Superata la meta dell’anno, i genitori si apprestano ad assistere ad una trasformazione incredibile del proprio figlio. Tra l’adorabile e l’incontenibile, tra il negativismo incarnato e l’entusiasmo più sfrenato i bambini dopo l’anno corrono verso l’indipendenza.
Questa spinta a fare da sé, a dimostrare di essere capace e di riuscire a fare porta con sé molta frustrazione e il bisogno di molte rassicurazioni, perché
«l’intraprendenza del bambino, la sua curiosità e il bisogno d’indipendenza e di affermazione sono e rimarranno, ancora per un po’ di tempo, superiori alle sue abilità» Grazia Honegger Fresco
Per quanto è possibile, la strada migliore è riconoscere l’indipendenza e l’individualità del bambino. Organizzate una libreria o uno scaffale tutto suo, a portata di mano, lasciategli i suoi libri e permettetegli di leggerli e consultarli in libertà e autonomia. È in questo periodo che si affina la relazione occhio-mano e i movimenti si calibrano.
Aiutatelo inizialmente a sfogliare i libri (i cartonati, paradossalmente non sono così semplici da sfogliare), mostrategli con quanta cura e amore si devono trattare i libri che sono i contenitori delle loro storie: vedrete che capiranno al volo.
Superati i primi mesi è più difficile indicare tipologie di testi perfetti per un determinato scatto di crescita: le abilità dei bambini aumentano in modo vertiginoso e parallelamente i loro bisogni. Ho cercato, dunque, di raccogliere intorno a tre parole chiave (rassicurare – riconoscere – scoprire) i libri più belli che proporrei a questa età: sono consigli preziosi, proprio perché in un momento della vita in cui i bambini vogliono sentirsi capaci è importantissimo che i libri siano leggibili e comprensibili per loro. Il piacere di riuscire a leggere regalerà loro una soddisfazione che porteranno nella loro esperienza per sempre. Cruciale, dunque, è non precorrere i tempi e non proporre libri complessi e che risulterebbero noiosi e incompresi.
Questi ricchissimi 12 mesi sono una grande occasione per riprendere in mano i libri proposti nei primi mesi di vita. I bambini li conoscono, li sanno già leggere, li amano. Le filastrocche, i libri con le prime parole, le ninnananne che sentivano tra le braccia della mamma, i suoni con cui si divertivano a vocalizzare… Tutti questi libri possono essere riletti e ripresi in mano: il bambino sperimenterà la consapevolezza di riuscire a capire e a cogliere legami che probabilmente all’inizio erano solo proposti dall’adulto.
Il sonno spesso è l’ambito in cui la routine quotidiana subisce gli scossoni più imprevisti: una nuova conquista, una frustrazione… il sonno è il primo a saltare. Quando si avvicina il momento della nanna è necessario favorire il rilassamento e aiutare il bambino ad entrare in una zona di calma. Nessuna storia nuova o eccitante, ancora una volta i libri proposti da neonato sono i migliori per accompagnare tranquillamente in un mondo sereno come quello dei sogni.
«il riconoscimento di immagini comincia molto presto: già verso i 18 mesi, per esempio, un piccino riconosce con sicurezza il protagonista di una foto di famiglia, di animali o di oggetti noti» Grazia Honegger Fresco
Per il bambino l’esperienza della lettura è un momento profondamente affettivo. Non esiste ancora il gioco astratto e la capacità di staccare se stesso dalla figurazione: ogni bambino rappresentato nelle pagine di un libro sarà lui stesso o uno dei suoi fratelli, ogni cane sarà il suo cane, ogni maschio adulto il suo papà… È importante in questa prima fase che le storie abbiano un orizzonte quotidiano e familiare riconoscibile che per i bambini piccoli rappresenta la maggior fonte di curiosità.
Le raccolte di parole familiari lo entusiasmeranno: lasciate momentaneamente da parte i nomi degli animali esotici e divertitevi con quelli degli ortaggi!
Non dimenticatevi di giocare con le rime e le parole: cantare e fare poesia insieme è un’ottimo allenamento dei muscoli della bocca e un divertimento assicurato per incanalare la prorompente energia di questo periodo.
Le prime storie che prevedevano, qualche mese fa, solo un lenta presentazione di scene e parole possono complicarsi un poco. Non esagerate e permettete ai bambini di esercitare la propria pazienza, ma lasciate loro anche la libertà di smettere di leggere. Preferite le storie con una trama semplice e con al centro un unico avvenimento: voi potreste annoiarvi per una storia che racconta (solo) di un salto in una pozzanghera, vostro figlio di 18 mesi no. Favorite le storie con al centro un protagonista bambino che si muove nella sua casa e nella sua routine. I personaggi seriali sono spesso molto amati proprio perché l’esperienza di lettura per i bambini è affettiva, assecondateli.
Se inizialmente i bambini di pochi mesi rimanevano incantati dalle foto di altri bambini, ora l’interesse crescerà esponenzialmente, perché si renderanno conto di saper riconoscere, o perlomeno intuire, nella realtà rappresentata le situazioni, i contesti e le relazioni.
La scoperta è un aspetto speculare e complementare a quello del riconoscimento: a questa età i bambini i bambini scoprono di saper fare e desiderano scoprire ciò che non conoscono. È un periodo esplosivo e meraviglioso. Per questo il gioco del cucù che solo qualche mese prima aiutava a comprendere il senso di permanenza, adesso diventa il meccanismo in mano al bambino per mostrare la sua capacità di previsione, esso rappresenta anche il gioco che corrisponde in modo più armonico al meccanismo che il bambino adotta nel suo conquistare la conoscenza: lo stupore per qualcosa che prima non c’era e adesso c’è.
Parlare di libri di divulgazione, di libri cioè dedicati alle scienze e alle materie tecniche sembra paradossale, ma i bambini sono naturalmente attratti da ciò che li circonda. Se abbandoniamo la pretesa (e la preoccupazione) di insegnare loro qualcosa e ci accordiamo al loro desiderio di scoprire la realtà, possiamo proporre loro numerosi strumenti per far fare esperienza di ciò che desiderano conoscere. Non comprate libri per insegnare loro i colori o i nomi della frutta, giocate con loro con libri che si aggancino all’esperienza che loro ne fanno (in questo caso è molto importante l’impostazione del libro!).
Uno degli argomenti più affascinanti per il bambino è il proprio corpo.
«con vivo interesse esplora il vostro naso, la vostra bocca, vi tira i capelli. Non solo il viso e i capelli di mamma e papà sono interessanti: il loro corpo è tutto da scoprire» Grazia Honegger Fresco
Anche in questo caso abbandonate il pensiero dell’insegnamento, lasciate che la relazione con il proprio corpo si esprima liberamente attraverso i sensi: giocate con loro, accarezzateli, solleticaleteli, ballate… Non mancheranno le risate e le richieste per i libri sulla cacca: il controllo degli sfinteri non è un’abilità ancora del tutto formata, ma l’interesse, naturalmente, non manca!
Oh grazie! <3
Indicazioni utilissime per i genitori…a beneficio dei piccoli…perché i libri e la lettura nutrono mente e cuore, e sostengono le relazioni tra gli adulti e i bambini