Interlinea porta riporta in Italia un testo esilarante, avventuroso, perfetto nella sua semplicità, un testo di Margaret May che mancava dagli scaffali da tanti anni: Rapimento in biblioteca.
Come racconta nella postfazioni Anna Lavatelli questa è una storia «forte, che fa ridere», e, in effetti, è proprio così.
Per chi conosce la scrittrice neozelandese non sarà certo una scoperta il clima narrativo realistico, innervato da leggeri fili fiabeschi inaspettati, che rendono la storia incalzante e buffa. Questa avventura parte con il rapimento, da parte di un gruppo di barbuti e baffuti malviventi, di una bellissima, bionda e gentile bibliotecaria.
Ma perché mai una bibliotecaria?
«“Il Consiglio Comunale pagherà caro per riaverti indietro. Dopotutto chiunque sa che la biblioteca non funziona senza di te”»
È già contenuta in questa dichiarazione schietta una grande verità: la chiusura di una biblioteca può essere davvero un così duro colpo per la popolazione?!
Gli esiti che si snoderanno da questo evento sono esilaranti. I rapitori, innanzitutto si prendono la varicella e la gentile bibliotecaria la signorina Laburnum si trova costretta ad assisterli, grazie anche ad una cura a base di grandi storie illustrate da Peter coniglio ad Alice nel paese delle meraviglie fino Robin Hood. Rimboccati nelle loro lenzuola, i rapitori riposano e la signorina Laburnum legge loro.
Ma la vicenda si fa subito incalzante: la polizia si mette sulle tracce dei rapitori, la bibliotecaria torna al suo posto, i briganti scappano… Le scene sono esilaranti come quando il capo dei briganti fugge fino alla biblioteca, dove la signorina Laburnum per salvarlo dalla cattura lo catalogherà e lo disporrà sugli scaffali e in fine lo prenderà in prestito (!), proprio come un libro. Le premesse perché una grande storia d’amore scoppi ci sono tutte.
Sarà un terremoto a sbloccare la situazione: cosa succederà alla bibliotecaria Serena sepolta sotto i libri? Il capo dei briganti conquisterà il suo cuore? E il resto della banda?
Vi dico solo che la biblioteca non sarà più quella di prima.
Tra fluenti vesti che sembrano usciti da quadri botticelliani e ispide barbe, la simpatia del testo trova un corrispettivo perfetto nelle illustrazioni di Quentin Blake.
Tra una risata e l’altra (e ne farete), la consapevolezza che le belle storie sono capaci di cambiare il cuore dei più duri e ruvidi malviventi è qualcosa che desideriamo credere tutti.
Una storia spassosa, piena di colpi di scena e davvero piacevole dalla prima all’ultima pagina.
Per lettori dai 7 anni, ma in condivisa dai 5.