La grande scoperta che farete sfogliando e leggendo Tra mare e terra di Marieke ten Berge ed Eva Moraal è che i polder dei Paesi Bassi non sono poi così lontani e così diversi da molte zone dell’Italia. 

Lo stile inconfondibile e stupendo delle linoleografie di Marieke ten Berge aveva già ammaliato il pubblico di lettori con il suo viaggio nelle terre del Nord, raccontato dalla studiosa Jesse Goossens. Ora una nuova serie di ritratti (35) si unisce, questa volta, alle parole di Eva Moraal per raccontarci della fauna che popola le zone umide dei Paesi Bassi, luogo di origine delle due artiste.

L’impostazione del libro e del testo rimangono immutate, rispetto a Nord: grandi quadri affascinanti delle diverse creature, colte in pose dinamiche che a volte sfuggono ai confini della cornice e un testo brioso, in prima persona, che dà voce ai protagonisti che vi si associano.

Si perde a mio avviso (vantaggiosamente) l’esplicita spinta ambientalista che aveva fatto nascere il primo volume, lasciando emergere un genuino incanto rivolto agli abitanti di un habitat vicino alle esperienze dei cittadini, perché costituito da quella fascia che unisce città e spazi incontaminati e che, in realtà, non differisce molto da molti ecosistemi che si trovano anche in Italia.

Se Nord, il primo volume, ci aveva fatto incontrare animali che difficilmente avremmo potuto conoscere di persona (narvali, alche, balene…), questo secondo volume invece ci porta alla scoperta di animali più vicini e familiari dei quali potremmo illuderci di sapere ogni cosa: conigli, storni, arvicole, volpi, tassi, aironi cinerini, rondini… a cui, però, si alternano protagonisti che, tutto sommato, sono comuni ma hanno una vita molto schiva come il Frullino, il Martin pescatore, la Pavoncella o l’Avocetta.

La grande sorpresa, naturalmente, è che questi abitanti pur così vicini a noi, sono pieni di mistero e hanno vite complesse assai più interessanti di quanto ci si possa immaginare.

Il cambio di autrice non determina una svolta così significativa nella costruzione dei testi che mantengono il tono lo spiritoso e informale che si rivolge direttamente ai lettori. I racconti del comportamento e delle curiosità più prettamente naturalistiche si intrecciano a semplici nozioni storiche o culturali:

«il poeta romano Virgilio scriveva già ai suoi tempi di come facciamo il nido nei vostri edifici. E gli antichi egizi ci mummificavano. Credevano che fossimo delle divinità… Ma per piacere!»

«Mi adatto facilmente. Nel 1890, un tale Eugene Schieffelin liberò centinaia di storni a Central Park, New York. Voleva introdurre negli Stati Uniti tutti gli uccelli presenti nelle opere di William Shakespeare. E con gli storni c’è riuscito… Adesso ce ne sono un paio di centinaia di milioni. […] Nel 1949 i miei antenati fecero suonare il celebre orologio del Big Ben con quattro minuti di ritardo. Uno stormo era atterrato sulla lancetta dei minuti»

Le immagini rimangono la cifra della qualità che differenzia questo albo da tanti altri che, a livello illustrativo, risultano molto più banali.

Una intrigante galleria di ritratti di animali, uccelli e insetti, da ritrovare dietro casa.

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Tra mare e terra Marieke ten Berge- Eva Moraal - Olga Amagliani (traduzione) 88 pagine Anno 2024 Prezzo 25,00€ ISBN 9791255511045 Editore Clichy
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