79 baci+1 di Maria José de Telleria, una delle novità in uscita per Kite, mi ha colpito perché è sgraziato, impulsivo, ma nello stesso tempo leggiadro, irruente e spontaneo come l’amore. I risguardi danno il passo della vicenda amorosa che andremo ad ascoltare: una mappa immaginaria elenca luoghi di disastri amorosi tra i più celebri. C’è il «cantiere del Titanic», il «parco m’ama non mama», la «linea marittima dell’amore naufragato», «lo stagno delle anatre con il cuore infranto»… una tragedia amorosa? No, tutt’altro. Un’ironica e travolgente storia d’amore.

La narrazione è focalizzata e in prima persona e nel suo incipit in medias res ci catapulta a casa di ragazza dai capelli scompigliati: «Il tuo regalo è arrivato lunedì, c’era una brezza leggera. Ero senza parole: ottanta baci in una scatola. Ho tirato un profondo respiro, che amore incontenibile! Eppure…». La protagonista capisce immediatamente che nel regalo c’è qualcosa che non va, i lettori non capiscono e smarriti seguono la protagonista che arrabbiata come per un affronto personale compie a ritroso il cammino del pacchetto: i vicini, la posta, la Compagnia di spedizioni…

Attoniti e confusi come gli interlocutori che la protagonista incontra, i lettori non riescono a capacitarsi: cosa sarà successo? Cosa non andava? Cosa non tornava nel regalo? La furia della scompigliata protagonista non viene mai spiegata, ma la ragazza inesorabile e decisa ripercorre tappa dopo tappa tutto il cammino dei suoi 80 baci fino a giungere al mittente: «Se non le sta bene si rivolga al mittente: Casa degli Otto Olmi porta verde».

«Alla fine ti ho trovato». Le parole rotolano una sull’altra accavallandosi, attorcigliandosi «È successa una cosa terribile! Il tuo regalo era bellissimo, una scatola con otttanta baci, sono rimasta senza parole quando l’ho aperta, ma… non so come dirtelo, dentro ce n’erano solo 79. Li ho contati e ricontati, ho chiesto dappertutto…».

Mi ha colpito questa furia sgraziata, questo perdere la testa in preda all’irrazionalità, al furore che si placa (e che placa ogni insicurezza) solo tra le braccia di un innamorato silenzioso che non pronuncia nemmeno una parola, ma che accoglie con occhi grati increduli e poi appassionatamente chiusi quell'amata ragazzina turbolenta.

I disegni dal tratto infantile dell’illustratrice argentina alternano figurine appena sbozzate e contornate a volumi colorati privi di contorno che si accostano secondo leggi prospettiche completamente stravolte: grandi e piccoli, vicini e lontani si dispongono piattamente sulla tavola dando l’impressione di una dimensione irreale. L’ingenuità spontanea del disegno però fugge il rischio della forzatura, entriamo in un mondo bambino dove spesso lo sguardo ingigantisce ciò che sentiamo affine e non quello che abbiamo vicino, con punte di vera poesia visiva (il volo degli uccelli, che pace!). La piccola protagonista percorre in lungo e in largo la mappa dei riguardi, sembra evitare o forse affrontare con coraggio i rischi (e i luoghi) della delusione e della tragedia amorosa, spinta dall’unico interesse rappresentato dal mittente di quegli 80 baci.

Ho trovato questo libro un inno alla genuinità dell’amore, di quell’amore che si infuria e si commuove, che prende e parte e che lascia i pensieri agli animi compassati e si prende l’ottantesimo bacio.

Per tutti gli adulti che vogliano ricordare e riappropriarsi della spontaneità di amare!

P.S. unica nota: secondo me il titolo svela troppo, avrei preferito un più allusivo La scatola dei baci che poi è la traduzione letterale del titolo originale.

79 baci +1
Maria José de Telleria - Valentina Mai e Giulia Belloni (traduttrici)

32 pagine
Anno: 2017

Prezzo: 16,00 €
ISBN: 9788867450831

Kite editore

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Commenti
13 Novembre 2017
Maria

tu sai che sono completamente d’accordo con te!

13 Novembre 2017
giulia belloni peressutti

a volte proprio in una apparente imperfezione si cela invece la chiave di volta della nostra vita 🙂

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