Torna Tutino, con i suoi disegni a pennarello a punta larga, le tutine ad forma di animaletto e il suo modo sbarazzino di affrontare le scoperte e i piccoli miracoli di tutti i giorni. Rimangono gli spazi naturali e l’esplorazione come punto di mossa del personaggio, nei due nuovi capitoli però si affrontano due temi molti sentiti dai genitori dei bambini piccoli: il sonno (Tutino non ha sonno) e l’alimentazione (Tutino ha un po’ di fame). La struttura narrativa è la stessa dei primi 3 capitoli e, sfogliando queste nuove avventure, avrete l’impressione di re-incontrare un vecchio amico: Tutino esce di corsa dal cancelletto di casa sua e si lancia alla scoperta. Il testo non è in rima, ma ritmato in ottonari e molto ripetitivo, la lettura dunque scorre piacevolmente:
«Oggi ho un po’ di fame / vedo un fungo in lontananza… / Mi decido ad assaggiare…/ Troppo amaro, non mi va».
Tutino va alla scoperta dei sapori e nel bosco le occasioni di assaggio sono tante: funghi, lamponi, verzura (scelta lessicale curiosa!), ghiande… ogni volta però c’è un inghippo o il sapore proprio non lo convince. Fino a che nel momento di delusione più amara e di fame ormai incontenibile («La mia fame adesso è tanta!») è la foresta stessa a offrire il piatto più gustoso.
Molto simile e speculare il volume del sonno: se nel primo Tutino aveva fame, qui non ha sonno. Il piccino nonostante non abbia alcuna voglia di riposare, in giro per il bosco incontra molti animaletti che invece dormono, complice una calda e colorata ambientazione autunnale.
«C’è chi dorme nel fogliame… / Quasi quasi provo anch’io! / Non è comodo per niente».
Tutino osserva i diversi animali: ci sono gli uccelli nel nido, la lucertola sul sasso, i coniglietti sotto terra… e prova a coricarsi con loro (guardate la lucertola!). Nessuno è il giaciglio perfetto, fino a che (qui il colpo di scena è più attutito) Tutino troverà il posto giusto, nella foresta, tra gli amici animali.
Di questi libretti freschi freschi di stampa ho apprezzato molto la grafica che trovo essenziale e bella (il bianco, i contorni netti e l’effetto pennarello), il ritmo della narrazione in prima persona che dà voce a Tutino e che rende la lettura molto spigliata e l’originalità (solita) del club dei Minibombo nell'affrontare temi canonici. Parlare di cibo diventa occasione per raccontare dei gusti personali, così come affrontare il “problema” sonno diventa l’espediente per guardare le tane e i letti dove si riposano tutti gli animali. Non abbiamo quindi, come mai accade con i libri della casa editrice emiliana, secondi fini educativi del tipo “devi mangiare le verdure” o “la notte si dorme”, ma le due esperienze del bambino vengono inscritte in un orizzonte di naturalità: a me non piacciono cibi che ad altri piacciono, tutti gli esseri viventi dormono.
Ho sofferto invece la perdita di umanità del personaggio. Assaggiare il fungo o la verzura (che però sembra erbetta di bosco) e il risposare tra le foglie e gli animali allontanano Tutino dal personaggio bimbetto reale e lo avvicinano un po’ di più agli animali di cui porta la tutina. Scelta che avrei meditato di più.
Due libri divertenti, piacevoli, autunnali e molto graziosi che faranno ridere i più piccoli, come hanno fatto ridere il mio Hutai, quasi 3 anni.
Speriamo che qualche compratore fissato con i libri educativi si faccia prendere dal titolo e poi possa ridere, scoprendo un universi di libri belli e divertenti.
Naturalmente non perdetevi i giochi dei minisiti!
Tutino non ha sonno
Lorenzo Clerici
36 pagine
Anno: 2017
Prezzo: 9,90 €
ISBN: 9788898177363
Tutino ha un po’ fame
Lorenzo Clerici
36 pagine
Anno: 2017
Prezzo: 9,90 €
ISBN: 9788898177356