Il Natale è per eccellenza il tempo dell’attesa. La preparazione dei regali, gli addobbi in casa, le luci, l’albero, i propositi di sfornare biscotti come in una pasticceria, l’impegno nella produzione di lavoretti e bigliettini, la scelta dei menù per il pranzo, l’oculata ricerca del vestito giusto… Ogni grande avvenimento è preceduto da una febbrile attesa.

Ed è proprio questo clima fervente e laborioso che ho ritrovato nelle storie di Mauri Kunnas dedicate al Natale, storie che non avevo mai intercettato perché Babbo Natale non appartiene alla mia storia e che pure mi hanno affascinato.

Mauri Kunnas, autore e illustratore finlandese, è una autorità per quando riguarda le storie di Babbo Natale che vengono ininterrottamente ripubblicate dal 1981, in molte parti del mondo. La sua origine nordeuropea ha certamente contribuito a rendere magiche le atmosfere pennellate tra le sue pagine, ma a questo si aggiunge certamente una capacità narrativa intima e piacevole che fa delle sue storie delle piccole stanze calde e profumate.

In questi giorni esce, per Il gioco di leggere, Storie di Natale un volume collettivo che raccoglie le sue 3 avventure più celebri: Nel mondo di Babbo Natale, Dodici regali per Babbo Natale e Babbo Natale e il tamburo magico.

Le storie, diverse tra di loro per molti aspetti, mantengono un filo conduttore che è appunto il clima gioioso, caldo e allegro di chi sta preparando una festa.

I personaggi, sebbene, con lievi sfumature e cambi d’abito, tornano in tutte le avventure con i loro modi rassicuranti e gentili: Babbo Natale, sua moglie e tutta la truppa di gnomi che abitano il paese di Babbo Natale a Korvatunturi.

La prima avventura è la narrazione semplice dei mesi che precedono la vigilia di Natale nel paese di Babbo Natale. Il lavorio incessante degli gnomi addetti alle diverse mansioni, la registrazione delle lettere, le mangiate ristoratrici, la produzione artigianale dei giocattoli, i rammendi dei vestiti da cerimonia, la ricognizione dei “bambini buoni”, le prove dell’orchestra natalizia… La narrazione è un vero e proprio tour, tra grandi tavolate e cucine sempre accese, tra camerate e stalle, tra scuole rumorose (eh sì i piccoli gnomi vanno a scuola) e praterie rosseggianti di licheni… falegnameria, tipografia, locali per saldare e incollare, piccoli laboratori di sartoria e infiniti magazzini pieni di giocattoli nuovi fiammanti, grandi sale per l’impacchettamento e un aeroporto gestito perfettamente, pronto per attivarsi la notte del 24 dicembre.

La prima storia - come anche racconta l’autore - ha i toni caldi e cupi della sera della tradizione finlandese, su cui il rosso spicca brillante. Le illustrazioni tondeggianti nascono in un’epoca e con un gusto diverso dalla modernità, ma proprio questo stile retrò dona a queste storie un sapore antico delle narrazioni orali e delle magie di un tempo che fu.

Tutto ciò che immaginate appartenga alla tradizione natalizia viene raccontato e illustrato: non vi basta?

Nella seconda avventura il carattere felice e gioviale degli abitanti del paese di Babbo Natale ha l’occasione di emergere. Questa storia infatti, pur riprendendo esattamente tutti i luoghi e i momenti salienti della preparazione del Natale ci racconta la storia del piccolo gnomo Lillo che decide di fare a Babbo Natale 12 regali grandiosi, uno per giorno, fino a Natale. Il candore pasticcione del piccolo gnomo che crea più guai e confusione che veri e propri presenti, viene accolto da un Babbo Natale dai tratti paterni, che è sempre felice, accogliente ed entusiasta delle trovate originali del piccolo gnomo. 

Il primo giorno Lillo pensa di regalargli delle belle pulizie dell’osservatorio:

«Sfortunatamente però, con tutte le sue attrezzature, Lillo non riuscì neppure a entrare dalla porta. “E adesso come farò a far felice Babbo Natale?” sospirò. “Lascia stare le pulizie,” sorrise Babbo Natale. “Perché invece non esci a giocare? Mi faresti molto più felice.” Anche secondo Lillo quella era un’idea molto più divertente.»

Tra berretti fatti di lana e gatti impigliati nella lana, scivoloni epici sul ghiaccio, pupazzi di neve sciolti… Ogni progetto di Lillo ci guida in un momento e in uno spazio del paese di Babbo Natale: le ambientazioni più chiare e svedesi si arricchiscono di ninnoli e tessuti decorati, il cibo mantiene il suo ruolo confortante e riscaldante, ma tutti i  personaggi emergono per l’allegria, la gentilezza e l’entusiasmo che mettono in tutto ciò che fanno.

Un incontro con i personaggi del Natale davvero caloroso.

«Mentre gli gnomi cantavano e ballavano, Lillo si raggomitolò tra le braccia di Babbo Natale e chiuse gli occhi. “Stringere tra le mie braccia un piccolo gnomo stanco è il più bel regalo di Natale che io possa avere”, Babbo Natale sussurrò a sua moglie. IN quel momento Lillo si ricordò! “Facciamo che questo sia il dodicesimo regalo”, pensò felice»

La terza e ultima storia invece è più avventurosa e ci accompagna all’interno di un mistero: una lettera di un bambino piccino, Birbo, deve essere interpretata. Cosa ha chiesto per Natale? E come mai nel paese di Babbo Natale imperversano dispetti e imprevisti?! Saranno due piccoli gnomi a svelare il mistero!

Piccole porte in legno, fumanti tisane di mirtilli caldi, biscotti speziati, giocattoli dappertutto, carte colorate, nastri, letterine, alberi e candele, lanterne e lumicini, cieli stellati, tazze di porcellana decorata, ghirlande di rami, caramelle candite, orologi a pendolo a colonna, neve, calde coperte pesanti, calze di lana morbide…

Un comfort-book perfetto per le notti che precedono il Natale!

P.S. la lettura è semplice e lineare ma lunga: si può proporre dai 4 anni, magari pensando ad una lettura a puntate.

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Storie di Natale Mauri Kunnas - Camilla Storskog (traduttrice) 143 pagine Anno 2021 Prezzo 29,90€ ISBN 9788861030640 Editore Il gioco di leggere
Commenti
10 Novembre 2021
Maria

Grazie!

9 Novembre 2021
Rosella Prati

Leggerlo è stato un piacere, grazie RosellaP

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