredibile succederà, appena voltata la pagina.
Bellissime e coinvolgenti le illustrazioni in bianco e nero di Franz Josef Tripp, che donano scorci indimenticabili alle parole dell’autore tedesco.
La tensione e la paura sono incanalate in una adrenalinica sensazione di attesa e comunque calmamente accolte dalle figure di Luca e di Emma che guidano come compagni di ventura il piccolo protagonista.
Un mondo da scoprire che noi abbiamo varcato con Saverio l’anno scorso, alla fine della seconda elementare, ma che il papà di Saverio ricordava come la storia più bella della sua infanzia!
Fiabe e favole
Michael Ende – Adelchi Galloni
208 pagine
Anno: 2010
Prezzo: 9,00 €
ISBN: 978880460146
Le avventure di Jim Bottone
Michael Ende – Franz Josef Tripp – Isa Costanzi (traduttrice)
221 pagine
Anno: 2007
Prezzo: 12,00 €
ISBN: 9788884518026
Io ho le edizioni storiche degli Istrici Salani, ma nel 2015, Mondadori ha fatto uscire un’edizione con illustrazioni a colori ed una nuova traduzione, ma solo del primo volume.
La terribile banda dei ‘Tredici’ pirati
Michael Ende – Franz Josef Tripp – Pia Chiodi (traduttrice)
282 pagine
Anno: 2008
Prezzo: 12,00 €
ISBN: 9788884519375