Vi siete persi qualche Mercoledì al cubo? Allora andate a leggere qui.

Siamo stati al mare questi giorni, per ricaricare un po’ le pile, i polmoni e la riserva di vitamina D, ma anche per accompagnare Saverio al mare, dove rimarrà a godersi i nonni. Ci ha accompagnato Amica Terra, una raccolta di poesie (che io ho nella prima edizione, ma che fortunatamente è stato recentemente ristampato!) che volevo con me.

La luce è stata abbagliante tra i marmi della Toscana, la sabbia ardente, l’acqua gelida; ho lasciato il cellulare a casa e ho riscoperto che c’è un mondo “vero” da godersi lontano da tutti i social e le mail, un mondo che non è necessario fotografare, commentare, sottotitolare… un mondo silenzioso, ma anche rumoroso, un mondo fatto aria e vento, ma anche di chiacchiere e sudore, un mondo dove i bambini crescono e vogliono giocare da soli a calcetto e i mariti camminano con te per mano.

Ho goduto di più questi momenti mentre rieccheggiavano in me le solide rime di Sabrina Giarratana:

«Sassi ridenti, sassi un po’ tristi

Dove ci siamo già visti?

Tu, per esempio, faccia stupita

Che ora mi guardi le dita

Forse una volta ti ho preso già in mano

E poi ti ho lanciato lontano?

E tu, con quegli occhi vicini e rotondi

Quanti ne hai visti di mondi?

E tu, nonna pietra, ma quanti anni hai?

Sei liscia, sei bella, lo sai?

Sassi bambini, ditemi un poco:

Vi va di fare un bel gioco?».

L’autrice attraversa lo spazio del mondo regalandoci alcune istantanee di ciò da cui il mondo naturale è costituito: la terra, la pioggia, gli uccelli, il tuono, il sole, la nebbia, le montagne, l’aria, il vento, i sassi, la grandine, la neve, le stelle, le nuvole, le onde… a cui si aggiungono come corollari gli uomini, le favole, le case e i silenzi.

Le composizioni sono titolate “filastrocche”, forse per le rime insistite e il ritmo cadenzato, io comunque trovo i titoli piuttosto calzanti perché richiamano quel mondo arcaico dove le parole erano pesanti e significavano qualcosa di preciso, quel mondo autentico dove il vento, la pioggia, il sole scandivano i giorni.

Un libro di poesia non lo leggi tutto di un fiato, con Saverio lo leggiamo “a puntate” scegliamo un argomento, eppure le parole scavano in maggior profondità tanto che non è strano che ci tornino in mente versi mentre raccogliamo i sassi sulla spiaggia o mentre ascoltiamo il vento ad occhi chiusi: «Vento stregato, vento fatato / Bocca che soffi con tutto il tuo fiato…», «Mare di onde, mare di mare / Se tu mi culli sto qui ad abitare». Non è tanto la forza delle singole parole o delle immagini create dall’autrice a imprimersi nei lettori, quando l’ancoraggio ad una vita pulsante, a volte data per scontata: le parole sono semplici, si imprimono nella memoria come cantilene, ma servono a parlare al vento, al mare, alla terra … concretizzando un dialogo che si stentava ad incominciare, per cui non si trovavano le parole.

La scelta dell’illustratrice non poteva essere migliore: le immagini ieratiche, iconiche e serene di Arianna Papini (io vedo quelle del 2008!), comunicano perfettamente l’imponenza delle forza naturali, condensandola in colori uniformi o sguardi fissi. La violenza del tuono, l’irriverenza della pioggia, la lattiginosità della nebbia… vengono imbrigliate in tavole vibranti e immote, pur rimanendo imponenti e vigorose. Il formato orizzontale, mutato in un formato allungato verticale rende questo libro un libro di consultazione.

Mi dicono spesso che Saverio deve imparare a contenersi, in questi giorni pensavo che l’importante non è contenere, ma ascoltare e accompagnare:

«Conta il silenzio così com’è / Per ascoltare anche te».

P.S. Qui potete leggere un’intervista all’autrice in occasione della ristampa

La versione di Apedario questo mese non c'è, per giusta impossibilità a scrivere.

Questa la versione delle Briciole di Pollicino.

 

Amica Terra
Sabrina Giarratana - Arianna Papini

48 pagine
Anno: 2015 (ristampa)

Prezzo: 18,90 €
ISBN: 9788882222734

Fatatrac editore
Anobii

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Commenti
3 Giugno 2015
Maria

Dobbiamo vedere la versione 2015! 😀 grazie!

3 Giugno 2015
lacasadifra

Anche io ho la versione 2008. Mi fa piacere che hai raccontato questo libro, per me è un compagno prezioso quando sono fuori con le classi. La poesia dei sassi è la mia preferita! Devo ancora leggerlo con Edo, lo farò presto.

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