Anna dai capelli rossi, o più propriamente Anne di Green Gables, è il titolo del più famoso romanzo di Lucy Maud Montgomery, uscito in Canada nel 1908.

Rifiutato da due case editrici, ma tenacemente riproposto dall’autrice che era certa di avere qualcosa da dire in quanto scrittrice di romanzi, diventerà uno dei più noti classici della letteratura per l’infanzia. 

Tradotto in 40 lingue negli anni successivi (anche se in Italia arriverà solo nel 1980!) si trasformerà ben presto in una saga in 8 volumi e alcune raccolte satelliti sull’onda della spinta insistente di una base di lettori che si innamorarono immediatamente della vicende della protagonista.

Il romanzo della Montgomery è un romanzo di formazione molto originale, poiché a differenza della struttura tradizionale che vede nel viaggio e nel movimento la crescita del protagonista, Anne di Green Gables appare da subito molto fermo e fisso.

Lo spazio entro cui i personaggi si muoveranno è fisso e coincide con Avonlea, una piccola città dell’Isola del principe Edoardo dove Anne arriva, in seguito ad una adozione sbagliata, in casa di due attempati fratelli, Marilla e Matthew, che cercavano due braccia maschili che avessero potuto portare avanti il lavoro nella loro fattoria, Green Gables. 

Uno degli elementi linguistici narrativi per cui è rinomata questa autrice è senza dubbio la fine capacità che ha di ritrarre con vividezza i luoghi dell’Isole del principe Edoardo. Sono molte e ampie le descrizioni degli spazi, dalle colline alle fattorie, dalle scogliere ai giardini e agli orti privati e le parole scelte sono così sollecitamente partecipate che è impossibile non desiderare partire per andare a vedere con i propri occhi quei fiori, quei riflessi, quei tramonti, quelle colline, quel mare…

«La strada costiera era “boscosa e selvaggia e solitaria”. Sulla destra crescevano bassi abeti, i loro spiriti abbastanza integri dopo lunghi anni di zuffa con i venti del golfo. Sulla sinistra c'erano le ripide scogliere di arenaria rossa, in alcuni punti così vicine al tracciato che una giumenta di minor fermezza della cavalla saura avrebbe messo alla prova i nervi delle persone che la conducevano. Giù alla base delle scogliere vi erano cumuli di rocce rose dalla spuma o calette sabbiose intarsiate di ciottoli come di gioielli dell'oceano; oltre stava il mare, luccicante e blu, e su di esso si levavano in volo i gabbiani, le loro ali lampeggianti d’argento nella luce del sole»

Una scrittura vivida che àncora ulteriormente la narrazione ad un luogo che, per fascino, appare come un paradiso da cui difficilmente ci si vorrà allontanare.

Ed in effetti da Green Gables - a parte alcune piccole parentesi sul finale - la vicenda non si sposta e questa scelta è particolare, perché tutti i bildungsroman pretendono una partenza dei loro protagonisti. Cosa permette, dunque, il movimento necessario alla crescita in questo romanzo? La risposta non può essere che Anne . Anne è il motore “espansivo” di tutta la vicenda e la mossa di crescita avviene in lei in modo limpido e chiaro. La sua personalità è talmente iperbolica - anche se mai egocentrica - che è capace di animare la trama senza che questa risulti mai stantia e di realizzare il viaggio necessario al proprio cambiamento senza allontanarsi da casa.

Frutto dei primi riflessi modernisti del primo Novecento, Anne di Green Gables è uno dei primi romanzi che ci permette di entrare dentro l’animo di una protagonista che con vulcanico entusiasmo affronta la vita e il suo mondo condividendo, con i lettori il suo mondo interiore in un modo mai accaduto prima.

Se non l’avete mai incontrata, sarete certamente colpiti dalla loquacità quasi logorroica di questa bambina (e poi ragazza) capace, grazie alla sua schiettezza di conquistare il cuore della coppia di anziani contadini, ma anche qualsiasi altro lettore.

«“A me non piace il patchwork” disse Anne con tristezza, scovando il suo cesto del cucito e sedendosi con un sospiro davanti a un mucchietto di rombi rossi e bianchi. “Penso che alcuni tipi di cucito siano graziosi; ma non c’è spazio per l'immaginazione nel patchwork. E solo una piccola cucitura dopo l’altra e ti sembra di non andare da nessuna parte. Ma di certo preferisco essere Anne di Green Gables, che cuce patchwork, piuttosto che Anne di qualsiasi altro posto con niente da fare se non giocare. Tuttavia vorrei che il tempo trascorresse altrettanto veloce cucendo patchwork di quando gioco con Diana. Oh, passiamo dei momenti talmente splendidi insieme, Marilla. Devo provvedere io alla maggior parte della fantasia, però sono ben capace di farlo. Diana è semplicemente perfetta in tutte le altre cose. Conoscete quel piccolo pezzo di terra oltre il torrente che corre tra la nostra fattoria e quella del signor Barry? Appartiene…” “Anne, hai parlato ininterrottamente per dieci minuti d’orologio” disse Marilla. “Ora, giusto per curiosità, vediamo se puoi tenere a freno la lingua per la stessa”»

Il contenuto del romanzo è tutto contenuto nei sei anni che Anne trascorre a Green Gables: l’amicizia strettissima con Diana , la scuola, le ore di catechismo, i lavori in fattoria, i club di scrittura, i mestieri di casa, i vestiti con le maniche a sbuffo, il catechismo…

Una quotidianità potenzialmente immobile che si anima, però, di episodi esilaranti legati alla esuberanza e alla sbadataggine di Anne, che è capace di far ubriacare Diana l’amica di Ana dandole del vino al posto dello sciroppo di lamponi, che utilizza lo sciroppo per preparare la torta alla moglie del nuovo curato o che si tunnel si tinge i capelli di verde o che, nella rievocazione della morte della Dama Bianca, rischia di affogare nello stagno.

Ogni episodio è narrato in terza persona, ma anche ampiamente dalla voce di Anne in persona che, nel suo essere iperbolica, ama totalmente o odia tenacemente, come accade conGilbert, colpevole di averla presa in giro per il colore dei capelli, e con il quale incomincerà un sottile rapporto, senza esclusione di colpi, che porterà alla nascita di un’intesa amorosa molto più realisticamente descritta, di come accade in tanti romance della contemporaneità.

La passione incondizionata di Anne le permette di appropriarsi del mondo, lo farà con un esercizio costante di quella che chiamerà più volte “immaginazione”, ma che non è per lei un gioco per uscire dal mondo, ma un modo per renderlo proprio.

L’immaginazione è la possibilità per Anne di essere speranzosa, non forzatamente ottimista, ma assolutamente resiliente e decisa a trovare il meglio per sé in ogni circostanza anche quella apparentemente più avversa.

Questa mossa spontanea si trasforma nel romanzo in una sottile critica al sistema ipocrita che vigeva nella società calvinista del tempo che si traduce in un moderno sguardo sul futuro: l’autrice ci mostra il grande potere di Anne, ma anche la libertà di alcuni adulti che si lasceranno sfidare da lei per cambiare se stessi, e per accorgersi ed è nella capacità di cambiare e di accorgersi dell’odore stantio di alcune tradizioni. L’amore cambia e Marilla ne è il primo esempio.

Questo romanzo ci offre un ritratto del femminile molto interessante: non vi è alcuna tensione sovversiva (Diana, la migliore amica di Anne, seguirà un percorso molto tradizionalista), ma mostra tutte le potenzialità che la scuola, lo studio e la frequentazione letteraria offrono alle donne, affinché ciascuna possa scegliere la sua strada, liberamente.

Nonostante la fissità contestuale, i salti temporali permettono lo svolgersi, davanti agli occhi dei lettori, di una parabola di crescita evidente che guida ad un finale sorprendente (molto autobiografico, per chi conosca l’autrice!) ed estremamente moderno nel suo lasciare aperte tante questioni - che saranno poi riprese nei volumi successivi della saga, ma che erano inizialmente così, dato che la Montgomery pensava di scrivere solo un romanzo dedicato ad Anne.

Tutto questo, che è già straordinario di per sé, si arricchisce di una scrittura che è il tratto più noto e peculiare di questa autrice canadese. Il romanzo è infatti animato sottilmente da un’ironia pungente che nasce spesso dalla contrapposizione dei diversi punti di vista. Una scrittura dalle ampie volute profumate e dettagliate delle descrizioni che si anima di un ritmo arguto e sagace nel tratteggiare dialoghi e situazioni: è un romanzo che fa sorridere costantemente!

«“Be’, spero solo che non ucciderai Diana a forza di parlare” disse Marilla»

«Immagino che la gente di quel tipo serva a qualche fine utile nella società, ma devo ammettere che non so quale sia, più di quanto non conosca l'utilità dei cardi»

Gli aspetti che si potrebbero ancora sottolineare di questo romanzo sono molti: il concetto di casa, l’aspetto spirituale e religioso, la caratterizzazione strabiliante dei personaggi secondari… ma affido tutto questo alla vostra lettura, sperando che non mancherà.

Un romanzo imprescindibile per lettrici dai 12 anni in su.

«Per Anne prendere le cose con calma sarebbe stato cambiare la propria na-tura. Tutta “spirito e fuoco e rugiada”, i com'era, i piaceri e i dolori della vita le giungevano con intensità triplicata. Marilla lo percepiva e ne era in qualche modo preoccupata, comprendendo che gli alti e bassi dell'esistenza sarebbero probabilmente stati duri da sopportare per quell'animo impulsivo, e non capendo a sufficienza che l'egualmente grande capacità di rallegrarsi poteva compensare più che in abbondanza qualche tristezza. Perciò Marilla riteneva fosse suo dovere educare Anne a una tranquilla uniformità d'indole tanto impossibile e aliena da lei quanto per un danzante raggio di sole nelle acque basse del torrente. Non faceva grandi progressi, come tristemente ammetteva a se stessa. Il crollo di qualche speranza o progetto gettava Anne negli “abissi della disperazione”. Il suo compimento la esaltava fino ai vertiginosi reami della delizia. Marilla aveva quasi iniziato a disperare di poter plasmare quella piccola reietta del mondo nella sua ragazzina modello dai modi contegnosi e dal portamento misurato. Né era sicura che Anne le sarebbe piaciuta molto di più se lo fosse stata»

N.B. Una nota sulle edizioni italiane. Affidatevi alle due traduzioni di Enrico De Luca per Mondadori o alla traduzione di Angela Ricci per GallucciEntrambe le edizioni hanno dei pregi significativi. L’edizione Mondadori è corredata da un . apparato di note e di approfondimenti sia sulla traduzione che sull’opera di Anne molto interessanti e capaci di restituire la trama di riferimenti letterari e colti che oggi sfuggono ad un lettore contemporaneo e che intessono riccamente la scrittura. Tuttavia, la scelta di organizzare i romanzi in ordine cronologico di scrittura può essere fuorviante e il volume primo, che raccoglie i primi due romanzi e la raccolta di racconti, di 816 pagine è davvero difficile da leggere fuori casa. 

L’edizione Gallucci ha il pregio di essere una buona traduzione, pur essendo priva di apparati. È stata stampata l’intera saga in otto volumi, pubblicati seguendo gli l’età di Anne e la scansione in singoli volumi è decisamente più comoda per lettori da libro in borsa!

Anne di Green Gables Lucy Maud Montgomery - Enrico De Luca (traduzione) 816 pagine Anno 2022 Prezzo 28,00€ ISBN 9788804755807 Editore Mondadori
Anna dai capelli rossi Lucy Maud Montgomery - Angela Ricci (traduzione) 362 pagine Anno 2018 Prezzo 13,90€ ISBN 9788893483650 Editore Gallucci
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