Laura Bonalumi, Tutta colpa del bosco, San Paolo
Un libro che sembra uno scambio epistolare e che si traduce in poesie intime e discorsive di due ragazzi, innamorati, vicinissimi eppure apparentemente lontani.
La delicatezza e la caratterizzazione delle due voci è coinvolgente e la forma poetica sembra l’unica possibile traduzione di quesi sentimenti puri, immacolati e ricchissimi che costituiscono l’innamoramento.
Il bosco e la neve sono lo sfondo accogliente che scruta e rende reali gli sguardi attenti che registrano ogni respiro e mossa dell’altro, ma diventano anche la metafora in cui si trasformano le anime lievi di questi due adolescenti.
La paura, i pensieri, la scuola, i telefonini, le canzoni d’amore… innamorarsi è un’avventura che rende attenti e perspicaci e così disarmati e veri!
È bellissimo scorrere le pagine dove le due voci sono accostate (a destra lui, a sinistra lei): parlano, ma non sono così vicine da sentirsi a vicenda e il lettore è in mezzo quasi estraneo all’atmosfera intima che si respira in ogni pagina.
Il lieto fine è agognato, ma non scontato.
Una bella storia d’amore in versi che si legge come un romanzo.
Dai 10 anni e meglio anche più.