Ci sono libri che spuntano per caso nel mare delle nuove uscite, piccole preziose riscoperte che fanno capolino dopo decenni di celebrità nel resto del mondo. È il caso di Nate, il Grande Nate, che dopo 50 anni a risolvere casi in giro per il mondo, arriva anche in Italia.
Nate è una bambino adorabile, con un carattere tenace e deciso, un grande amante di pancake e un acuto osservatore che risolve casi tra i più complicati, ma che non dimentica mai di mettersi le scarpe da pioggia e di scrivere un biglietto alla mamma, avvisandola del perché è uscito.
Nate è un bambino adorabile, ma è soprattutto un detective, dalle rare competenze, specializzato in casi irrisolvibili.
A chi vi rivolgete quando non trovate la lista della spesa? E se perdete un disegno- capolavoro a cui avete dedicato l’intero pomeriggio di lavoro? Perché sono tutti bravi a risolvere casi di rapimenti, furti di gioielli e rapine in banca, quando però - nella più quieta quotidianità - sparisce la lista della spesa che avete minuziosamente compilato, che cosa fate oltre ad impazzire e a maledire mentalmente la vostra distrazione?
In questo caso dovreste avere la fortuna di conoscere Nate che sbocconcellando un pancake (rigorosamente prima di accettare l’incarico, ma forse anche dopo!), facendo poche e dirette domande, riesce insieme al suo cane Fango a risolvere i casi più complessi.
Nate è consapevole del suo fiuto e della sua bravura e non sottovaluta minimamente le sue capacità, anzi prende le questioni molto seriamente e quando è al lavoro indossa il suo impermeabile e il suo cappello da Sherlock Holmes.
Queste piccole godibilissime avventure si svolgono nel quartiere di Nate, tra una comunità di bambini curiosa e affascinante: bambini semplicemente bambini alle prese con i guai, le responsabilità e le attività di tutti i giorni. L’assoluta semplicità e la verosimiglianza delle vicende narrate rendono queste storie intriganti, interessanti e nello stesso tempo semplici e leggibili dai primi lettori autonomi (dai 7 anni, direi). Nessuna noia (le trame sono diverse e imprevedibili), ma la sicurezza di ritrovare lo stesso simpatico protagonista.
Nate svolge per davvero le sue indagini e la soluzione dei casi è guidata dallo svolgersi dei fatti e dalle osservazioni che anche il piccolo lettore potrà condividere, seguendo Nate, pagina dopo pagina, e scorgendole tra le immagini. Non mancano gli imprevisti, che sono spesso occasioni preziose per deduzioni vincenti.
Nel primo caso Nate deve aiutare Annie a ritrovare il ritratto che aveva fatto al suo cane: Nate inizierà le sue indagini, osservando la camera di Annie e poi scavando in giardino, finiranno da Rosamond un’altra loro amica del quartiere, per poi ritornare da Annie e dal suo fratellino Harry e poi… caso risolto!
Nella seconda avventura, invece, Nate andrà in soccorso del suo amico Claude un suo amico specializzato nel perdere le cose, anche la strada per tornare a casa!
La scrittura è asciutta, neanche paratattica proprio monoproposizionale, ma non additate la stringatezza alla superficialità: le frasi spezzate e telegrafiche, le ripetizioni enfatiche e la focalizzazione interna servono a rendere vividi la voce e il carattere di Nate, investigatore dalle poche parole, ma taglienti e ironiche. Una cifra stilistica.
«Avevo appena fatto colazione, un’ottima colazione. Pancake, succo, pancake, latte e ancora pancake. Mi piacciono i pancake. All’improvviso ha squillato il telefono. Speravo fosse qualcuno che mi chiedeva di mettermi alla ricerca di diamanti perduti, perle o un milione di dollari. Era Annie. Annie abita in fondo alla strada. Sapevo che non aveva diamanti, perle o un milione di dollari da perdere»
Marjorie Weinman Sharmat scrisse più di 20 storie di Nate, speriamo che le altre ci raggiungano presto!