Il tema del primo incontro dei gruppi di lettura Leggere insieme… ancora è stato il lupo.
Nella mia ricerca e retrospettiva storica sui lupi di cui vi parlerò presto (la deformazione professionale è più forte di me!), mi sono accorta che il lupo ha sempre personificato molte paure e proiezioni dei sommovimenti dell’animo… e d’altro canto con il passare del tempo e il cambiamento storico e culturale spesso si è tramutato nella rappresentazione stereotipata di alcune sue proprie caratteristiche o nell’oggetto parodico e dissacrante di se stesso. Io invece volevo una storia di un lupo che fosse solo un lupo e che non fosse per forza un affamato, un cattivo, un prepotente… e mi è venuto in mente Ululò. Il piccolo lupacchiotto lo avevamo incontrato nella sua seconda avventura Chi ha paura di Ululò? e non ci aveva davvero conquistato, ma il fatto che ci fosse anche un primo “episodio” ci ha spinto a riprovare, e abbiamo fatto bene!
In Ululò il lupetto che non vuole andare a letto, Ululò si presenta: è l’ultimo nato di una famigliola composta da mamma, papà, Ululì e Ululà i suoi fratelli (tralascio il grande entusiasmo destato da questi nomi che hanno richiamato nella mente di Saverio una delle hit di questa estate).
Ululò è un lupetto, ma è anche un cucciolo e ultimamente ha un piccolo problemino: è sempre stanco. Quando la mamma, destata dall’alba dorata, si alza e accompagna i lupetti alla scuola dei lupi, Ululò vorrebbe solo rotolarsi dall’altro lato del tronco e tornare a dormire. Gli occhietti calano pesantissimi e le lezioni di somma-pecore non fanno altro che conciliare il sonno, così nel pomeriggio mentre il fratello e la sorella si rotolano, si tuffano, corrono… Ululò finalmente si riposa. Tutto andrebbe per il verso giusto se non fosse che al tramonto, mentre sazi e stanchi e tutti i componenti della sua famigliola vorrebbero dormire, Ululò invece è sveglio e pimpante pronto per nuove avventure. Lasciato solo nella sua non-stanchezza l’unico passatempo che riesce ad immaginare è ululare e ululare, attività che però non concilia il sonno ai poveri genitori lupi, e a dir la verità a nessun piccolo abitante del bosco. All’improvviso il papà ha un’idea e acchiappato il vitale lupetto lo porta ad un recinto di pecore: «giochiamo? giochiamo, giochiamo, giochiamo, GIOCHIAMO!!!!». I lettori potrebbero immaginare una scorpacciata, ma no, avete già capito dove va a parare l’astutissimo padre? Il gioco «si chiama “conta le pecore”». E così alla centesima pecora o giù di lì «tutti, proprio tutti … dormirono felici e contenti».
Il tema del sonno è declinato in questo albo in modo spassoso e leggero, l’incubo del ha-scambiato-il-giorno-per-la-notte assai terribile nella vita “vera” lascia delle eco solo negli occhi cerchiati e allibiti dei genitori all’ennesimo AUUU. La storia è curiosa, semplice, ma intrigante e prova a presentare la questione, partendo dal punto di vista del piccolo insonne. Dialoghi si alternano a versi e scene che possono essere mimate con allegria.
Bella la scelta dei diversi font per differenziare la voce del narratore e del personaggio, i diversi toni del grigio e la variazione di dimensione del carattere, tuttavia questa grande varietà di spunti a volte fa un po’ perdere il filo sulla gerarchia di lettura. Affascinante il tocco dell’illustratore: i contorni schizzati muovono la tavole mentre il colore dà vita ai particolari, quasi sommessamente, creando una seconda vita intorno a quella del tratto: bellissima la sequenza temporale alba-tramonto-notte accennata appena dalla luce tra gli alberi. Dal fondo ocra spiccano i volti molto espressivi dei lupi che rimangono tali, l’incompiutezza lascia spazio all’immaginazione e all’aria, mentre i colori regalano il calore del movimento.
Divertente e ben fatto il libro ci ha fatto ridere, sorridere, ci ha fatto mostrare i denti e ci ha fatto contare (e noi amiamo molto contare in questo periodo…). Ottimo per le letture ad alta voce, ottimo per sdrammatizzare il momento nanna, ottimo per vedere dei lupi lupi. :)
Ululò il lupetto che non vuole andare a letto
Amélie Galé - Jack Tow
48 pagine
Anno: 2012
Prezzo: 14,00 €
ISBN: 9788889854921
Lo editore
Anobii