Ho incrociato il vermicello rosa Toto qualche anno fa in uno degli stand canadesi di Bologna (il Canada custodisce sempre tesori!): che simpatico mi dissi, speriamo che arrivi in Italia.
E il piccolo Toto (Toto vuole la mela), dopo molte perizie arriva in Italia grazie a Fatatrac, in compagnia di un altro libro dell’autore Gigi.
I due libri colpiscono immediatamente per lo stile geometrico e gioioso delle immagini: molto bella la resa della tratto illustrato in Toto, più piatta purtroppo in Gigi.
La trama poi colpisce per originalità e anche gli accorgimenti narrativi si rivolgono pertinentemente ai lettori più piccoli, ma…
Toto vuole la mela racconta di Toto, appunto, vermicello rosa dagli occhioni sgranati che desidera ardentemente una rossa e invitante mela. Il testo, pensato per rivolgersi ai più piccini, si struttura secondo moduli ricorrenti descritti da brevi frasi lapidarie: «La mela è in alto. Toto è in basso. Passa un uccello. A Toto viene un’idea. Toto di dà da fare. Trallallarte…». L’asciuttezza del testo è addolcita da disegni allegri e dall’espressività di Toto che riesce, anche solo attraverso i suoi sguardi, a comunicare tutto il non detto che anche i più piccoli potranno dedurre ed esplicitare.
Il campo illustrativo è tendenzialmente fisso e, intervallato da bruschi cambi di prospettiva che ci immergono nel vicinissimo, torna alla sua fissità proprio per sottolineare attraverso le diverse prospettive, tutto il viaggio assurdo di Toto.
Il vermicello infatti se prima è in basso, poi si trova qui e poi in alto… e ogni cambio di posizione scatena in Toto i progetti più disparati (Trallallarte) nel tentativo di raggiungere l’agognata meta. Il climax ascendente è ben orchestrato, anche grazie alla ripetitività del testo, e le svolte narrative sono curiose e sorprendenti. Raggiungerà infine la sua mela, Toto? Effettivamente ci riuscirà, anche attraverso un colpo di scena, ma… - a mio parere bisogna mettere un ma - la soluzione finale rimane un po’ debole: la bambina mangia la mela e Toto.
«La mela è dentro. Anche Toto».
Medesimo entusiasmo, indebolito in parte, ho ritrovato in Gigi.
Lo schema è identico: un iniziale campo fisso che comprende in un colpo d’occhio i protagonisti (un corvo, il suo uovo e la volpe), avvicinamenti repentini e testo ripetitivo.
«Oh, un albero! Ma che cosa è caduto dall’albero? Un uovo! E chi esce dall’uovo? Gigi! E che cosa urla Gigi? “Mamma!” E che cosa urla la mamma di Gigi?».
L’incatenarsi serrato di domande e risposte ne fa un ottimo libro da lettura animata e la vicenda ha di che farci sorridere. Il piccolo Gigi appena nato infatti schiude l’uovo a pochi passi da una volpe. Gigi completamente ignaro del pericolo di dedica a zampettare e becchettare sarà la mamma a doversi ingegnare per distogliere la volpe («trallallatte»).
Qui la trama è più solida, sebbene l’apparizione del formaggio che la mamma corvo offrirà alla volpe (con un chiaro, per gli adulti, riferimento ad Esopo) rimanga un po’ zoppicante. Ciò che, a mio avviso, è la struttura illustrativa: se infatti la tavola iniziale mostra i personaggi e la loro collocazione nello spazio, il continuo cambio di posizione del punto di vista rende molto complesso capire i movimenti dei protagonisti. I bambini piccoli rischiano infatti di non riuscire a muoversi nello spazio narrativo e in parte proprio di non riuscire a decodificare l’immagine (il vicinissimo che mostra il vermicello agguantato da Gigi in primo piano è un salto notevole dalla pagina precedente!).
Insomma un illustratore originale con un tratto piacevole e sorridente, nuclei narrativi interessanti, solo qualche limatura da aggiungere!
E voi li avete letti?
Toto vuole la mela
Mathieu Lavoie - Elena Baboni (traduttrice)
64 pagine
Anno: 2018
Prezzo: 14,90 €
ISBN: 9788882224967
Gigi
Mathieu Lavoie - Elena Baboni (traduttrice)
56 pagine
Anno: 2018
Prezzo: 14,90 €
ISBN: 9788882224950