«Grande festa di carnevale per tutti gli animali»!
Adesso sto sorridendo, perché - lo so - vi starete dicendo «Mmmm Maria, siamo in maggio! Maggio, non febbraio!».
Aggiungiamo che il libro di oggi è un cartonato di piccole dimensioni e angoli smussati e vi ricordo che il mio pargolo ha 5 anni, eppure non posso non parlarvi di questo libro, perché è l’attuale bestseller della settimana.
Dove sta il tassello che fa quadrare tutto? È un nome: Marianne Dubuc.
Se leggete con noi, lo saprete già: non fatevi trarre in inganno dal formato dei libri dei Marianne Dubuc, perché i grandi se la spasseranno quanto, se non più, dei piccini.
Il carnevale degli animali è una festa e un divertimento disarmante dalla prima all’ultima pagina. Come nel caso Davanti alla mia casa c’è… Marianne crea un casus da cui scaturisce una serie incatenata, esilarante e inaspettata di eventi che, se nel primo volume si ricongiungeva in un ideale percorso circolare, qui si aggrega a formare progressivamente un quadro completo.
«Grande festa di carnevale per tutti gli animali! Maschera obbligatoria».È un leone (antenato del famosissimo Leone e l’uccellino) che perplesso si domanda: da che cosa potrò mai mascherarmi? La carica è innescata. Boom!
Mi maschererò da «elefante!» e l'elefante? «L’elefante si maschera da…pappagallo!» e il pappagallo? «Il pappagallo si maschera da…».
Voi non potete immaginare (e neanch’io ci credevo all’inizio) quanta perseveranza, immaginazione e fantasia (anche iconografica) l’illustratrice canadese riesca a dipanare in 60 pagine, dico 60 pagine!
Il testo è, come ormai ci ha abituato l’autrice e illustratrice canadese, essenziale e ripetitivo: l’animale o il personaggio (abbiamo anche cappuccetto rosso, un papavero, un mostro, i tre porcellini…) si traveste da… è la formula, che si ripete pagina dopo pagina, anche se è resa meno monotona dai commenti estemporanei dei protagonisti, e da un paio di colpi di scena (e in un caso le mie amiche gallinevolanti forse avranno da ridire…).
Le pagine sono rese parte fondante della serie dei colpi di scena: è l’atto del girare che crea l’attesa, per quale nessuna previsione può valere: da che cosa si sarà mascherato?
È l’assoluta casualità eccentrica delle maschere che rende il gioco spassoso e in continua tensione: il topo si traveste da fenicottero, la tartaruga da cappuccetto rosso, il mostro a tre teste da scimmia… Le soluzioni iconografiche sono divertenti e ingegnose allo stesso modo, perché Marianne Dubuc non si accontenta di camuffare il personaggio, ma pensa e crea per lui un travestimento come farebbe una mamma. In certi casi basta una bella mascherina in faccia, di quelle con l’elastichetto dietro la nuca, in certi casi ci vuole un po’ di trucco in faccia, in altri casi bisogna tirare fuori dalla soffitta quegli stivali della zia Pinuccia, in altri casi il papà deve costruire delle strutture più complesse entro cui inserirsi… L’innocenza con cui il coccodrillo si sente dromedario, perché ha uno zainetto a forma di noce di cocco sulla schiena o la stella marina si sente pantera perché si è tinta di nero, è la stessa che mi disarma quando il mio ninja 5enne si sente tale con la bandana sugli occhi o quando si bea di essere l’attaccante più forte del mondo perché ha la cresta come Morata…
La riconoscibilità degli animali travestiti accentua il divertimento e scatena risate: «il grazioso papavero!» con le mosche che svolazzano intorno su tutti. Saverio, che ha ormai 5 anni e mezzo, lo sfoglia divertendosi costantemente, godendo del riso offertogli, dappertutto (vedete colazione - potete inorridire della patacche sul tovagliolo - e corridoio della piscina!).
Il testo è davvero lungo e non lo proporrei a bambini sotto i 3 anni, ma è come un tunnel dal quale difficilmente si esce prima dell’uscita, la festa finale in questo caso: «Che la festa cominci!».
Un testo che si presta con successo alla lettura ad alta voce: i bambini in piscina, pendevano dalle mie labbra e dalle mie mani («dai gira! gira! gira!»). Un testo che potrà essere utile sotto carnevale: in fondo per travestirsi da struzzo, sembra bastare davvero poco, ci avevate pensato?
Il carnevale degli animali
Marianne Dubuc
60 pagine
Anno: 2011
Prezzo: 12,50 €
ISBN: 9788865320129
La Margherita editore
Anobii
[…] Il carnevale degli animali, La Margherita editore, 2011 […]