Parlare di disabilità è sempre difficile, farlo a scuola ancora di più. Diffidenza, ignoranza, imbarazzo, disattenzione, a volte la semplice discrezione che diventa incomprensione… I genitori di bambini con bisogni speciali si barcamenano tra l’esigenza di rispettare il proprio figlio, i suoi tempi, la sua voglia o non voglia di raccontare e di essere al centro dell’attenzione e una legittima richiesta di riconoscimento di una diversità che può essere una ricchezza, ma che deve innanzitutto essere riconosciuta. Ogni bambino è diverso e unico, alcune diversità però sono più rare ed uniche e spesso incutono timore.
Come parlarne?
Nell’ambiente scolastico i piani da considerare sono diversi: l’adattamento del metodo di apprendimento (avete letto l’intervista sui libri per ragazzi con DSA?), l’accoglienza empatica del bambino nella classe e naturalmente la consapevolezza e il desiderio di parlarne del protagonista. Il punto di partenza è dunque l’accoglienza della famiglia che saprà mediare l’ingresso e presentare il proprio figlio alla scuola, il passo successivo sarà accompagnare l’allievo in classe.
Come raccontare ai bambini le esigenze di un bambino speciale?
Cruciale è certamente la capacità dei maestri e dei professori di creare un clima di empatia, ascolto e valorizzazione all’interno della classe, questo di per sé potrebbe essere sufficiente. Tuttavia la moderna letteratura per l’infanzia offre diversi spunti di riflessione che possono tornare utili nel parlare di disabilità.
1) Libri che parlano esplicitamente di disabilità
Ci sono diversi progetti strutturati che coinvolgono autori ed illustratori di vaglia, affinché parlino di disabilità. Quando il progetto è curato nei dettagli, i prodotti editoriali sono piuttosto ben fatti, tuttavia penso che la maggior parte di questi testi possa esser più utile agli adulti per trovare le parole “per narrare”, piuttosto che ai bambini per capire. Spesso, soprattutto ai primi livelli di scolarità, il bambino non è interessato alla sintomatologia, quanto piuttosto a come poter comunicare o relazionarsi con il nuovo arrivato. L’obiettivo infatti è l’inclusione.
Tutti i testi raccontano dell’incontro di qualcuno con un bambino affetto da una sindrome particolare e in tutti i casi la descrizione dei comportamenti ricalca effettivamente la sintomatologia tipica delle diverse sindromi. Il protagonista bambino è presentato positivamente attraverso i racconti delle persone che accanto a lui gli vogliono bene e sono offerti spunti di riflessione per imparare a comunicare e a gestire le situazioni di disagio. Spesso è una similitudine o una metafora a descrivere compiutamente la particolarità del protagonista (il bambino affetto da sindrome del cromosoma X-fragile è come un vigile nell’ora di punta), in ogni caso il bambino viene valorizzato come elemento prezioso all’interno della comunità. I testi sono molto “raccontati” ed espliciti e si rivolgono ad un pubblico adulto, tuttavia una loro lettura particolare potrà essere utile come introduzione in classe.
– Beatrice Masini, Svjetlan Junakovic, Mia sorella è un quadrifoglio: dedicato alla sindrome di Down.
– Emanuela Nava, Chiara Bongiovanni, Guarda Guarda: dedicato alla sordità.
– Maurizio Rigatti, Annalisa Beghelli, Nino Giallo Pulcino: dedicato alla sclerosi tuberosa.
– Gionata Bernasconi e Simona Mulazzani, Martino piccolo lupo: dedicato all’autismo.
Volumi singoli di altre case editrici:
Il tema della disabilità torna anche in albi illustrati particolarmente riusciti, ma non inseriti in collane esplicitamente dedicate al tema. Questi di seguito sono alcuni titoli interessanti:
SINDROMI E AUTISMO
– Elena Spagnoli Fritze, Il mondo è anche di Tobias, Lapis: una storia potentissima sul coraggio della madri e i loro figli autistici.
– Chiara Lorenzoni – Giulia Conoscenti, La distanza dei pesci, Uovonero: un albo che in modo poetico, intenso e viscerale riesce a restituire un barlume degli universi infiniti che l’autismo cela dietro un muro di silenzio.
– Valentina De Pasca – Brunella Baldi, Pomodori da scartare, Gruppo Abele:la storia di Ennio che «osserva il mondo che lo circonda come un bambino a cui è capitato il corpo di un grande».
– Beatrice Masini – Vittoria Facchini, Siate gentili con le mucche. La storia di Temple Grandin, Editoriale Scienza: la storia incredibile di una donna che ha fatto del suo autismo una grande risorsa.
– Anthony McGowan, Il volo dell’allodola, Rizzoli: la bellezza del rapporto tra due fratelli che mostra come l’amore superi ogni diversità. Non si parla esplicitamente di autismo, ma si intuisce che possa essere così.
– Fabien Toulmé, Non è che aspettavo, Bao: un fumetto per adulti che parla senza buonismi di cosa si provi quando si scopre che il proprio figlio è affetto dalla sindrome di Down.
– Kyo Maclear – Isabelle Arsenault, Virginia Wolf. La bambina con il lupo dentro, Rizzoli: dedicato alla depressione. Una storia sulla tristezza e sul ruolo delle persone che ti vogliono bene.
CECITÀ
– Jimmy Liao, La voce dei colori, Edizioni gruppo Abele. Davvero la cecità impedisce di vedere?
– Victoria Pérez Escrivá – Claudia Ranucci, Se chiudi gli occhi, Terredimezzo: quanto posso essere differenti due fratelli? Infinitamente. Prova a guardare gli occhi con gli occhi dell’altro.
– : al centro di questo romanzo c’è Emma che ha un fratello, Carlo, un fratello con tanti “bisogni speciali”, ma soprattutto c’è Emma.
MENOMAZIONI
– Kim Crabeels – Marije Tolman, Il Felicottero, Sinnos: la disabilità è negli occhi di chi guarda e subisce il giudizio di chi non vuole vederla. Il protagonista perde una gamba.
– Sthéphane Servant – Simone Rea, Crocrò, La Margherita: al piccolo coniglio protagonista mancano le orecchie e anche il musetto è stupendamente diverso.
DISTURBI DEL LINGUAGGIO – MUTISMO
– Rosa Tiziana Bruno–Ambra Garlaschelli, La pasticceria Zitti, La Margherita: dedicato al mutismo.
– Gloria Francella, Pino ha perso le parole, Sinnos: dedicato alla balbuzie e ai disturbi del linguaggio.
– Monica Taini, La bambina che andava a pile, Uovonero: un racconto per ragazzi che vogliano parlare del loro apparecchio acustico e trovare le parole.
– Emanuela Nava e Simona Mulazzani, Questa è la storia di Topolina, Carthusia: per chi non riesce a spiegare che a volte le parole proprio non escono.
– Jordan Scott e Sydney Smith, Io parlo come un fiume, Orecchio acerbo: la compagnia di un papà al suo bambino, che parla come un fiume.
2) Libri che parlano di diversità e unicità
Questi che vi elenco invece sono albi illustrati che raccontano della diversità come di una risorsa. La consapevolezza dell’unicità di ciascuno e dell’imperfezione di tutti, mette in una prospettiva valorizzatrice le caratteristiche di ciascuno e interpella i lettori/ascoltatori in prima prima persona. Questi testi possono essere letti in classe per educare uno sguardo empatico e accogliente.
– Beatrice Alemagna, Nel paese delle Pulcette, Phaidon: ognuno ha caratteristiche uniche, senza un perché.
– Satoe Tone, Questo posso farlo, Kite: chi sembra incapace può fare grandi cose.
– Antonella Capetti, Il salone di bellezza, La margherita: tu vai bene così come sei.
– Beatrice Alemagna, I cinque Malfatti, Topipittori: la perfezione non esiste.
– Daniele Movarelli – Michele Rocchetti, Quellilà, Il giralangolo: la paura ci rende più diversi di quanto non siamo.
– Fran Manushkin – Lauren Tobia, Felici nella nostra pelle, Pulce: la pelle è un organo diverso in ciascuno
– Judith Kerr, Katinka e la sua coda, Harper Collins: un gatto bianco con la coda tigrata. Ma come è fatto un gatto normale?
– Cristina Petit, Ci sono bambini e bambine!, Valentina: ogni bambino ha solo bisogno di trovare la propria melodia.
– Carrier Isabelle, Il pentolino di Antonino, Kite: quello che sembra un peso, forse è un’opportunità.
– Elisa Mazzoli, Sonia MariaLuce Possentini, Noi, Bacchilega: a volte basta darsi il tempo per conoscersi.
E voi conoscete altri libri sul tema che vi hanno colpito? O che vi hanno aiutato a parlare della disabilità di vostro figlio?
Grazie non lo conosco, lo cercherò!
È non è
Kalandraka editore
Racconta l’autismo dalla parte dei siblings, cioè dei fratelli. Condivido ilnpensiero che talvolta i libri sulle disabilità servono più agli adulti per trovare le parole per raccontare.
L’ho preso da poco anche io! Bello!
“Sorpresa nel bosco” (Fatatrac)
è uno degli albi che mi ha colpito di più. Per la poesia, ma anche per gli spunti di riflessione per niente banali sulla integrazione, che ovviamente ha sempre come motore principale l’amore.
È un libro profondo, ma che anche i miei bambini di 5 e 3 anni amano tanto leggere insieme. Soprattutto arriva la pagina del… Tuffoooo!!
[…] Fonti: https://www.scaffalebasso.it/libri-inclusivi-sulla-disabilita/?fbclid=IwAR1if-yC4yAsaDZkJu6Ru1OH1VNZd… […]
Altri bellissimi titoli, grazie!
“Telefonata con il Pesce” (Ed Topipittori) incentrato sul tema dell’inclusione e delle relazioni con bambini/persone disabili.
Bice Speciale (Donzelli editore) sulla diversità ed inclusione.
Grazie anche per i vostri suggerimenti.
Grazie a lei per gli spunti integrativi!
SONO UN’EDUCATRICE DI SOSTEGNO SCOLASTICO GRAZIE MILLE PER GLI SPUNTI. IO SEGNALO “Il Pezzettino in più” di Cristina Sánchez- Andrade (Feltrinelli KIDS). PER AFFRONTARE LA SINDROME DI DOWN E “Orecchie di farfalla” di Luisa Aguilar e Andrè Neves (ed. Kalandraka) PER PARLARE DI DIVERSITA’
Grazie!
Martino ha le ruote
Il mio amico Alfred
La scuola a colori
Mortina ( sulla diversità, molto particolare)
Grazie!
La disabilità è sempre un tema delicato, da trattare con estremo tatto. Grazie per averlo fatto con molta cura 🙂
Di niente è un tema che andrebbe sviscerato certamente meglio, ma volevo iniziare a gettare un seme!
Grazie per aver trattato in modo così rapido, efficace e delicato l’ argomento della disabilità…
Grazie!
Un ttascurabile dettaglio
Nei panni di zaff
Filo magico
Quelli di sopra e quelli di sotto