La collana Bellodasapere di Editoriale scienza si arricchisce di due nuovi cartonati colorati e resistentissimi: La coccinella e Il gufo.
Cartonati quadrati di piccole dimensioni e variamente fustellati, i volumetti presentano animali comuni (i primi volumi sono stati Il coniglietto e L'uccellino), presentandoli ai lettori attraverso una storia che tocca le caratteristiche principali, le abitudini e i comportamenti del protagonista.
La sensazione al primo impatto è abbastanza caotica: le tavole illustrate sono piene, le campiture decorate, gli sfondi colorati. Non siamo di fronte ad un testo che favorisce la trasmissione di concetti scientifici (anche lo stile illustrativo è piuttosto geometrico e poco realistico), ma credo invece che questi volumetti riescano egregiamente a raccontare una storia realistica e interessante - perché vera -, attraverso storie divertenti e semplici, ma non scontate.
La coccinella, ad esempio, dopo una prima essenziale presentazione, viene raccontata a partire dalla sua passione per gli afidi e quindi anche per l’amore che provano per lei i giardinieri.
«I giardinieri mi adorano. Mangio gli afidi che attaccano le loro piante».
La storia, si snoda tra mimetizzazioni per non farsi scovare dagli uccelli e deposizione delle uova: «Le larve crescono e si trasformano. Diventano graziose coccinelle e imparano a volare».
Del gufo si accenna ai ciuffi sulle orecchie per poterlo distinguere, ad esempio, dalle civette, le sue abitudini di caccia notturna e di riposo nelle cavità degli alberi.
Nessuna nozione, nessun approfondimento scientifico, ma neanche nessuna semplificazione vezzosa (ho apprezzato che rispetto ai primi titoli si siano evitati i diminutivi): i testi in prima persona sono asciutti e chiari, espressivi, ma non compiacenti. Così nel seguire la coccinella e nel giocare a riconoscere e a cercare le figure nelle tavole colorate alla fine alcuni concetti particolari si imprimono nella mente del bambino.
Lo stile scelto dall’illustratrice Magali Attiogbé è dominato dal colore, dall’energia e dalla positività. Tutto è saturo, appunto, e il clima è molto allegro, denso di piccoli decori e di figure secondarie che creano un'ambientazione ricca e danno la possibilità al bambino di guardare e spaziare per tutta la pagina.
I libri sono molto maneggevoli, di un cartonato resistente e con gli angoli smussati. Le fustellature sono ben fatte, funzionali e decorative: si può spiare dai buchi e quasi addentrarsi in boschi che escono dalle pagine.
Queste protostorie sono perfette per bambini dai 2 anni che si orienteranno tra figure e dettagli, mentre si potranno proporre a bambini più piccoli, ma con l'attenzione, in questo caso, di guidare il piccolo lettore a non distrarsi tra le illustrazioni e a seguire il protagonista.