Margaret Wise Brown - Nicola Slater, C’è modo e modo, Mondadori
C’è modo e modo potrebbe sembrare alla prima lettura un classico libro sulle buone maniere: “non devi fare così, ma così!”
Invece, se ci fate attenzione, Margaret Wise Brown non cede a questa contrapposizione semplicistica ed edificante (anche se il sottotitolo moderno ce lo suggerisce esplicitamente “Dai piccoli gesti si imparano le buone maniere”). Il testo infatti non marca con un giudizio, se non in pochissime eccezioni, la bontà di un comportamento, il libro ci racconta però dei tanti modi possibili per stare in una stessa situazione:
«C’è un modo di tenere la bocca chiusa quando mastichi e un modo di masticare con la bocca aperta»
«C’è un modo di condividere i giocattoli e un modo di tenerli tutti per te»
«C’è un modo gentile di avvicinarsi a un cagnolino e un modo prepotente di avvicinarsi a un cagnolino»
Io non leggo in queste parole giudizi vincolati, leggo invece i tanti modi che la vita, l’umore, l’età, la circostanza ci dà per vivere le stesse situazioni ed è per questo che lo trovo molto divertente e pertinente alla realtà che vivono i bambini piccoli.
Il finale incentrato sull’identità del bambino, che ancora una volta potrebbe apparire un invito a scegliere una parte sull’altra, è invece, a mio parere, un prendere atto che si è tante cose e unicamente diversi (sarebbe interessante leggere il testo originale!)
«C’è un solo modo di essere te stesso»
Dai 3 anni.