Pirati nel bosco di Laura Tenorini e Mirka Ruggeri si presenta (apparentemente) come un albo illustrato: la copertina cartonata, il formato grande… e infatti viene definito un albo a fumetti.
La storia che racchiude questo libro è un’avventura estiva che si rifà al grande topos dell’avventura nel bosco, intrecciandolo ad una tradizione letteraria - anch’essa ricchissima - di navi ritrovate, costruite, abitate tra gli alberi.
Due bambine, una che abita in città e l’altra che abita invece ai bordi della campagna, sul limitare del bosco, trascorrono un pomeriggio insieme.
La libertà che le due mamme concedono alle loro figlie è vasto, ed è proprio la libertà che permette il nascere di giochi spontanei e di esplorazioni che travalicano continuamente il confine dell’immaginato, in un continuo incalzare di reale e fantasia.
Oltre il ruscello, dietro casa, su per il sentiero ripido, tra l’erba… ecco che, in uno spiazzo, le due bambine raggiungono un gigantesco albero, sradicato dall’inverno: il tronco appoggiato pesantemente tra l’erba è pronto a trasformarsi, grazie al gioco, in una sfavillante nave dei pirati.
Le illustrazioni seguono il gioco delle bambine che si arrampicano, corrono, scivolano, staccano i rami, si tengono per mano per non perdere l’equilibrio, ma in poche pagine la salopette marroncina e i sandaletti si trasformano in una tenuta da pirata con spada, benda, stivaloni ben calzati e tricorno.
Il bosco, la solitudine, un pomeriggio estivo… è quanto di più divertente si possa avere a disposizione e se poi hai la fortuna di avere un’amica accanto, non manca nulla alla perfetta felicità.
Le due bambine esplorano lo spazio, se ne appropriano, giocano con i legnetti come se fossero spade e, quando una delle due rimane incastrata in un buco del terreno, l’incidente diventa l’occasione per sfidare gli squali con una scialuppa di salvataggio.
Manca solo il tesoro! La mappatura dell’isola dei pirati porterà Irma e Clara nei pressi di piccolo laghetto dove proveranno a pescare, come ogni pirata che si rispetti. Lo stupore delle bambine nel rendersi conto della vita pullulante da cui sono circondate le farà pensare che forse «questo è il tesoro dell’isola» e così torneranno a casa pronte a salpare, il giorno dopo, verso una nuova avventura.
La struttura del fumetto è molto chiara: la disposizione delle vignette nelle gabbie di ciascuna pagina sono ben delineate e la dimensione ampia del formato, un po’ più grande rispetto ai fumetti usuali a cui siamo abituati, permette una lettura chiara e calma, gli stessi balloon hanno sempre uno sfondo bianco e la scelta del lettering è molto chiara (e maiuscola), il che ne fa un’ottima proposta per primissimi lettori (dai 6 anni).
Quella narrata è un’avventura semplice, ma non scontata, piena di eccitazione per le nuove scoperte e piena di gioco e natura da guardare, osservare e godere insieme.
Tutta la narrazione è basata sui dialoghi che sono coerenti, non scontati e curati.
Le illustrazioni descrivono con naturalezza e precisione lo spazio e le emozioni, pagina dopo pagina, lasciando anche che il silenzio si diffonda nella lettura, creando un clima di contemplazione e osservazione. Belle e curate le espressioni delle ragazze, gli sfondi, i movimenti e anche il continuo passaggio dalla dimensione del gioco a quella della realtà che trova, nell’uniformità cromatica, una naturalezza descrittiva, nel passare da un mondo all’altro.
Ottima, semplice proposta dedicata a tutti i bambini che nei boschi trovano occasione per viaggiare sul cassero di un galeone pirata.