Leggere un libro di Lena Anderson è ritornare ogni volta all’interno di un grande universo narrativo popolato da personaggi che ritroviamo con familiarità e che accolgono il lettore con brio, pronti a condividere con lui l’avventura di una storia animata dal vento carico di salinità che soffia dall’oceano.
Lupo Guido sta portando progressivamente in Italia i libri di questa importantissima artista svedese e spero ne completerà la ricostruzione biografica!
Il piccolo orto di Maja accoglie i lettori sulla soglia della primavera c’è Maja stessa ad aspettarli alla finestra:
«Presto arriverà la primavera e so proprio cosa mi ci vuole… un orticello con un po’ di tutto!»
Dentro il lavorìo di una bambina che gioca, si prende cura e gode del suo orto accade di tutto.
La cifra di tutti gli albi della Anderson è la capacità di lasciare spazio e libertà ai protagonisti di raccontare cosa fanno, come vivono, cosa pensano… gli adulti sono spesso defilati (al massimo, come in questo caso, c’è un aiutante silenzioso, il coniglio), perché il desiderio è ascoltare i bambini, dar loro voce.
È capitato con Tempestina e con Mollan, risuccede con Maja.
Questo albo in rima, infatti, coniuga una presentazione brillante delle varie verdure e radici che Maja sceglie di coltivare nel suo piccolo orto, con un intreccio di pensieri vaganti e fantasiosi, che si trasformano in altrettante occasioni di socialità con i bambini e gli amici della sua età, ribadendo il fondamentale valore del cibo come relazione:
«Chissà se i semi sanno da soli
se saran sedano o cetrioli.
Tu, per esempio, sei proprio sicuro
di cosa sarai una volta maturo?»
«Se spunta il rabarbaro la terra trema,
spacca le zolle e niente lo frena»
«Per la simpatica signora Porri
ogni giornata è un gran corri-corri:
i porri prepara stufati a rondelle,
e il gatto ne mangia intere padelle»
«Adesso organizzo una bella festa
e invito Pelle, corona in testa,
poi Sor Coniglio e pure Stina:
sarà una bellissima seratina»
Il tutto è accompagnato da un corredo di apparati che si accosta alla narrazione principale, offrendo ricette, spunti per l’utilizzo delle erbe in cucina, documentazione delle attività dell’orto con relativi commenti («come coltivatrice di cavolo ho avuto qualche problema con le larve di cavolaia»).
Gli acquarelli della Anderson sono capaci di ricreare il calore delle giornate estive che sfuma nei gialli cieli caldi degli sfondi, le sfumature violacee della terra e i riflessi argentati dei prati, ma nello stesso tempo, grazie ai contorni netti delle figure, offre ritratti precisi delle diverse “protagoniste verdure” (assai apprezzabile in un mondo di sola insalata e pomodori, che si parli di rabarbaro, cavolo cappuccio, taccole, porri…) e dei momenti di gioco e attività dei bambini.
Un libro che soddisferà le curiosità dei bambini sui protagonisti dell’orto, ma anche semplicemente la storia della primavere e dell’estate di Maja e del suo orto.
Dai 3 anni.