Intorno ai 5-6 mesi il bambino incomincia a sostenere bene la testa, afferra gli oggetti, li scuote e li porta alla bocca. Se ancora la voce materna rimane fondamentalmente la fonte di equilibrio e di tranquillità per il bambino, progressivamente le mani diventano lo strumento per l’esplorazione del mondo. I gesti saranno dapprima esuberanti perché il bambino reagisce in modo fisico davanti agli oggetti che lo interessano, ma progressivamente imparerà ad usare la mano a partire dal polso e le dita .
I libri tattili possono essere una validissima proposta per incuriosire ed interessare i bambini più piccoli. Il libro, proposto in questa veste, sottolineerà il suo aspetto oggettuale, presentandosi come un vero e proprio gioco di esplorazione, mentre sarà necessario che il piacere della lettura e dell’ascolto venga coltivato ancora tramite la voce della mamma e dei familiari, attraverso la canzone, la filastrocca, il racconto, anche senza la necessaria proposizione di immagini e di libri.
Una prima grande distinzione va fatta tra i così definiti quiet-book (ai quali dedicheremo un spazio indipendente), i libri in stoffa e i libri con inserti tattili. I primi sono per la maggior parte frutto di un lavoro artigianale, perdono quasi totalmente il legame con l’oggetto libro inteso come narrazione e favoriscono invece l’aspetto ludico educativo. Le pagine che si susseguono, cucite pazientemente in tessuto (per lo più pannolenci e cotone), ma ricche di inserti quali perline, fettucce, bottoni etc, richiedono di volta in volta esercizio di abilità manipolative sempre più complesse (attaccare i bottoni, infilare, associare, staccare, riattaccare…) e possono essere considerati veri e propri giocattoli artigianali per bambini dall’anno in su.
I libri in stoffa sono libri per lo più impostati secondo una struttura ad immaginario (immagine – parola), e sono stampati su stoffa invece che su carta: in questo caso non c’è alcuna stimolazione sensoriale, ma semplicemente un supporto diverso da offrire al bambino.
I libri con inserti tattili, prodotti anche dall’editoria, invece puntano a stimolare il bambino tramite la percezione tattile di materiali differenti, inseriti nelle pagine cartonate con più o meno coerenza, non sono dunque esclusivamente libri gioco, ma utilizzano il gioco per comunicare con il bambino neonato attraverso un codice sensoriale a lui affine.
Oggi vi presento tre libri corrispondenti a tre approcci diversi rivolti al medesimo obiettivo.
Spotty impara i colori di Eric Hill (oggi fuori edizione), ma esempio ben riuscito di innumerevoli testi del medesimo genere, è impostato come un immaginario quotidiano dove il singolo soggetto è presentato individualmente con un inserto tattile caratterizzante e poi contestualizzato nella pagina accanto (l’uccellino – l’uccellino sull’albero). Sorvolando sul titolo imperniato sull’idea di “imparare”, il libro si pone come un breve viaggio sensoriale con inseriti tattili diversi (tessuto e plastica con trame differenti), distinti anche cromaticamente, piacevoli da accarezzare e resistenti alla manipolazione inserita. Apprezzabile lo sforzo di contestualizzazione che spesso viene sottovalutata: la rana è rugosa, le scarpette da ballo in tessuto etc. Ai bambini non serve molto di più per poter essere interpellati: il mondo familiare è per loro l’orizzonte più interessante a questa età.
La collana Usborne Carezzalibri amplifica l’aspetto ludico, strutturando un breve testo interrogativo ricorrente (i titoli sono trasparenti: Dov’è il mio gufo?, Dov’è il mio cucciolo?, Dov’è il mio camion? etc.) e proponendo al bambino una carrellata di soggetti ricorrenti, diversificati per l’inserto tattile differente.
«Questo non è il mio gufo. Ha il pancino troppo lanoso.» «Questo non è il mio camion. Ha la betoniera troppo ondulata».
La varietà di inserti nei vari volumi ne fa una collana davvero gradevole e originale, la ripetitività nell’ampia gamma di titoli può essere inoltre un punto di forza se il bambino mostra una passione per un determinato soggetto, tuttavia la rappresentazione secondo diversi punti di vista (da vicino, da lontano, in movimento…), potrebbe essere un ostacolo alla comprensione del neonato che ama invece le rappresentazioni statiche e riconoscibili, ma il coinvolgimento sensoriale è comunque garantito!
Contestualizzato in una storia che poi invece si rivela un gioco molto amato dai bambini (quello del solletico) è il testo di Dedieu, scrittore e illustratore francese, che con Il grande libro del solletico, grazie ad un accurato gioco di vedo-non vedo, idea un libro tattile davvero originale. «Un gran libro tutto zanne, ha puntato Pecorella. Se la sogna già nel piatto! Per fortuna… dal buchino, gli solletichi il pancino! Mica matta Pecorella zampe in spalle scappa via!».
Questo il modulo narrativo ricorrente si dipana in quattro pagine, per cinque volte: le prime due pagine sono testuali e solo nella seconda (nera) un piccolo buco permette al bambino di incominciare il gioco («Per fortuna… dal buchino, gli solletichi il pancino!)», nelle due seguenti le immagini danno corpo alle parole (mentre il gioco può continuare). La genialità sta, in questo caso, nell’invitare il piccolo lettore all’interazione tattile, fornendone anche un senso che è narrativo, ma che è anche esperienzialmente comprensibile per un bambino che sarà spesso accarezzato e solleticato dai suoi genitori. Il gesto di riconoscimento tattile si attiva per una ragione che dà il via a piccole storie. La ripetitività della situazione e il meccanismo di vittoria della vittima risulta coinvolgente anche per i bambini più grandicelli (dai due anni), ma in ogni caso è interessante anche per i più piccini. Davvero ammirevoli gli inserti tattili (le piume del gufo sono bellissime!) che hanno una varietà cromatica e una coerenza con il soggetto davvero interessanti.
E voi, avete proposto libri tattili ai vostri bambini più piccoli? A quali si sono appassionati?
P.S. una serie di libri tattili di qualità fatti artigianalmente e pensati per ogni età sono quelli ideati per la Federazione nazionale delle istituzioni prociechi: se siete alla ricerca di libri unici, è il posto giusto!
Spotty impara i colori
Eric Hill
12 pagine
Anno: 2011
Prezzo: 9,50 €
ISBN: 9788845160110
Fabbri editore
Dov’è il mio gufo?
Fiona Watt – Rachel Wells – Carla Brown
10 pagine
Anno: 2015
Prezzo: 9,50 €
ISBN: 9781409589983
Usborne editore
Il grande libro del solletico
Dedieu
20 pagine
Anno: 2018
Prezzo: 15,00 €
ISBN: 9788867223312