La cosa più preziosa che possiamo regalare i nostri figli è il tempo, del tempo di qualità trascorso insieme nella condivisione di passioni, bellezza e nell’occasione di riconoscimento e conoscenza reciproci. In questa prospettiva ho voluto scegliere come primo libro del calendario d’avvento 2021 una celeberrima ristampa degli anni Cinquanta: 365 storie. Una storia al giorno di Kathryn Jackson e Richard Sacrry.
Una raccolta lunga un anno, 365 storie e filastrocche, una al giorno per dedicare del tempo alla lettura condivisa, nella consapevolezza che è molto più semplice essere fedeli ad un appuntamento ritualizzato, che diventa abitudine.
Questo testo - vi dicevo - ha settant’anni e io stessa lo possedevo in una qualche ristampa degli anni Ottanta: di questo libro custodisco dei ricordi nitidi di quando i miei genitori ce lo leggevano, la sera, mentre io e i miei fratelli ci rivoltavano tra le lenzuola.
Le storie brevi e fantasiose e le filastrocche custodite in questo volume, mi si sono impresse nel cuore come sensazioni che l’affollato apparato di illustrazioni di Richard Scarry sa ancora destare in me. La gelatina-budino del bambino che aveva la varicella, la mamma canguro con la sacca stracolma, il pupazzo nella pozzanghera… Ricordo - e rido, ripensandoci - anche la delusione dei giorni, in cui al posto della storia vi erano delle filastrocche che ritenevo troppo brevi e che levavano il piacere di un ascolto in un momento che io evidentemente volevo prolungare nel tempo.
Torna dunque, per i tipi di Mondadori, questo volume che è una pietra miliare miliare della storia della letteratura dell’infanzia con una nuova traduzione di Augusto Machetto e una nuova scelti di font, ma che mantiene intatte impaginazione e grafica.
Un libro di questo tipo offre ai piccoli lettori (dai 3 anni) due canali di lettura: da una parte abbraccia il lettore, richiedendo ascolto e attenzione, dall’altra offre ai bambini la possibilità di una esplorazione autonoma tra le pagine, regalando impressioni e anticipazioni delle storie che li hanno accompagnati o li accompagneranno.
Le narrazioni sono varie e diverse, seguono tendenzialmente un filo temporale e stagionale (una pagina segnala proprio l’inizio delle diverse stagioni!) e si dispongono in un orizzonte realistico e quotidiano, tuttavia non mancano le storie immaginate e popolate da animali antropomorfi. Ci sono moltissimi bambini che vivono vite di quasi un secolo fa quando comprare delle scarpe nuove era un evento e perdere un pupazzo - magari l’unico pupazzo - una tragedia, vestirsi con camicia e cravatta quasi la normalità… Scarry, che siamo abituati ad associare a Sandrino e ad un universo di animali antropomorfizzati, lascia infatti spazio a tante illustrazioni di bambini!
Non mancano però certo gli animali: i gatti e i topini, gli scoiattoli e i conigli in calzoncini o in salopette, con le braghesse ricamate o i grembiuli ben tirati… Anche loro vivono mondi e avventure quotidiane (la festa della mamma, il desiderio di un cucciolo da compagnia, l’attesa della maturazione delle more, la pesca con papà...).
Credo che la distanza temporale venga quasi annullata in un corpus di storie che racconta avventure di tutti i generi e che mostra avvenimenti che fanno parte della vita di tutti i bambini oggi come ieri (la festa di compleanno, gli orecchioni, la pioggia, i giochi d’acqua in giardino… magari semplicemente declinati diversamente).
Un libro per un regalo lungo un anno per bambini dai 3 anni.